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 Home page > Attualità > Politica > Berlusconi incassa la fiducia, ma è ancora quella degli Italiani?

Berlusconi incassa la fiducia, ma è ancora quella degli Italiani?

La politica è prevedibile. Il disastro continua con l'affermazione della maggioranza che ottiene ancora una volta la fiducia. La sterile quanto miope politica dell'opposizione credeva forse in un miracolo! 
Non è questo che doveva esser fatto. 

Gli italiani sono stati presi in giro per ben due volte, una dal governo, che nega i suoi misfatti e va avanti, e l'altra da un'opposizione, che tenta vie impercorribili. Ridicolo! Giocare sui numeri, aspettare il numero legale, sperare nella defezione di qualcuno. Berlusconi viene ancora una volta sottovalutato.
 
Era impensabile che il Premier non avesse "pensato" per tempo a costruire o verificare il numero delle sue forze in campo. E così è stato. La sola via, lo avevamo già scritto ieri, era (e sarebbe ancora) quella Istituzionale, attraverso l' intervento del presidente della Repubblica. Abbiamo anche motivato le nostre perplessità su quello che sarebbe stato (e sarebbe) un passo "non gradito" da parte del maggior partito dell'opposizione. 
 
Rimaniamo così avvolti da pensieri onirici; altri sacrifici, altra incertezza, ancora contraddizioni e sofferenze per il cittadino italiano. Con 316 voti la nave corsara tiene la barra a dritta. C'è aria preoccupante in giro per il paese; domani gli Indignati italiani manifesteranno a Roma. Non è fuori luogo sperare che non avvengano disordini e lo sottolineiamo ancora una volta per esorcizzare questa possibilità. La violenza non dovrà prevalere, sia usata per protestare che in risposta a qualcosa di provocato. Non possiamo però nascondere le ragioni che questa folla umana in viaggio per la Capitale porta con sé. Le loro sono grida disperate, arrabbiate, e chiedono l'applicazione di una giustizia sociale.
 
Credono e invocano un mondo possibile, non facendo neppure mistero sul percorso alternativo che non si riscontra certamente nei provvedimenti presi dal governo sulla crisi. E' l'Italia di chi non vuole pagare un debito, definito pubblico, ma in realtà generato dal fallimento di un sistema socio-economico aggravato da una gestione amministrativa sulla quale viene doverosamente sospeso il giudizio.
 
Sono Cittadini stanchi di pagare sempre e per qualsiasi cosa. Anche domani si conteranno i numeri; ed anche se non ci troveremo nell'emiciclo Parlamentare, saranno numeri che potrebbero pesare.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.205) 15 ottobre 2011 19:41

    Sovranità limitata >

    Siamo all’ultimo quarto della legislatura.
    La maggioranza non approva il Rendiconto del Bilancio 2010? Si pone la fiducia e si va avanti.
    Del resto è già stata battuta altre 90 volte e per oltre 50 volte il governo è ricorso alla fiducia.
    Da un anno il Parlamento è ingessato da una maggioranza “purchessia” che risponde solo all’appello del “tutto tranne elezioni”. Un meccanismo di “sopravvivenza” che di fatto mortifica il ruolo e penalizza l’operatività di Istituzioni delegate a risolvere i problemi del paese.

    Una soluzione “finale” ci sarebbe.
    Durante una pausa dei lavori di Camera e Senato, dei gruppi di cittadini, in modo del tutto pacifico, dovrebbero insediarsi nelle due Aule occupandone ogni spazio agibile.
    Si comporrebbe una “silente” catena umana tale da rendere impraticabile qualsiasi tentativo di sgombero.
    All’esterno il sostegno pacifico, ma convinto, di folte rappresentanze di cittadini.
    Il Presidente della Repubblica non potrebbe che far propria tale manifesta volontà popolare di ritornare alle urne.
    La sovranità appartiene al popolo e non può restare “ostaggio” di una casta di Primi Super Cives

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