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Razzismo anti-rom a Pontassieve: un crimine da processare in tribunale

Il 20 settembre 2018, è stata ratificata, presso il locale Comando dei Carabinieri, una nuova denuncia contro il razzismo a Pontassieve, uno dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze. Innumerevoli gli episodi di violenze, minacce, attentati, discriminazione e persecuzione subite dai cittadini di etnia Rom, Sinti, Caminanti.

Pontassieve: Casa della Pace ed Accoglienza

Pontassieve è una delle roccaforti della sinistra, governata dal Partito Democratico. Ogni anno si omaggia la resistenza partigiana: corone di fiori deposte su lapidi e monumenti, visite ai ceppi dei caduti sull'Appennino per ricordare la tragedia di nazismo e fascismo. Ma è una strana memoria, La realtà dice che Pontassieve è una cittadina dove il razzismo imperversa ed è impunito.

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Pontassieve: 24 maggio 2017 attentato razzista anti rom

Nell'ottobre del 2014, l'Associazione Nazione Rom (ANR) apre la Casa della Pace ed Accoglienza. Un luogo di umanità che accoglie, in due anni e sette mesi, 97 cittadini in estrema povertà, senza fissa dimora, italiani e non, intere famiglie con bambini. Nel centro del paese si vedono gonne lunghe e colorate. Sono delle donne Rom che con i propri familiari, raggiungono a piedi l'abitazione. Si diffonde la notizia: ci sono gli “zingari”, “hanno occupato una casa”.

 

La proprietà della Casa della Pace è della società immobiliare Mida Milano Srl di Giovanni Inghirami. Un soggetto sotto processo per bancarotta fraudolenta di Banca Etruria insieme al sig. Boschi. Il contenzioso con l'immobiliare inizia con la comparsa di una gonna di una donna di etnia Rom ospitata nella nostra struttura. Arriva l'ordine: “i Rom non possono stare nella casa”.

 

Prima di questo evento, la Mida accettava pagamenti in nero del canone di affitto con promesse di regolarizzazione contrattuale. Dopo i primi atti di violenza fisica, razzismo, minacce, sassate alle finestre dell'immobile ci rivolgiamo a Carabinieri e Guardia di Finanza.

 

La Casa venne poi sgomberata il 24 maggio 2017 (è aperta nel Tribunale Civile di Firenze una procedura per l'annullamento). Inizia immediatamente una lotta pacifica davanti al Comune. Il giorno dopo, di notte, il presidio, gli striscioni, le bandiere, i documenti di ANR subirono un grave attentato incendiario. L'autore del gesto venne identificato: si tratta di Gianni Poli. L'abitazione privata, dell'allora premier Renzi, distava soltanto cento passi dal luogo del rogo razzista.

 

La Casa della Pace ed Accoglienza non ha mai ricevuto un solo euro di denaro pubblico nonostante gli ingenti finanziamenti ricevuti dai Comuni, Regioni e Governo proprio per l'inclusione degli ultimi. Fondi Strutturali Europei stanziati dalla Commissione Europea svaniti nel nulla.

 

Il 1 giugno 2017 si tenne un'assemblea pubblica, in Piazza Garibaldi, sulle questioni relative alla Casa della Pace ed alla truffa in relativa Fondi Strutturali Europei. In quel periodo denunciavamo in Procura Matteo Renzi, Maria Elena Boschi ed Enrico Rossi, tutti del Partito Democratico, indicati tra i principali responsabili di una autentica truffa ai danni degli ultimi, dei più poveri.

 

https://www.youtube.com/watch?v=j6OkOWdHv3c

 

Durante l'assemblea, nonostante la presenza di Carabinieri e Polizia Municipale, l'attentatore incendiario si presentò reiterando minacce di morte di carattere apertamente razzista: non venne arrestato ma semplicemente allontanato. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=J0bInoRMsaQ

 

Nei mesi successivi continuano minacce di morte contro donne ed uomini RSC, sempre di notte. Erano ospiti della Casa. Dopo lo sgombero, senza nessun intervento dei Servizi Sociali, iniziano ha dormire all'aperto, nelle vicinanze della Coop. Il 15 settembre 2018, ancora una aggressione, in pieno giorno, dentro la stazione ferroviaria: "zingaro di merda, ti ho già bruciato tutto, ti ribrucio".

 

Il fascicolo, corredato di video, fotografie e documenti provanti le accuse è aperto, dal 27 maggio 2017, c/o la Procura della Repubblica nel Tribunale di Firenze. Il Pm incaricato è Leopoldo Danilo De Gregorio. Attendiamo la richiesta di rinvio a giudizio dei crimini razzisti di Pontassieve.

 

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom

tel +39 3281962409 - email [email protected]

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