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Perché il nemico da battere è il Pd

Probabilmente chi simpatizza per il Pd, una volta letto il titolo, non leggerà il pezzo, indignato. Ma farebbe molto male, perché la lettura potrebbe risultargli utile per capire il clima con il quale il Pd (ma forse il “Partito della Nazione”) dovrà misurarsi sempre più nei prossimi anni e perché. Comunque, fate pure come vi pare, sono abituato a dire quello che penso senza giri di parole. Ed allora, perché sostengo che il Pd sia il nemico peggiore?

Per quattro ragioni fondamentali: la politica economica, la politica sociale, la democrazia e la corruzione.

Politica economica: il Pd, sin dal suo appoggio al governo Monti di infelice memoria, poi con il governo Letta ed ora con il governo Renzi, sta perseguendo una politica fiscale che sarebbe demenziale, se non fosse deliberatamente finalizzata alla svendita del paese. Le aziende grandi e piccole soffocano e muoiono sotto il peso del prelievo fiscale e dei tassi giugulatori delle banche, l’occupazione si assesta a livello drammatici e, pur se di poco, peggiora costantemente, incurante della cosmesi dei conti fatta dal governo.

Il Pd è il partito del capitale finanziario straniero che deve liquidare il patrimonio immobiliare degli italiani, per poi fare ugualmente fallimento. E’ il partito che ha svenduto Bankitalia e si appresta a svendere i pezzi nobili di Eni e Finmeccanica. L’Italia è, per colpa del Pd, terreno di caccia dei capitali francesi, americani, cinesi, quatarioti ecc. Peggio non potrebbe fare.

La politica sociale non ha bisogno di commenti: il Job act e la recente riforma della scuola fanno quello che la destra berlusconiana non osava neppure immaginare.

La democrazia: il Pd –e prima di lui il Pds ed i Ds- da venti anni guida l’attacco alla Costituzione, liquidando prima di tutto la legge elettorale proporzionale, che ne era l’architrave, poi intaccandone più pezzi, ora con un disegno organico di sistema costituzionale da repubblica del centro America. Il Partito si è conseguentemente evoluto in “partito del Leader”, avendo trovato in Renzi il volenteroso Caudillo.

Nel campo della giustizia ha osato anche più di Berlusconi, con una politica punitiva dei magistrati, finalizzata non ad un miglioramento della macchina giudiziaria del nostro paese ma, al contrario ad un suo peggioramento e alla subordinazione del potere giudiziario all’esecutivo.

La corruzione: per anni il Pci-Pds-Ds-Pd ha goduto di una sorta di rendita di posizione di “partito della questione morale” che lo ha messo al riparo dalle ondate di protesta e dalle inchieste di una magistratura amica, troppo amica. Il risultato è stato che, al confortevole riparo di questo scudo è crescita una classe politica di lestofanti peggiore di quella del Pdl di triste memoria. Mose, Expo, Mafia Capitale, Cooperative: tutti i maggiori casi più recenti di corruzione hanno visto gli uomini del Pd in prima fila e talvolta esclusivi attori. Ora piovono avvisi di garanzia, ma in troppi fanno ancora finta di niente. Possiamo continuare così?

C’è poi un motivo in più, di ordine per così dire “estetico” che mi induce a guardate la Pd come al peggiore di tutti i mali: che la destra faccia il mestiere della destra è giusto che sia così, non mi indigno certo se Salvini fa certe sparate sugli immigrati, sono un suo avversario politico dichiarato e combatto le sue deliranti proposte, allo stesso modo in cui riconosco in Berlusconi un aperto avversario da contrastare senza incertezze, ma il Pd è peggiore perché non è meno di destra degli altri, anzi lo è di più, ma si ammanta di un falso sembiante di sinistra per abbindolare quei babbei che ancora ci credono e lo votano, pensando di sostenere la reliquia del Pci. Svelare il trucco e spezzare l’imbroglio diventa una operazione di pulizia morale, prima ancora che politica.

Tutto ciò premesso -e aspettando di essere contestato nel merito delle accuse che muovo al partito di Renzi- non vi sembra che sarebbe molto salutare per il paese un voto che segni una inversione di tendenza, con un iniziale calo elettorale del Pd? Qualcosa che lo avvii alla sconfitta nelle prossime politiche? Per anni abbiamo vissuto sotto l’eterno ricatto del “se-no-vince-la-destra”. Il risultato è stata la fine della sinistra. Non vi sembra l’ora di rigettare il ricatto e colpire la destra peggiore?

Io, come si sa, voto M5s: non ve la sentite? Va bene, non votate M5s, votate Sel, ma, se non siete di sinistra, votate Forza Italia (tanto siamo alla fine) e persino Salvini, Fratelli d’Italia (tanto non vanno al di là di una certa soglia e, comunque, siamo ad elezioni amministrative) o chi vi pare (dipende da quanto sono orrendi i vostri gusti). Arrivo a dire persino Alfano o Sc: è un voto perfettamente inutile, ma è innocuo e comunque sono voti sottratti al Pd. E magari, se proprio non sapete chi possa essere il “meno peggio”, disperdete il voto scegliendo la classica lista del fiasco (evitate però cose come Forza Nuova o Casa Pound: non esageriamo!). Tutto, ma puniamo il Pd.

E’ probabile che il lettore del Pd non sia arrivato sino a questo punto dell’articolo, vinto dal mal di stomaco: pazienza, come dire: “ce ne faremo una ragione”. Ma agli altri, a chi sente di poter condividere questo punto di vista, chiedo una cosa: segnalate il pezzo agli amici per mail o nei social, fatelo vostro e riprendetene le argomentazioni, non mi interessa neppure essere citato, ma iniziamo insieme una campagna virale contro il Pd.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Dr Gottardo (---.---.---.73) 15 maggio 2015 10:47
    Dr Gottardo

    Voto anche io M5S, perché tutti gli altri POTREBBERO allearsi col PD.

  • Di paolo (---.---.---.255) 15 maggio 2015 17:04

    Non sono mai stato elettore del PD , pur essendo da sempre di sinistra (non massimalista).Mi ritengo un "esodato dal voto " finché questo paese non esprimerà una classe politica decente .In un solo caso ho fatto eccezione ed ho votato Monti , pur sapendo che poi mi sarei pentito .Le ragioni le ho spiegate a suo tempo in un articolo (prima delle elezioni) sul quale non intendo ritornare .

    Fatta la doverosa premessa , è evidente che Aldo Giannuli ,come peraltro da lui sempre ammesso , se invitasse a votare chi dissente dal PD solo per il M5S compirebbe un’azione del tutto logica e legittima .
    Del tutto criptico , per non dire oscuro malgrado il tentativo di spiegazione ,appare invece l’invito a votare per chichessia ,Forza Italia compresa . Spiego perché :
    I tre punti elencati : politica sociale ,democrazia e corruzione si ritrovano pari pari , con aggravio esponenziale nel caso di Forza Italia o derivati, più o meno in tutti i partiti .Su politica sociale e corruzione (siamo ancora alla fase teorica e quindi manca la prova dei fatti) indubbiamente il M5S è esente da pecche , mentre sulla democrazia stenderei un velo pietoso ,ovvero "senti da che pulpito viene la predica " .

    Rimane quello che Giannuli definisce "l’aspetto estetico " ,censurando il trasformismo di una forza di sinistra che attua politiche di destra , ovvero una specie di camouflage politico (tanto per restare in tono Expo) .Diciamo un trucco per ingannare l’elettore.

    A parte il fatto che per fregare gli italiani ci vuole ben altro ,non sono per nulla d’accordo con Giannuli .Il PD non è trasformista , il PD oggi è coerentemente e dichiaratamente la reincarnazione della vecchia DC ,ovvero l’antica balena bianca ,avendo totalmente perso con Renzi ogni riferimento nei valori laici e di sinistra .

    PD sta quindi per partito democristiano ,quindi cattolico e centrista , dal quale presto tutti i residuali sinistrorsi che hanno un po’ di schiena dritta dovranno smammare .Prevedo pochi perché alla gloria del potere non rinuncia nessuno .
    Ergo chi non intende votare M5S , Forza Italia o surrogati ,Lega o frattaglie varie , se ha un convicimento politico moderato , non necessariamente di destra , ed è cattolico , voti PD .
    Sono convinto che al momento sia di gran lunga il male minore .
    Mi scuso per la lungaggine .
    saluti

    • Di Dr Gottardo (---.---.---.73) 15 maggio 2015 20:15
      Dr Gottardo

      Per fregare gli italiani ci vuole ben altro? Per esempio?

      Poi, il PD non è trasformista? Ma se lo dici tu che è la reincarnazione della vecchia DC (e non erano su fronti opposti una volta? E poi in che senso sarebbe una reincarnazione "coerente"? Mah!). Comunque PD non vuole dire partito Democristiano, ma Partito a Delinquere.

      Per i due capoversi qui sopra: "Mai premier senza elezioni", "Berlusconi game over", "Abbiamo abbassato le tasse" eccetera. Ora aspettiamo che "i segnali incoraggianti" si rafforzino.

      Qui mi fermo... mi sta scappando da ridere...

      Saluti a tutti,
      Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.182) 15 maggio 2015 21:15

    Ecco bravo Gottardo aspetta i "segnali incoraggianti ", mi sembra un’ottima idea .
    ciao

  • Di Persio Flacco (---.---.---.166) 15 maggio 2015 23:29

    Sono d’accordo su quasi tutto il contenuto dell’articolo, salvo per l’attestazione di fiducia riguardo al M5S. Se oggi abbiamo Renzi superstar che imperversa lo dobbiamo alla esplicita scelta fatta dai diarchi Grillo & Casaleggio di non usare i voti di quel quarto di italiani che avevano fatto esattamente la scelta suggerita: votare contro la Partitocrazia, PD in testa. Il M5S ha salvato la Partitocrazia, e i suoi diarchi sono stati talmente coerenti e tenaci nel non voler utilizzare a tale fine il consenso ricevuto da giustificare ben più del sospetto che questo fosse esattamente lo scopo perseguito. Dunque non votate M5S se non volete morire renziani.

    Dedicherei inoltre qualche sforzo per approfondire e precisare meglio alcune questioni:

    1. Distruzione della cultura politica della Sinistra. Da Napolitano a Veltroni a D’Alema in avanti, il presunto erede del PCI si è allineato a quel vasto, profondo, pervasivo, movimento internazionale il cui scopo è la distruzione di ciò che resta del marxismo e, più in generale, della cultura politico ideologica costruita dal movimento operaio internazionale.
    Se si prendono in esame le mosse di Renzi risulta chiaro che, tra gli altri, uno dei suoi scopi è tentare di portare a conclusione quest’opera di distruzione culturale.

    2. Allineamento atlantista. Da 70 anni a questa parte in Italia (e negli altri paesi europei) la classe politica di governo è allevata da Washington. Non c’è da stupirsi: lo Zio Sam ha bisogno della fedeltà a tutta prova dei suoi satrapi europei per garantirsi il controllo strategico di un’area fondamentale per il mantenimento della sua supremazia planetaria. Fino alla caduta del Muro la DC è stato il suo referente quasi esclusivo; dopo anche il presunto erede del PCI è diventato disponibile.
    Col vantaggio che asservire l’erede del PCI ha come effetto collaterale quello di rendere più efficace e rapido il fine di cui al punto 1.

    3. Scardinamento del complesso di strutture e sistemi posto a protezione della ricchezza nazionale. Scopo delle "riforme che ci chiede..." (mettere al posto dei puntini ciò che si vuole, tanto è lo stesso) è di rendere scalabili da parte del capitale finanziario internazionale gli asset principali del Paese. La dottrina è sempre quella tatcheriana-reaganiana che ha ridisegnato il panorama economico finanziario globale. Nonostante tutti i suoi accertati fallimenti il brand neoliberista è ancora spendibile e conserva un certo credito negli ambienti pseudo accademici degli economisti e presso i mass media.
    Poco importa che oggi il presidente degli States sia costretto a porsi il problema di come far rientrare negli USA l’apparato produttivo del suo Paese partito alla ricerca del minor costo del lavoro e stabilitosi qua e la nel mondo.
    Grazie a decenni di propaganda il brand neoliberista gode ancora di un certo seguito, dunque perché non sfruttarlo per aprire come un’ostrica le economie dei diversi paesi per rendere disponibile agli speculatori internazionali (in particolare nordamericani) la polpa delle loro economie?
    Lo si vede bene nel caso della Grecia: il Paese non ha soldi, ma il superstrozzino globale (il FMI) continua a stringergli la cravatta intorno al collo esigendo la restituzione dei prestiti, a meno che non faccia "le riforme".
    Nel caso dell’Italia renziana non c’è nemmeno bisogno di stringere la cravatta: le riforme le stiamo facendo di "nostra spontanea" volontà.

    Per quanto mi riguarda continuo ad essere fermamente convinto che sia assolutamente prioritario riacquistare una vera sovranità nazionale e, dunque, che sia necessario buttare a mare la Partitocrazia che governa non in nome del Popolo Italiano ma in nome dell’ambasciata USA in Italia.

    A questo possono provvedere gli elettori e nessun altro, usando il voto per distruggerla. Votando sempre, non votando mai i partiti maggiori; cambiando ogni volta la propria scelta. Contro questo metodo la partitocrazia non ha difese.

    • Di Dr Gottardo (---.---.---.191) 16 maggio 2015 08:07
      Dr Gottardo

      Credo che buttare a mare la partitocrazia sia l’unica strada percorribile perché, non importa quale sia la sigla, un partito si comporta sempre nello stesso modo: mira al potere, o almeno alla sopravvivenza. Per fare questo cerca consenso elettorale, attraverso politici senza scrupoli (che diventeranno esponenti) e politici smidollati (per supportare acriticamente i leader). Insomma, un partito forma disonesti da reclute capaci e quaqquaraquà da reclute incapaci. Un partito cerca voti, soldi e alleanze.

      Se ci fate caso, il M5S è l’unico che predica e *soprattutto* pratica la lotta alla partitocrazia. Rifiuta i rimborsi elettorali e le alleanze, non nomina i politici ma li fa scegliere dagli elettori, forza un massimo di due mandati per le cariche elettive, esercita la coerenza a qualunque costo.

      Si può fare della facile - e sbagliata - ironia sui punti sopra esposti. Per esempio una delle cose più stupide che sento è che gli eletti pentastellati sono stati scelti da un pugno di cretini su internet. Per pochi che siano quei cretini, sono sempre più numerosi dei gerarchi che formano i listini della partitocrazia e che cretini non sono, ma in compenso hanno interessi diversi dagli elettori.

      L’altra cosa che io ritengo stupida è accusare il M5S di aver buttato a mare il consenso ricevuto, perché due anni fa avrebbe dovuto appoggiare Bersani. In altre parole il M5S avrebbe dovuto fare come tutti gli altri prima: andare al ribasso, essere incoerente, appoggiare un politico dopo aver promesso di mandarlo a casa. Complimenti! Sarebbe questa la via per cambiare la politica italiana? In ogni caso, Bersani è sempre stato debole e abbastanza incapace. Se le cose stanno come dice Persio, Bersani sarebbe stato buttato giù comunque. Io non penso che gli USA abbiano tutto questo strapotere, pur non negando la loro influenza; ritengo invece che buona parte del problema sia la nostra classe politica generalmente disonesta e/o incapace.

      PER QUESTO RIPETO: voto M5S perché tutti gli altri valgono zero. Le prove le abbiamo continuamente sotto gli occhi, basta non tenerli chiusi.

      Saluti, Gottardo

    • Di paolo (---.---.---.155) 16 maggio 2015 11:58

      Evidentemente a lingua batte dove il dente duole caro Gottardo .
      Non ho mai sentito dire che i parlamentari del M5S sono stati eletti da cretini ,lo sento dire da te per la prima volta .

      Però che siano stati eletti con una ventina di voti (più o meno) online con tanto di griglia selettiva,ovvero parenti e amici al vaglio del guru, non è una balla ma è la sacrosanta verità .Se questa tu la chiami democrazia !
      Per il resto manca la prova provata di quello che dici ,di fatto rimane che avete salvato Silvio e che avete promosso Renzino . E questo nel nome dell’asso pigliatutto lindo e casto .Te lo voglio ripetere fino alla nausea ,non trovo corretto aggiustarsi le verità per proprio tornaconto.
      E ti aggiungo una cosuccia che sono sicuro ti sfugge .Io sono stracontento che ci siano molti che votano M5S ,guai se cosi’ non fosse perché verrebbe meno l’unico stimolo credibile per evitare che questa marmaglia di politicanti faccia i propri porci comodi nel silenzio degli inciuci .
      ciao

    • Di Dr Gottardo (---.---.---.254) 16 maggio 2015 15:19
      Dr Gottardo

      Grazie Paolo, ora capisco che cosa ci vuole per fregare gl’italiani. Praticamente niente, se sono come te.

      Berlusconi va in Largo del Nazareno, invitato da Renzi, e la colpa è dei grillini. Questa sarebbe la tua verità.

      Prova a cambiare droga. Va’ sul leggero, qualche spinello che ti distende, perché l’odio ti sta consumando e sei arrivato al delirio.  

  • Di paolo (---.---.---.163) 16 maggio 2015 16:50

    E cosi’ passiamo alle offese ,tipico grillesco quando mancano gli argomenti e si viene beccati in fallo .Esattamente come il vostro vate Grillo .
    Per la cronaca ed onore di verità ,visto che sono deciso a non farvi passare nessuna balla , Silvio al Nazareno c’è andato "post " , ovvero dopo la vostra mirabile performance di cui sopra e non ante ,caro invasato pentastellato , che continua a ciurlare nel manico .
    stammi bene .

    • Di Dr Gottardo (---.---.---.213) 16 maggio 2015 18:52
      Dr Gottardo

      No caro, non hai beccato nessuno in fallo e gli argomenti certo non mi mancano. Ma le balle sei tu che le racconti e le ribadisci pure: il berlusca e l’ebetino si sono messi insieme UN ANNO DOPO "la performance". La colpa è della coerenza dei grillini, dell’incapacità di Bersani e Letta, delle menzogne di Renzi, dell’opportunismo di Berlusconi, dell’incredibile faziosità di Napolitano, della codardia del PD, della stupidità degli elettori?

      Veramente, gli unici corretti sono stati i grillini. Poi ognuno la veda come vuole. Ma se non usi droghe non puoi negare ciò che ho appena scritto.

      Ciao,

      Gottardo

  • Di pv21 (---.---.---.13) 16 maggio 2015 19:48

    Pro memoria >

    Che il PD abbia commesso vari errori dopo le elezioni del 2013 è difficile negarlo. (Ma di sicuro Grillo non è stato da meno)

    Confondere l’intero PD con Renzi ed il "suo" governo è del tutto infondato.

    Non dimentichiamo che nel 2013 il PD ha visto in Renzi un novello Berlusconi con cui frenare l’ascesa di Grillo. Ne più, ne meno.

    Abbaglio (errore) non da poco. Ma sta tutto qui.

     

  • Di Dr Gottardo (---.---.---.142) 17 maggio 2015 18:10
    Dr Gottardo

    Gentile pv21,

    tutti possono fare scelte che possono essere considerate errori da alcuni (e non da altri). Ma per ogni scelta si dovrebbero valutare contesto e conseguenze. Danno tutti per scontato che se Grillo avesse appoggiato Bersani ora vivremmo nel Paese della Cuccagna: però è impossibile asserire questo con certezza, è poco accorto. Così, giusto per dire. Ma andiamo con ordine.

    Prima delle elezioni del 2013 Grillo e Bersani s’insultavano a colpi di "fascista" e "morto che parla". Bersani era convinto di vincere ("smacchieremo il giaguaro") pur avendo fatto una campagna elettorale insipida. Grillo inveiva con "tutti a casa" e "non facciamo alleanze". Il primo non aveva nessun messaggio elettorale, il secondo ce l’aveva, eccome.

    Ci furono le elezioni, e Bersani fu sconfitto. Era lui che diceva "smacchieremo il giaguaro", non Grillo. Bersani a quel punto mise su un teatrino con proposte scritte in fretta e furia, per una legislatura "a termine" d’accordo coi 5 Stelle. Perché a termine? Non è già questo un insulto? Un’alleanza PD-PDL va bene per 5 anni e una con Grillo assolutamente no? Comunque Bersani voleva semplicemente un appoggio da chi una campagna elettorale l’aveva fatta dicendo "tutti a casa" e "non facciamo alleanze". Bersani voleva comandare senza dare niente in cambio. Poteva aiutare a eleggere Rodotà, che cosa aveva Rodotà che non andava bene? Lo dico io: Bersani cercava un "NO", ecco la verità. Così fu eletto Napolitano, che in occasione dei colloqui disse ai 5 Stelle: "prima tocca al PD, poi tocca al PDL, poi tocca a voi". Anche qui, chissà perché prima il PDL del M5S, ma chi se ne frega; tanto toccò prima al PD, poi di nuovo al PD, e poi ancora al PD. Dopo il fallimento di Bersani si potevano spendere ancora tre o quattro giorni e lasciar provare il M5S (si erano già perse tante settimane prima). Il M5S avrebbe proposto un governo di ottimi nomi, fuori dalla politica, non i soliti noti. Lo fa sempre, non ha "amici" da piazzare. Fu così che saltò fuori Letta... un altro della forza di Bersani, senza carisma e senza capacità. Non c’è da stupirsi se non poteva durare, come non sarebbe durato Bersani.

    I grillini hanno fatto quello che avevano promesso. Il PD ha fatto tre errori uno dietro l’altro. Il primo è che avrebbero dovuto riconoscere qualche cosa (magari Rodotà?) ai 5 stelle; il secondo è stato eleggere Napolitano d’accordo con il PDL, e il terzo è stato scegliere un incapace come Letta. In realtà non sono errori ma una strategia precisa, perché lasciare le mani un po’ più libere ai grillini avrebbe determinato la rovina del PD.

    Poi il PD vide in Renzi qualcuno che poteva frenare i grillini. Vero. Infatti al PD non interessa il bene della nazione, interessa sbaragliare i grillini perché ne ha paura. Già stimavo poco il PD, ma dopo l’elezione di Napolitano mi accorsi di che cosa fosse realmente il PD: un ente estraneo all’Italia, volto solo ai propri interessi; da quel momento ho capito molte cose anche passate, del dopo ’94. Ha ragione Giannuli, il PD andrebbe estirpato. Io aggiungo che non va estirpato solo il PD, ma qualsiasi partito. Ragionano tutti nello stesso modo.

    Comunque, la fatica di Renzi non ha funzionato. Da due anni a questa parte molti si cullano nell’illusione che il M5S possa implodere, e non è successo. Non sta succedendo. Non succederà perché non può succedere, la classe politica è talmente compromessa e decadente che non sa fare niente di buono, si sta autoflagellando.

    Saluti, Gottardo

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