• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Potremmo fare "causa allo Stato"?

Potremmo fare "causa allo Stato"?

Come spiegare il rapporto di amicizia che lega Berlusconi a Gheddafi.

Questa volta potremmo essere noi a "fare causa allo stato". O quantomeno ad esigere delle scuse. Scuse da parte del governo italiano per averci esposti alla ennesima vergogna internazionale. Come spiega e giustifica ora il governo italiano i rapporti di amicizia con il governo libico?

L'amico dittatore Gheddafi che oggi reprime nel sangue la rivolta del suo popolo solo qualche mese fa veniva accolto come un eroe, uno statista, un prezioso alleato internazionale. Abbiamo condiviso ed assecondato tutti i suoi capricci, 200 hostess hanno assistito alle sue lezioni di islamismo, ai suoi giudizi sulla "troppa" libertà della donna occidentale. Le polemiche successive alla visita del leader libico furono tante e provenienti non solo dall'opposizione ma anche dalla chiesa e dal partito di governo "Lega nord".

Non siamo certo stupidi, sappiamo che i rapporti con la Libia sono da ricollegare ad interessi economici, per dirlo in parole povere si tratta del solito e "prezioso" petrolio. Ma quello che mi chiedo è perché esporre il paese a questa ennesima farsa a questa ennesima e pubblica vergogna accogliendo questo discutibile leader come un amico? Questo vorrei chiedere al governo italiano e in particolare al presidente Berlusconi.

Vorrei anche chiedergli cosa stia aspettando a prendere le distanze da Gheddafi in questo momento di genocidio, a dichiarare apertamente che i metodi repressivi sono contrari alla nostra storia e al nostro modo di intendere la democrazia, perché lo sono, vero presidente Berlusconi?

Commenti all'articolo

  • Di Antonio DS (---.---.---.91) 21 febbraio 2011 12:03

    E ci vorrebbe proprio che, prima di pensare alla responsabilità civile del magistrato, si pensasse quella incivile del politico che, da una vita, non fa’ altro che abbuffarsi e far abbuffare i suoi sodali, a spese della collettività, con la faccia tosta di lamentarsi anche del debito pubblico, come se fossero stati gli extraterrestri a crearlo e a farlo ingigantire a dismisura!

  • Di Adelchi (---.---.---.183) 21 febbraio 2011 13:39

    Berlusconi è uno come loro, come Putin, come Mubarack, come Gheddafi. Probabilmente li invidia anche un po’ perchè loro sono già dittatori dichiarati mentre B. è ancora un apprendista. Se B. non dovesse riuscire a fuggire definitivamente alla giustizia o dovesse correre il rischio di non essere rieletto, non è escluso che ricorra agli stessi metodi violenti dei suoi cari amici.

  • Di (---.---.---.166) 22 febbraio 2011 09:09

    Sed cerebrum non habetis!

    Il Bassotto di Paperopoli ha una montagna di stupidaggini da farsi rimproverare, ma quella dell’amicizia con Gheddafi..... forse è un punto a suo favore!
    Pensate, quante industrie italiane lavorano con e nella Libia, quanti investimenti ha fatto Gheddafi in Italia, quali prospettive sta aprendo in Libia per le imprese italiane (pensate al crollo della borsa italiana al solo annuncio delle difficoltà di Gheddafi!) e.... chi avrebbe interesse a "fregarci il posto!"!
    Le notizie vanno assunte facendole entrare attraverso il filtro del cervello e non delle orecchie!
    • Di Antonio (---.---.---.192) 22 febbraio 2011 18:29

      Quello che dici è senza dubbio vero. Vorrei però fare qualche precisazione. Non solo l’Italia ha stipulato accordi economici con la Libia, anche altri paese europei lo hanno fatto. Il problema è che noi non ci si siamo limitati a quello, noi lo abbiamo invitato più volte nel nostro paese, lo abbiamo trattato come un normale leader democratico di un paese amico e gli abbiamo permesso di parlare e straparlare all’occidente dal nostro paese. Questo ci ha levato qualsiasi margine di manovra in un momento del genere. Mentre gli altri paesi che pur avendo fatto "affari" con Gheddafi non avendolo trattato mai come un "buon vicino" hanno potuto usare parole forti e necessarie per condannare la violenza di questi giorni, noi no, abbiamo fatto finta di nulla, abbiamo cercato di mediare e solo dopo le forti critiche arrivate da tutto il mondo il nostro Premier ha pronunciato parole di condanna. Questo dovremmo rimproverare a Berlusconi, il fatto di avere ancora una volta trattato il nostro paese come una sua azienda, e Gheddafi come un qualsiasi partner commerciale con cui concludere importanti affari. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares