• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Europa > Nuova direttiva UE sulla vivisezione: animalisti e società civile sul piede (...)

Nuova direttiva UE sulla vivisezione: animalisti e società civile sul piede di guerra

La nuova direttiva europea sulla vivisezione provoca sgomento e proteste. La replica di Paolo De Castro, eurodeputato favorevole al testo, su AgoraVox.

La notizia gira da un po’ e ha la sua cassa di risonanza sui canali di controinformazione e sui social network, dove vengono diffusi i nomi e le e-mail degli europarlamentari che hanno dato voto favorevole alla nuova direttiva. La LAV fa sapere, infatti, che "il Parlamento Europeo ha approvato la discussa Direttiva 86/609/CEE sulla vivisezione. Inutili le decine di migliaia di firme raccolte dalle associazioni animaliste". Una decisione presa a quanto pare in tutta fretta (la direttiva, scrivono i giornali, è stata approvata in soli 10 minuti, dalle 12.05 alle 12.15 dell’8 settembre).
 
"Siamo di fronte a una occasione mancata – scrive Lav attraverso un comunicato stampa -  in Europa, ogni anno, dodici milioni di animali vengono utilizzati nei laboratori di ricerca, e moltissimi di loro continueranno a soffrire inutilmente anche quando test scientifici alternativi sono a portata di mano".
 
Così l’Europa avrà nuove regole sull’utilizzo degli animali per la sperimentazione. Anzi in gran parte saranno vecchie. Sì perché il voto dell’Europarlamento a Strasburgo, che ha dato l’ultimo via libera al testo concordato con Commissione e Consiglio dei Ministri, ha confermato il ridimensionamento del testo iniziale proposto oltre due anni fa. 

Già allora, si legge su http://www.infolav.org, l’abolizione della vivisezione non era all’ordine del giorno ma la nuova direttiva fissava, almeno originariamente, uno stop senza deroghe all’uso di animali in alcuni settori, un deciso aumento e l’incentivazione del ricorso ai metodi di ricerca senza animali, trasparenza per l’opinione pubblica sull’attività. Non solo, la Commissione di Bruxelles aveva lanciato una consultazione con la partecipazione di 42.000 cittadini europei ottenendo il terzo più alto responso mai avuto, esprimendo la volontà di una maggiore tutela per gli animali utilizzati negli esperimenti (93%) e di un investimento maggiore a livello europeo per lo sviluppo e la validazione di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale (79%). 

Adesso pare si stia tornando indietro in un contesto più che discutibile che fa emergere un dato inquietante: la sperimentazione animale, oltre ad essere un abominio, non è neanche efficace e  ha comportato grandi errori e ritardi nella scienza, ne sono una testimonianza le 225.000 morti all’anno negli USA per cause avverse ai farmaci, morti silenziose di cui nessuno parla o anche il dato allarmante che il 90% dei farmaci non supera poi le prove cliniche, con un ingente spreco di fondi e menti che lavorano per produrre dati inutilizzabili.

Ecco cosa cambierà con la nuova direttiva: 

1. La cavia può essere vivisezionata di nuovo. La legge attuale stabilisce (art.10) che «un animale non può essere utilizzato più d’una volta in esperimenti»; la nuova direttiva prevede invece il riutilizzo in diversi casi, ad esempio se l’invasività delle procedure precedenti «era lieve o moderata».

2. Test anche da svegli (e senza antidolorifici). Pur prevedendo in generale l’uso dell’anestesia la nuova legge introduce deroghe anche per il trattamento degli antidolorifici, sempre che siano compatibili, dice «con la finalità della procedura».

3. Sperimentazione anche su cani e gatti randagi. La normativa attuale non parla di impiego di randagi mentre la nuova direttiva, vietandone l’uso, prevede deroghe nel caso in cui «è scientificamente provato che è impossibile raggiungere lo scopo della procedura se non utilizzando un animale selvatico o randagio».

4. Sono autorizzati interventi invasivi su animali per scopi didattici.

5. Ammesse procedure (di tortura) quali il nuoto forzato fino all’esaurimento o l’isolamento di cani o primati per lunghi periodi. 

Di tutt’altro avviso è però il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro, che ci scrive affermando:

“leggo con dispiacere le parole con cui commenta l’approvazione della revisione della direttiva europea sul benessere degli animali utilizzati a scopo scientifico e con disappunto la disinformazione con cui gli organi di stampa hanno trattato questo tema.

 Non si tratta, infatti, di un provvedimento legislativo a favore della vivisezione ma, al contrario, dell’introduzione di limiti più severi e controlli più rigorosi nell’utilizzo di animali per soli usi medico scientifici.

Io, in tutta coscienza ma non a cuor leggero, ho votato a favore di questo testo dopo più di un anno di negoziato che la commissione agricoltura -di cui sono presidente- ha condotto con la Commissione europea e il Consiglio. Nel mio dovere di rappresentante dei cittadini democraticamente eletto sento il dovere di spiegarvi le ragioni della mia scelta.

La sperimentazione sugli animali esiste in Europa solo a scopo medico (il regolamento europeo del 2009 ne vieta l’uso per i cosmetici) e fino ad oggi è stata normata da una direttiva risalente al 1986 ormai divenuta obsoleta e che creava situazioni molto differenziate (in Paesi come la Spagna o la Romania l’attenzione per gli animali è minima e si possono fare esperimenti molto più facilmente). Era quindi necessario armonizzare le regole e introdurre maggiore rispetto per gli animali. Questa direttiva dice che, a differenza che nel passato, ogni esperimento dovrà avere ben tre autorizzazioni preventive che dovranno valutarne la reale necessità e verificare che non ci siano metodi alternativi.

Ci saranno finalmente delle ispezioni e la presenza di un veterinario esperto in benessere animale in ogni stabilimento – prosegue De Castro - Sarà inoltre istituito un comitato nazionale per il benessere animale. Certo, non è la legge perfetta, ci sono ancora tanti passi da fare, ma voglio sottolineare che l’Europa dispone della migliore legislazione al mondo in materia di tutela e benessere degli animali.

A differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, gli Stati membri che hanno una legislazione più severa potranno conservarla: ad esempio in Italia dal 1991 c’è il divieto di utilizzare cani e gatti randagi e tale resterà, e i Paesi che hanno invece legislazioni poco favorevoli per gli animali dovranno migliorare i loro standard.

Questa direttiva non è assolutamente un passo indietro ma un miglioramento rispetto al passato. La dimostrazione è che la maggiore organizzazione animalista europea Eurogroup for animals (che raggruppa tutte le associazioni europee, tra cui anche la nostra LAV) si è espressa a favore di questo testo.

Potete leggere la loro posizione sul loro sito in cui si spiega che questo testo approvato è migliore di quello precedente del 1986 e ora tocca ai Paesi membri adottare leggi per recepirla nel modo migliore possibile. Ho riflettuto molto prima di questa scelta, ma posso dire con convinzione che il mio voto ha dato un contributo, seppur minimo, al miglioramento della situazione degli animali in Europa”. 

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.234) 11 settembre 2010 11:08

    Cos’è il ben essere per l’animale ?? Di essere torturato una volta al giorno, invece di tre volte ? Che le gabbie siano più grande, più polite, e di cantare a loro una canzone dolce prima di utilizzare l’animale , oppure di rispettare la sua vita, e non utilizzarla al nome del diritto del più forte; diritto al nome di quale l’umano a fatto la sua legge ??

    Sono scandalizzata che l’esperimentaziono su essere vivanti che non possono diffendersi sia ancoa possibile oggi.. 
    Il mondo si scandalizza quando si fanno esperienza sugli uomini..perchè ?? Noi siamo i re auto proclamati della planeta ? Questa planeta e l’inferno degli animali, e finché l’uomo potra torturare l’altro al nome di una scienza senza conscienza, lui sara indegno.
    Scusatemi per il mio italiano, ma non sono francese..
    Vi aggiungo la declarazione di Stavros Dimas qunado ha presentato la sua proposta. proposta che e stata TRADITA « Il est essentiel de mettre un terme à l’expérimentation animale. La recherche scientifique doit faire le maximum pour trouver des méthodes de substitution »

  • Di (---.---.---.5) 11 settembre 2010 12:35

    La spiegazione di De Castro fa acqua da tutte le parti. Intanto non e’ vero che i laboratori intendono rispettare certi teorici cambiamenti con piu’ "rispetto" per gli animali...Che assurdita’ parlare di rispetto quando e’ implicito nella vivizezione il barbaro indiscriminato irrispettoo USO degli animali per scopi che sappiamo sono economici.
    Poi i randagi sono gia’ stati usati e verranno ancora piu’ usati in quando disponibili e Svendibili: figuriamoci se i vivisettori si fanno scrupoli di crocifiggere e martirizzare un gatto che e’ rimasto chiuso fuori casa , abituato a stimoli affettivi e intelligenti, o un gattoi allevato in gabbiette ad hoc!
    Dietro tutto vi e’ insensibilita’ e callosita’ servizio alla cosiddettta "scienza" dell’eta’ della pietra, che in un ’epoca elettronicamente avanzatissima e con menti sofisticate di studiosi in grado di elaborare soluzioni sulla carta, ricorre a questo sistema vergognoso e atroce, perche’ e’ conveniente, per sostenere il sistema farmaceutico! Complimenti!!! 
    Geraldine Cian Seren , NZ

Commenti all'articolo

  • Di Fabio Barbera (---.---.---.223) 11 settembre 2010 09:33
    Fabio Barbera
    Prosegue De Castro via e-mail: 

    “Non nego che ci siano punti di luce e ombra che sono stati frutto di un lunghissimo negoziato che ha portato ad un compromesso e che, come tutti i compromessi, ci lascia insoddisfatti. Ad esempio il Parlamento volevo che si potessero riutilizzare animali solo dopo esperimenti lievi, mentre il Consiglio (i 27 Governi nazionali, tra cui l’Italia che ha dato l’ok al testo) hanno voluto il riutilizzo dopo esperimenti anche di media intensità: questo è discutibile, ma comunque serve ad utilizzare meno animali. Per quanto riguarda gli usi didattici, ad oggi a livello europeo non c’era una regolamentazione e in alcuni paesi non si potevano fare controlli e si potevano fare tutti gli esperimenti possibili; ora finalmente anche per uso didattico c’è una regolamentazione e si deve chiedere una autorizzazione preventiva che deve essere accordata dall’autorità nazionale. Per quanto riguarda le pratiche consentite, è stato il Parlamento a volere classificare le pratiche secondo la loro gravità (anche prima si facevano le stesse cose, solo che adesso sono considerate per legge "gravi" e quindi anche nel processo di autorizzazione verrà valutata più attentamente la loro necessità). Come vede il tema è spinoso, non esistono punti di vista univoci, è un tema molto complesso, ma le posso assicurare che abbiamo riflettuto e studiato molto prima di decidere e non è corretto fare un uso strumentale della cattiva informazione che sta circolando in questi giorni. Cordialmente, Paolo De Castro”.
  • Di (---.---.---.234) 11 settembre 2010 11:08

    Cos’è il ben essere per l’animale ?? Di essere torturato una volta al giorno, invece di tre volte ? Che le gabbie siano più grande, più polite, e di cantare a loro una canzone dolce prima di utilizzare l’animale , oppure di rispettare la sua vita, e non utilizzarla al nome del diritto del più forte; diritto al nome di quale l’umano a fatto la sua legge ??

    Sono scandalizzata che l’esperimentaziono su essere vivanti che non possono diffendersi sia ancoa possibile oggi.. 
    Il mondo si scandalizza quando si fanno esperienza sugli uomini..perchè ?? Noi siamo i re auto proclamati della planeta ? Questa planeta e l’inferno degli animali, e finché l’uomo potra torturare l’altro al nome di una scienza senza conscienza, lui sara indegno.
    Scusatemi per il mio italiano, ma non sono francese..
    Vi aggiungo la declarazione di Stavros Dimas qunado ha presentato la sua proposta. proposta che e stata TRADITA « Il est essentiel de mettre un terme à l’expérimentation animale. La recherche scientifique doit faire le maximum pour trouver des méthodes de substitution »

  • Di (---.---.---.5) 11 settembre 2010 12:35

    La spiegazione di De Castro fa acqua da tutte le parti. Intanto non e’ vero che i laboratori intendono rispettare certi teorici cambiamenti con piu’ "rispetto" per gli animali...Che assurdita’ parlare di rispetto quando e’ implicito nella vivizezione il barbaro indiscriminato irrispettoo USO degli animali per scopi che sappiamo sono economici.
    Poi i randagi sono gia’ stati usati e verranno ancora piu’ usati in quando disponibili e Svendibili: figuriamoci se i vivisettori si fanno scrupoli di crocifiggere e martirizzare un gatto che e’ rimasto chiuso fuori casa , abituato a stimoli affettivi e intelligenti, o un gattoi allevato in gabbiette ad hoc!
    Dietro tutto vi e’ insensibilita’ e callosita’ servizio alla cosiddettta "scienza" dell’eta’ della pietra, che in un ’epoca elettronicamente avanzatissima e con menti sofisticate di studiosi in grado di elaborare soluzioni sulla carta, ricorre a questo sistema vergognoso e atroce, perche’ e’ conveniente, per sostenere il sistema farmaceutico! Complimenti!!! 
    Geraldine Cian Seren , NZ

  • Di (---.---.---.155) 11 settembre 2010 13:11

    Una legge sul "benessere" degli animali? Il benessere?
    Quoto l’ironia amara dell’utente (xxx.xxx.xxx.234).

  • Di (---.---.---.76) 11 settembre 2010 15:30

    Una legge per il benessere delle case farmacautiche!!!
    Vergogna!
    Maria Rosa

  • Di (---.---.---.215) 11 settembre 2010 19:56

    De Castro,
    come ti ho già scritto TU NON CI RAPPRESENTI!
    I voti per le prossime elezioni vai a cercarli da FARMINDUSTRIA e ASSOFARM.

  • Di (---.---.---.64) 12 settembre 2010 01:43

    HO 45 ANNI , SONO NATO VEGANO (GRAZIE AI MIEI GENITORI, VEGANI ANCHE LORO E TUTT’ORA IN VITA) MI SONO LAUREATO IN FARMACEUTICA 18 ANNI OR SONO.
    E PER ME LA VIVISEZIONE E’ TOTALMENTE INUTILE, NON SERVE A NULLA.
    MI RICORDO UN PROF ALL’UNI CHE DISSE
    IO NON SONO ANIMALISTA "LA VIVISEZIONE LA FAREI ANCHE MA TANTO NON SERVE A NULLA QUINDI NN LA FACCIO
    PERCHE PERDEREI SOLO TEMPO"
    QUINDI NN C’E BISOGNO DI ESSERE ANIMALISTI PER CAPIRE CHE LA VIVISEZIONE E’ INUTILE.
    SCUSATE IL MAIUSCOLO MA IL MESSAGGIO DOVEVO SCRIVERLO COSI.

  • Di (---.---.---.166) 12 settembre 2010 10:24

     sono assolutamente contraria. gli animali soffrono come noi e non è una cosa necessaria. ci sono sempre alternative basta volerlo e basta cercarle.

  • Di Fabio Barbera (---.---.---.159) 14 settembre 2010 18:43
    Fabio Barbera
    Arrivano altre repliche di euro-parlamentari che hanno votato a favore del provvedimento. 

    Scrive l’euro-parlamentare David Sassoli: 

    “Carissimo Fabio, non mi sottraggo alle critiche di coloro che pensano che abbia sbagliato a votare la nuova direttiva sulla vivisezione. Ci ho pensato molto e mi sono fatto spiegare bene le questioni tecniche. Io sono contro la vivisezione, ma in questo momento ben 10 paesi europei sono senza una legge sulla vivisezione. Questo vuol dire, ad esempio, che qualsiasi istituto di ricerca (italiano, francese, britannico?) potrebbe trasferirsi in quei 10 paesi - grazie alla libera circolazione di uomini e merci - e avviare ricerca senza limiti. Dobbiamo mettere fine a paradisi della ricerca senza controlli e per impedirlo occorre vincolare i paesi ad avere innanzitutto una legge. Da oggi questo è possibile. Non è tanto, ma non è neppure poco. Per i paesi come il nostro che hanno una legge, invece, significa che da oggi saranno necessarie tre autorizzazioni al posto di una. Anche questo non è poco. Mi sono interrogato e ho deciso che valeva la pena votare a favore per il semplice fatto che una legge è meglio di una non-legge e che se vogliamo arrivare ad abolire la vivisezione occorre fare alcuni passi, che magari ti danno il voltastomaco, ma necessari per arrivare a soluzioni più radicali. E da oggi è possibile farlo. Facciamolo.Noi vogliamo un’Europa dei cittadini europei che non caccia i rom, protegge animali e natura, e sia spazio di giustizia sociale. Fare i legislatori purtroppo è difficile perchè senza leggi vincono solo i più forti e per fare passi in avanti qualche compromesso occorre ingoiarlo se può consentirci in futuro di ottenere miglioramenti. Un caro saluto, David”.
  • Di Fabio Barbera (---.---.---.63) 16 settembre 2010 17:35
    Fabio Barbera

    Ancora una replica (più piccata) arriva da Oreste Rossi e io come sempre la giro al sito! 


    Scrive l’euro-parlamentare Rossi:

    "Mi spiace essere stato oggetto di insulti gratuiti di persone in cattiva fede, o disinformate relativamente al voto che ho espresso su tale direttiva. La legislazione esistente nella maggior parte dei paesi europei era lacunosa e senza alcun rispetto riguardo gli animali usati a fini scientifici. Tra le novità introdotte nel testo approvato in via definitiva, vorrei sottolineare che si promuovono metodi alternativi di ricerca e riduzione del dolore inflitta alle cavie (90% sono topi), si riduce l’uso dei primati, che possono essere testati solo quando é scientificamente provato impossibile l’uso di tecniche alternative, si classificano le gravità delle procedure e si assicurano ispezioni regolari senza preavviso in almeno 1/3 dei laboratori ogni anno.

    È evidente a chiunque si informi che questa nuova legislazione individua un punto di equilibrio tra la protezione degli animali e la necessità della ricerca scientifica. È chiaro che se si devono sperimentare nuovi farmaci o tecniche di cure non si può di certo farlo usando gli esseri umani. Quello che mi chiedo e che chiedo a coloro che mi hanno coperto di insulti e minacce, come mai non si siano fatti sentire con la stessa intensità e virulenza, ad esempio sulla macellazione rituale, pratica questa si perfettamente inutile, che comporta lo sgozzamento di animali vivi per motivi religiosi. Forse i 30 minuti di agonia che patiscono gli animali sgozzati con la macellazione rituale non pesano sulle coscienze dei cosiddetti animalisti?

    Analizzando inoltre il percorso legislativo della direttiva, vorrei ricordare che il testo in prima lettura é stato approvato nella precedente legislatura, quindi da deputati diversi da quelli attuali, con un voto (31 marzo 2009) in Commissione Agricoltura, a cui ha fatto seguito l’approvazione a larghissima maggioranza, in seduta plenaria a Strasburgo, il 5 maggio 2009 con 540 voti a favore, 66 contrari e 34 astensioni.

    Nel quadro della procedura di codecisione il Consiglio ha poi approvato la posizione comune il 3 giugno 2010. Tale testo é stato in seguito approvato in seconda lettura dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, senza nessuna modifica a larghissima maggioranza da tutti i gruppi politici, il 12 luglio 2010 con 28 voti a favore, 4 astenuti e 0 contrari. Ultimo passaggio, l’approvazione definitiva lo scorso 8 settembre durante la sessione plenaria a Strasburgo, anche in questo caso a larghissima maggioranza. [...] Oreste Rossi".

  • Di (---.---.---.174) 1 ottobre 2010 00:15

    Premesso che la Natura è crudele; serpente/ topolino; volpe/ coniglio ecc. spesso danno vita a scene estrememente cruenti e raccapriccianti. Che i ricercatori non sono dei sadici. La maggior parte dei principi attivi degli ultimi sessant’anni è stata sperimentata prima sugli animali (qualche volta con risultati errati, in genere con risultati corretti); le alternative, a parte la sperimatazione sui prigionieri politici che si faceva nella Russia sovietica o nella Germania nazista, non ha grandi alternative. Un campione in vitro non può avere le stesse complessità funzionali di un essere vivente. È vero che il moscerino della frutta (Drosophila) è al 68% simile a quello dell’Homo ed alcuni esperimenti si possono effettuare su di lui; ma purtroppo rimane un’ampia gamma di analisi che non possono né essere simulate, né eseguite in vitro, nè su invertebrati. Gli scienziati non si comportano come dei maniaci perversi; quando si crea una molecola o un suo complesso, è difficile prevedere esattamente l’esatto effetto sull’organismo umano (diretto o collaterale). Più il DNA ed il matabolismo dell’animale è simile a quello umano e più la ricerca è ampia, più la sperimentazione è realista, meno probabile è che il farmaco abbia effetti collaterali imprevisti. Poi può anche darsi che il successivo utilizzo su volontari o sul paziente non dia gli stessi risultati; ma si passa da una notevole incertezza ad una semicertezza.

  • Di (---.---.---.79) 22 ottobre 2010 16:24

    Premesso che la natura è crudele?????...ma che premessa è???non farmi ridere!

  • Di (---.---.---.79) 22 ottobre 2010 16:39

    De Castro adesso si che abbiamo capito le ragioni della tua scelta.......in effetti con questa nuova legge ci sarà piu’ rispetto per gli animali:
    -La cavia può essere vivisezionata di nuovo
    -Sperimentazione anche su cani e gatti randagi
    -Test anche da svegli
    -Sono autorizzati interventi invasivi su animali per scopi didattici
    Studiando per bene i diversi punti in effetti si capisce che hai agito con coscienza e per il bene della società!!!I miei complimenti!!!!
    Stai attento pero’ che molti potrebbero pensare che ci sono in ballo interessi economici....


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares