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Perché Mourinho va assolto, e dimenticato

Perché Mourinho va assolto, e dimenticato

Sorprende l’ingenuità di certi tifosi. Quando scoppiò Calciopoli Capello, Ibrahimovic, Cannavaro e soci non aspettarono neppure il verdetto della Federazione per prendere il volo verso altri lidi: sicuramente gli juventini ci rimasero malissimo, ma sapevano che faceva parte del gioco abbandonare la nave che affondava. Certo, non tutti si comportarono allo stesso modo, e difatti Buffon e Del Piero sono rimasti nel cuore bianconero, mentre Cannavaro non ha riscosso grandi entusiasmi al suo rientro in squadra.

Lo stesso dicasi per Kakà rimasto nel cuore del popolo rossonero: a malincuore fu salutato dalla tifoseria che imputò al presidente e non al giocatore la responsabilità della dipartita.

Ora che Mourinho è anche ufficialmente il nuovo allenatore del Real, per i nerazzurri da Number One è già diventato il Number Traitor, il grande traditore.

Di certo Josè fra le grandi doti che possiede non ha la diplomazia ed il tatto, e si era già capito in questi due anni. Per lui tra il bianco ed il nero non esistono i grigi intermedi, non è abituato né ha voglia di usare i bizantinismi italici. Qui un presidente smentisce un giorno sì ed un giorno sì (petita non manifesta) un accordo con gli zar del gas, pur avendo già in tasca il contratto di compravendita della squadra. Per il Mou questo è inconcepibile, tanto che non ha lasciato passare neppure un quarto d’ora dopo la vittoria di Madrid per annunciare il suo addio.
Il personaggio è fatto così ed i tifosi interisti dovrebbero averlo capito. Di che stupirsi, quindi? Dovrebbero essergli grati per quello che ha fatto e che nessun altro riuscirà a ripetere mai più. Se c’è qualcosa da rimproverare, questo dev’essere fatto al presidente che, nonostante i miliardi, non ha saputo trattenere lui ed i campioni che lo seguiranno.

Questo è il vero tradimento. Aver finalmente dato un’identità ed un valore ad un’accozzaglia di grandi giocatori, aver inaugurato una grande stagione di vittorie, e probabilmente aver già smontato il prezioso giocattolo.

Non so, e solo il tempo ce lo confermerà, se il Mou aveva ragione quando disse che ormai chiunque altro poteva continuare il suo lavoro; la mia impressione, per quello che può valere, è che non sarà così facile rimpiazzarlo, ed i nomi che circolano lasciano a desiderare. Per fortuna dei tifosi degli altri club.

Lasciate stare Mourinho: il re è morto, viva il re. Una maglia si cambia in un minuto, una fede calcistica mai.

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