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 Home page > Attualità > Mondo > Moubarak si dimette e l’Algeria scalda i motori

Moubarak si dimette e l’Algeria scalda i motori

Mentre l'Egitto festeggia, l'Algeria scalda i motori. Migliaia di persone convergono su Algeri da ieri, il regime ha schierato a difesa della capitale 30.000 agenti e tutto quello che poteva e non per modo di dire, ad Algeri sono già stati schierati persino gli spazzaneve. Il regime è determinato ad impedire la marcia decisa dai ribelli.

Gli algerini sono oppressi da un corrottissimo regime militare, il paese a differenza di Egitto e Tunisa è ricco, ma la ricchezza finisce nelle mani di pochi e a tutti gli altri non rimane nulla, se non la disperazione.



Gli algerini sono un popolo abbastanza informato da saper fare questi conti e ora sono galvanizzati dagli esempi delle rivoluzioni vicine e abbastanza determinati da suicidarsi per protesta (Nell'immagine un tentativo fallito di auto-immolazione davanti al ministero dell'Interno). Se dalla parte dei manifestanti c'è il potente esempio, da quella del governo c'è la stanchezza della parte più anziana della popolazione, timorosa di perdere la relativa tranquillità recuperata dopo dieci anni di guerra civile, retate, torture e massacri. In Algeria c'è grande libertà d'espressione e la tenuta del regime si gioca soprattuto sulla tenuta del consenso tra le fasce d'età che compongono la classe dirigente.

Anche in questo caso resta da vedere se il regime e l'esercito; svestiti agli occhi degli algerini della maschera di protettori del paese dall'islamismo cattivo e vestiti quelli di una banda di ladroni; riusciranno a reggere la protesta senza ricorrere alla repressione brutale e resta da vedere quello che accadrà al calar delle tenebre, quando si capirà se anche i giovani algerini più agitati hanno scelto lo stile egiziano e se la manifestazione assumerà la forma di un presidio a oltranza al centro della capitale, simile a quello dell'ormai storica piazza Tahrir.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.14) 12 febbraio 2011 13:07
    Damiano Mazzotti


    L’Egitto è la nazione dove ha sede la facoltà di teologia islamica più moderna e illuminata...

    E ciò spiega molte cose.

    Per quanto riguarda l’Algeria la vedo dura... Secondo me non è ancora matura...

  • Di Mr. Hubbert (---.---.---.128) 13 febbraio 2011 20:25

    come aveva ragione gerald celente...la questione della liberta’ è una scusa, il problema vero è che il prezzo dei generi alimentari era ed è insostenibile.
    la liberta’ riguarda solamente gli intellettuali da salotto, agli altri interessa riempire lo stomaco.
    la prova?...la marea di gente che sommergera’ l’italia e l’europa, perche’ fuggire quando sembra che la conquista della agognata liberta’ sia vicina?...i media ci prendono in giro per l’ennesima volta, è molto piu’ tranquillizzante far passare le manifestazioni per lotta per la liberta’...è molto piu’ destabilizzante dire che l’aumento dei generi alimentari investira’ inevitabilmente tutto il mondo....aumento dei costi energetici, l’anno scorso russia in fiamme, in cina si prevede una siccita’ apocalittica, in usa il maltempo sta bruciando tutto, molte piu’ persone stanno reclamando una maggiore quantita’ di cibo.......

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.162) 13 febbraio 2011 20:48
    Damiano Mazzotti


    Si, è vero, la fame c’è...

    E gli speculatori fanno cassa.... Ma a breve saranno pronte anche le casse da "morto" per loro.... Si sbraneranno tra loro e ne rimarrà uno su cento...

    Finalmente qualche pezzo grosso dell’ONU o della politica inizierà a pensare che è ora di fare educazione sessuale e di dire agli uomini religiosi che la devono smettere di rompere le palle...

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