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Perché disertare le urne

Si avvicina un’altra tornata elettorale. Lorsignori affilano le armi e le liste, come compilation di clienti da nominare.

Allora proviamo ad affilare, anche noi cittadini, le lame della nostra intelligenza, per considerare cosa fare.

E se non rispondessimo ai loro forsennati preparativi, disertando le urne?

Il voto è un diritto di libertà che un cittadino libero e responsabile può anche decidere di non esercitare.

Se La legge elettorale prevede liste bloccate, senza preferenze; se non c’è libertà di scelta che diritto è?

Un buon elettore non può avere memoria corta sugli avvenimenti che caratterizzano quotidianamente la vita politica, economica e sociale del proprio paese.

Dopo le infinite promesse preelettorali sulle riforme urgenti da approvare ed i costi e gli sprechi della politica da abbattere, la Casta non ha dato alcun segno di vita in tal senso.

-Se i cassintegrati Alitalia tentano di occupare l’autostrada perché non ricevono gli emolumenti.

-Se improvvise interruzioni di servizi essenziali ancora minacciano di paralizzare il Paese.

-Se persino alcuni medici del 118 si fanno sorprendere a dormire durante le ore di lavoro.

-Se Il procuratore generale della Corte dei conti, nel discorso di apertura dell’anno giudiziario, lamenta il dilagare nella pubblica amministrazione della corruzione, per mancanza di controlli e mostra grande preoccupazione per l’indebitamento degli Enti locali a causa dei contratti “derivati”.

-Se un consigliere della provincia di Bolzano confessa di prendere, dopo 2 legislature, un vitalizio di 3700 euro mensili, la qualcosa riguarda anche tutti gli incarichi: di parlamentare nazionale, regionale od europeo.

-Se il premier ha la spudoratezza di proporre di far votare solo i capigruppo, per velocizzare le operazioni parlamentari, come un qualsiasi dittatorello sudamericano, proposta degna del venezuelano Chavez. 

-Se il ministro Tremonti tiene un’ampia e dotta lezione sulle cause della crisi per la fondazione dalemiana “Italiani europei” e ci fa la solita predica alternando regolarmente interventi di euforia statalista ad interventi di disinvolto liberismo, e propone di affidare ai prefetti il controllo della erogazione dei crediti bancari alle imprese.

Perché dovremmo scomodarci, far la fila al seggio elettorale, per esprimere il nostro consenso per chi non ha a cuore gl’interessi del Paese ma i propri?

Secondo il buon senso comune e il parere degli esperti, intellettualmente onesti, se il governo volesse aiutare tutte le categorie, non potrebbe che continuare ad indebitarsi, tassare i cittadini, favorendo sprechi e corruzione, cioè ripetendo gli errori di sempre. Se, invece, la classe politica si dedicasse una buona volta al contenimento della spesa pubblica, tagliando i costi della politica e realizzando quelle riforme di struttura, che solo possono liberare risorse vere e durature necessarie alla governabilità del Paese; ed inoltre consigliasse alle categorie produttive di non indebitarsi a loro volta con banche ed emissione di bond, e di metter mano ai propri fondi con aumenti di capitali, come fanno le aziende serie che intendono salvarsi, il paese troverebbe probabilmente i mezzi per superare la crisi grave che lo affligge. Pochi anni fa la Fiat si salvò cosi, con i propri mezzi.

Già trent’anni fa Guido Carli, governatore della Banca d’Italia, in alcuni scritti pubblicati di recente descriveva un’ Italia “in uno stato di progressiva decadenza” infestata e bloccata da note ma intoccabili “arciconfraternite del potere”, in costante ritardo rispetto agli altri paesi europei, e con una carenza cronica di una competente imprenditoria e una “scuola che gira a vuoto”. Insomma, “un paese da rifare da cima a fondo”. Trent’anni fa! Né pare che il vento sia cambiato.

Inoltre siamo al primo posto per la corruzione dei “colletti bianchi” ed agli ultimi posti per la lentezza della giustizia.

Allora mi chiedo per chi e per cosa votare? Meglio disertare le urne!

Commenti all'articolo

  • Di alberto fortuzzi (---.---.---.163) 18 marzo 2009 11:28

    Gentile Antonio, l’attuale compagine di governo non vede l’ora che i cittadini disertino le urne......sarebbe la ciliegina della torta per il processo di demolizione dello stato di diritto che è in corso.Questa è una mia considerazione personale.
    Circa Chavez ti avverto che forse è meglio che ti informi bene, è ormai provato che il miniculpop che è l’attuale informazione mainstream , in testa LaRepubblica,altera e distorce in maniera criminale gli eventi dell’America Latina, puoi controllare tu stesso leggendo gli articoli postati su Agoravox.
    Alla luce dei fatti scoprirai che Chavez é l’OPPOSTO di un dittatoriello,anzi, ad averlo in Italia...
    Ciaociao

    • Di antonio251039 (---.---.---.248) 18 marzo 2009 12:19

      Caro Alberto, di recente un fine intellettuale ed umanista, però politicamente vicino a Rifondazione , ha scritto un bel libro su "La natura del potere", in cui espone la tesi che alcuni dittatori possono anche aver guidato i loro paesi verso straordinari progressi civili. Ma a quale prezzo,quello del disprezzo del diritto, della conculcazione delle libertà civili. Le democrazie vere, non quella italiana ,riescono a volte a correggere i propri errori, le tirannie quasi mai. Allora viva Cavour, Churchill, Adenauer, De Gasperi, Kennedy e abbasso Mussolini, Hitler, Stalin, Castro, Chavez e compagnia bella. L’unico metro di giudizio per non illudersi è quello storico, non quello ideologico. Consigliami per chi votare e perchè, visto che sei cosi sicuro che ci siano personaggi politici degni del consenso responsabile. 

    • Di Valentina (---.---.---.19) 19 marzo 2009 20:20

      Caro Alberto,
      immagino che tu in Venezuela non ci abbia mai messo piede, ovvio altrimenti non potresti direcerte Castro..nate. Io si e ti invito a farci un giro, scoprirari un paradiso naturale ed un orrore civile; certo tu puoi scrivere liberamente su un sito internet su tuoi governanti e non ti sei mai chiesto come si senta chi non potrà mai farlo, certo...
      Per favore potresti spiegare alla mia cara amica Venezuelana come mai al suo fidanzato (come a molti altri) l’illuminato Chavez neghi il visto turistico per venire in Italia senza fornire alcuna spiegazione? puoi spiegarmi come mai chi, come lei, è nata e vissuta in quel paradiso ne sia dovuta fuggire e pianga davanti al computer alla notizia di un’ennesima vittoria di Chavez? puoi spiegarle perchè a suo padre lo Stato Venezuelano ha espropriato un’azienda di scarpe per nazionalizzarla costringendolo a 60 anni ad andare in giro per Caracas a riparare lavatrici per sopravvivere? vado avanti? no dai non vorrei demolire le tue certezze da blogger da salotto.......

  • Di valeria (---.---.---.156) 18 marzo 2009 12:03

    Ciao, non credo che disertare sia una uona idea, disertare va bene quando rientra in un’azione politica ampia, anche se autorganizzata, mi hanno da poco parlato del movimento per il bene comune che preseterà una lista civica, ecco io mi orienterò per quello, evo ancora approfondire,ma mi sembra una buona alternativa...se ti interessa hanno un sito...
    Ciao.

  • Di cincinnato (---.---.---.98) 18 marzo 2009 20:37

    Non bisogna votare, con questo porcellum, perchè comunque si legittima chi viene eletto.
    Se la lista che voti alla fine vince sei contento e soddisfatto e la legge elettorale andrebbe cambiata, però......, ma se perde, come farai a sostenere che la legge elettorale è una porcata? Solo perchè non ti è andata bene?
    Se il 51% non votasse, nessun eletto sarebbe legittimato.
    Un saluto

    • Di Enrico (---.---.---.226) 19 marzo 2009 09:35

      Cincinato, questa teoria del "se gli elettori non vanno alle urne chi vince è delegittimato", che tanti portano avanti spiace dirlo, non è altro che un enorme balla, si guardi alle elezioniregionali in Abruzzo, in cui appunto metà degli elettori sono rimasti a casa... a cosa è servito? assolutamente a nulla.
      Il PDL ha vinto e i suoi candidti si sono insediati con mandato pieno e perfettamente valido, con tanti saluti agli astensionisti.

      L’unico voto "di protesta" sensato è quello dato alle liste civiche, disertare le urne fa solo il gioco di chi è al potere!

  • Di gurghet (---.---.---.99) 19 marzo 2009 09:35

     Medici del 118 che dormono durante le ore di lavoro? e chi li avrebbe sorpresi? cmq è normale che dormano, ad esempio nei turni notturni mica devono stare per forza 12 ore svegli se non ci sono pazienti.

    • Di antonio251039 (---.---.---.206) 19 marzo 2009 12:01

      I medici del 118 sono stati sorpresi e denunciati su segnalazione di un utente, mentre dormivano ed avevano tutti i telefoni spenti. La notizia è stata data da tutti i giornali e telegiornali.

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