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Commento di Fabio Barbera

su Nuova direttiva UE sulla vivisezione: animalisti e società civile sul piede di guerra


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Fabio Barbera Fabio Barbera 16 settembre 2010 17:35

Ancora una replica (più piccata) arriva da Oreste Rossi e io come sempre la giro al sito! 


Scrive l’euro-parlamentare Rossi:

"Mi spiace essere stato oggetto di insulti gratuiti di persone in cattiva fede, o disinformate relativamente al voto che ho espresso su tale direttiva. La legislazione esistente nella maggior parte dei paesi europei era lacunosa e senza alcun rispetto riguardo gli animali usati a fini scientifici. Tra le novità introdotte nel testo approvato in via definitiva, vorrei sottolineare che si promuovono metodi alternativi di ricerca e riduzione del dolore inflitta alle cavie (90% sono topi), si riduce l’uso dei primati, che possono essere testati solo quando é scientificamente provato impossibile l’uso di tecniche alternative, si classificano le gravità delle procedure e si assicurano ispezioni regolari senza preavviso in almeno 1/3 dei laboratori ogni anno.

È evidente a chiunque si informi che questa nuova legislazione individua un punto di equilibrio tra la protezione degli animali e la necessità della ricerca scientifica. È chiaro che se si devono sperimentare nuovi farmaci o tecniche di cure non si può di certo farlo usando gli esseri umani. Quello che mi chiedo e che chiedo a coloro che mi hanno coperto di insulti e minacce, come mai non si siano fatti sentire con la stessa intensità e virulenza, ad esempio sulla macellazione rituale, pratica questa si perfettamente inutile, che comporta lo sgozzamento di animali vivi per motivi religiosi. Forse i 30 minuti di agonia che patiscono gli animali sgozzati con la macellazione rituale non pesano sulle coscienze dei cosiddetti animalisti?

Analizzando inoltre il percorso legislativo della direttiva, vorrei ricordare che il testo in prima lettura é stato approvato nella precedente legislatura, quindi da deputati diversi da quelli attuali, con un voto (31 marzo 2009) in Commissione Agricoltura, a cui ha fatto seguito l’approvazione a larghissima maggioranza, in seduta plenaria a Strasburgo, il 5 maggio 2009 con 540 voti a favore, 66 contrari e 34 astensioni.

Nel quadro della procedura di codecisione il Consiglio ha poi approvato la posizione comune il 3 giugno 2010. Tale testo é stato in seguito approvato in seconda lettura dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, senza nessuna modifica a larghissima maggioranza da tutti i gruppi politici, il 12 luglio 2010 con 28 voti a favore, 4 astenuti e 0 contrari. Ultimo passaggio, l’approvazione definitiva lo scorso 8 settembre durante la sessione plenaria a Strasburgo, anche in questo caso a larghissima maggioranza. [...] Oreste Rossi".


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