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Napolitano: "Io non rappresento le banche". E Farage attacca ancora il Governo italiano

Nigel Farage è un politico inglese che dopo aver lasciato il Partito Conservatore (in seguito alla ratifica del tattato di Maastricht che in un certo verso ha gettato le basi dell'attuale Unione Europea) ha fondato l'UKIP, Partito per l'Indipendenza del Regno Unito.

Farage da sempre si batte in difesa della sovranità nazionale e lancia le sue sferzanti accuse spesso e volentieri verso i potenti del Parlamento Europeo non eletti, ma nominati (celebre il suo intervento del 2011 contro il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy).

Il 16 febbraio scorso è stato intervistato nel corso del programma The Alex Jones Show ed ha parlato del suo incontro con il nostro Primo Ministro, Mario Monti. In qualche modo Monti rappresenta perfettamente le figure politiche contro cui lotta Farage; più volte, infatti, il politico britannico ha sottolineato come il Primo Ministro non sia stato eletto dal Popolo Sovrano (esattamente come Van Rompuy), ma sia stato semplicemente "nominato" e, viene da sé, tale nomina comporta una "sospensione della democrazia".

Tale "sospensione" sembra essere ben chiara a Monti, il quale, riferisce Farage, gli avrebbe detto:

La democrazia deve essere sospesa per un breve periodo in modo da poter risolvere tutto.

Farage pone l'accento sul passato di Monti: se ora si trova a capo dell'Italia (in un ruolo quindi specificamente politico che, per quanto tecnico, deve agire nell'interesse del Popolo Sovrano) la carriera dell'attuale premiere lo vede "Commissario Europeo ed ha lavorato per Goldman and Sachs" ergo "rappresenta tutto ciò che riflette questo nuovo governo mondiale".

L'intervento di Farage si conclude con un'accusa non del tutto nuova, se si pensa ad esempio a giornalisti quali Paolo Barnard, ma certamente pesante soprattutto se consideriamo la formazione del politico, ex Conservatore che formatosi in una società di brokeraggio inglese, difficile considerarlo complottista o anticapitalista tout cour:

Se ci pensate è lo Stato e le grandi banche che vogliono controllare completamente la vita di tutti... stanno depredando le fondamenta della libertà e della democrazia...

Se valutiamo quanto espresso da Farage a proposito dello stato del nostro paese e lo confrontiamo con quanto dichiarato oggi dal Presidente Napolitano, garante di quella costituzione atta a tutelare il solito Popolo Sovrano, alcuni paradossi ed alcune contraddizione saltano facilmente all'occhio.

Oggi Napolitano ha parlato all'Università di Cagliari, a proposito del Governo dei tecnici il presidente ha parafrasato le parole di Monti: "Abbiamo bisogno in questa fase di far funzionare questo cantiere in Parlamento".

Oltre a Sardigna Natzione e anti-Equitalia erano presenti anche studenti universitari e rappresentanti del Movimento dei Pastori Sardi che oltre a contestare Napolitano hanno manifestato la premeditata mancanza di dialogo da parte di quest'ultimo:

Abbiamo detto no all'incontro con un delegato del Quirinale perché se Napolitano ha trovato il tempo per incontrare le altre rappresentanze lo doveva trovare anche per noi. Il presidente ha messo da parte i mestieri tradizionali della Sardegna: i pastori, gli agricoltori e gli artigiani.

Queste le parole di Felice Floris, leader del movimento. Farage riportava altre parole, quelle di Monti ("Io sono in carica, che vi piaccia o no, questo è il modo in cui le cose saranno fatte") suonano fin troppo simili alla mancanza di dialogo da parte di Napolitano lamentato dai Pastori Sardi.

Dulcis in fundo, a chi accusa la politica italiana di non rappresentare più il Popolo Sovrano, ma solo gli interessi delle banche, secco, Napolitano ha risposto:

Io non rappresento le banche e il grande capitale finanziario come qualcuno umoristicamente crede o grida. Io sarò accanto a chi darà il suo apporto allo sforzo collettivo di rilancio della nazione italiana e di ricostruzione di una nuova Europa.

Presidente e Primo Ministro sembrano avere entrambi le idee molto chiare riguardo il come operare in questo difficile momento di crisi: la delicatezza e la straordinarietà del contesto comportano "lacrime e sangue", politiche di austerity, tagli e "sospensione della democrazia". Sono queste dinamiche politiche estreme ed originali, perché questa crisi non è come le altre, perché non dobbiamo fare la fine della Grecia e via dicendo.

Per tornare a Nigel Farage, il politico inglese aveva detto un'ultima cosa a proposito della crisi e della gestione della stessa osservando come le cose siano rapidamente cambiate negli ultimi mesi:

6 mesi fa c'era una sorta di sensazione di panico. Tutto stava andando male, erano terrorizzati. Si poteva vedere la paura nei loro volti. Ora invece non vedo alcun timore: è come se questa crisi perpetua fosse diventata una nuova forma di Governo e che ora si rendono conto che possono realmente farla franca con qualsiasi cosa.

Ecco il video dell'intervento di Nigel Farage:

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.104) 21 febbraio 2012 15:46

    Farange ha ragione.Monti è la longa manus di Goldman Sachs in Italia e l’espressione di quei tecnocrati di Bruxelles,che non eletti da nessuno,pensano di poterci governare senza che da parte nostra sia stata data loro alcuna delega.Devo anzi rimarcare che,non essendo stati eletti,non hanno alcuna necessità di operare in nostro favore,proprio perchè non devono farsi confermare democraticamente.Questa pletora di mandarini che vivono a bruxelles, fanno parte di quella tecnocrazia schiava ed ubbidiente ai voleri della grande finanza.Chi di loro pagherà per questa cura da cavallo ,imposta alla grecia e a tutti noi,quando risulterà fallimentare???

     Farage dice:
     ’’ 6 mesi fa c’era una sorta di sensazione di panico. Tutto stava andando male, erano terrorizzati. Si poteva vedere la paura nei loro volti. Ora invece non vedo alcun timore: è come se questa crisi perpetua fosse diventata una nuova forma di Governo e che ora si rendono conto che possono realmente farla franca con qualsiasi cosa.’’

    A mio parere non solo ha ragione ma questi hanno capito che non si esce in nessuna maniera da questa crisi e terrorizzano le persone comuni,paventando scenari apocalittici che comunque si verificheranno,e facendogli credere che attraverso i sacrifici ritornerà un età dell’oro.In realtà il capitalismo finanziario si è suicidato da solo ma questi mandarini non hanno alcuna idea nè interesse a cercare una forma diversa di gestione della cosa pubblica e della società,che non sia la perpetuazione dell attuale....Del resto la storia insegna quanti re e imperatori sono caduti per non aver capito che le cose dovevano per forza cambiare??La rivoluzione francese dovrebbe averci insegnato che,di fronte a un potere ottuso e becero,l’unica soluzione è quella di erigere la ghigliottina sulle piazze......

  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 21 febbraio 2012 16:44

    Per la cronaca: il mister è stato fischiato anche oggi a Sassari. Quanto a ciò che pensano i politici e i tecnocrati, loro hanno anticipato che la cura lacrime e sangue sarà ancora lunga. Il fatto di essere convinti che noi tutti ,ormai spossati e svuotati di ogni idea atta a contrastare loro e i loro programmi, li ha tranquillizzati. Non sentiamo più gente del pdl che dice e sostiene che Monti e compagni sono emissari delle banche o dei poteri massonici: anzi,oggi costoro sostengono il governo. Nessuno di loro si è autoconvocato come ai tempi di mani pulite (altro golpe americano mascherato da pulizia politica). Dove sono gli attributi maschili e femminili? Dove le persone che dovrebbero e potrebbero fare un casino del diavolo e cacciare via questa marmaglia? Non ci sono o non sono ancora nati. Del resto non scordiamoci che il governo ha messo in opera la polizia fiscale: così come noi volevamo cacciare via i parlamentari ed eliminare le varie caste, privandole dei superstipendi e delle superpensioni, così lui e il suo governo di delinquenti ha introdotto disposizioni ad hoc. In più privando i comuni e gli enti locali di entrate o comunque riducendogliele, ha invogliato costoro a introdurre nuove tasse o ad aumentare le imposte esistenti, a incrementare le tariffe dei parcheggi eccetera. Ci vuole un programma chiaro e persone che si trasferiscano in massa verso i palazzi del potere. Non so se si possa fare altro, dato che denunciarli alla procura della repubblica sarebbe inutile, dato che avranno qualcuno che archivia e invita a "non procedere" , infilando il tutto in un distruggi documenti. Non solo: costoro hanno amici e mandanti nelle alte sfere : quindi non è facile ma occorre provarci. A suo tempo,ovvero alcuni anni fa, tre o quattro, teorizzavo un programma alternativo a quello del pd e pdl: qualcosa studiato da economisti e giuristi e che ricevesse il contributo di tutti, nessuno escluso ,e forte delle idee base di Grillo ovvero che ognuno conta uno e tu conti quanto me , e viceversa. Logicamente nessun contributo o idea è venuta alla luce, nè sul mio blog nè dove ho lasciato commenti con questo invito. E così lo rifaccio qui, adesso, ora: tutti possiamo e dobbiamo promuovere un cambiamento radicale. Se agoravox lo vorrà proporre non sarebbe una cattiva idea. Secondo me se si uniscono le forze si possono mandare via questi signori e avviare i cambiamenti necessari. I vari Farange , Barnard e altri, hanno indicato pericoli e anche soluzioni: manca un coordinamento però, perchè così sono voci sparse e facili da zittire.

  • Di (---.---.---.157) 21 febbraio 2012 17:25

    Io non conosco il Sign. Farage, ma quello che stò leggendo, lo trovo in linea con le mie impressioni; non solo, ma attualmente lo stato (o chi lo stà gestendo) cerca di salvare se stesso senza considerare che lo stato e l’Italia siamo tutti noi italiani

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