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Mondiali 2014: L’Algeria ha già vinto il suo mondiale

La nazionale algerina rientrata in patria dopo l'eliminazione agli ottavi di finale della coppa del mondo con un bel gesto decide di devolvere il premio mondiale di circa nove milioni di dollari ai bambini di Gaza. Ad annunciarlo è stato l'attaccante algerino Islam Slimani tramite la sua pagina facebook.

L'Algeria è rientrata in patria dopo avere disputato un bel mondiale. Raggiunto il traguardo storico degli ottavi di finale si sono arresi alla Germania solo nei tempi supplementari. È stata una delle rivelazioni di questo mondiale, giocando un calcio moderno caratterizzato da una buona organizzazione di gioco: tanta corsa e tanto cuore.

Sono stati accolti in patria dopo il rientro come veri eroi. Ad attenderli all'uscita dell'aeroporto e per le vie di Algeri una folla immensa in un clima di festa, che nonostante il caldo torrido non ha voluto perdere l'occasione per salutare i loro beniamini. Fra i più acclamati ci sono l'attaccante Slimani e il portiere M'bohli. Ed è proprio l'attaccante Islam Slimani ad annunciare tramite facebook che il premio mondiale di circa nove milioni di dollari, per avere raggiunto il traguardo degli ottavi di finale sarà devoluto ai bambini di Gaza:

«Loro ne hanno più bisogno di noi».

Il premio della World Cup servirà per aiutare i bambini della striscia di Gaza chiusa dall'embargo israeliano e, proprio in questi giorni, bombardata dall'aviazione israeliana in risposta ai razzi sparati da Hamas. Il rapimento e l'uccisione dei tre ragazzi ebrei e il rapimento e l'esecuzione, per rappresaglia, di un adolescente arabo a Gerusalemme, hanno fatto salire in queste ore, la tensione alle stelle in tutta la regione e in particolare a Gaza.

Da tutto il mondo arrivano elogi, complimenti ed ammirazione per un gesto che mostra un' immagine del calciatore ben diversa dagli stereotipi del gossip e dei guadagni milionari. I giocatori della nazionale algerina dunque tornano a casa da eroi dentro e fuori dal campo, il loro gesto servirà da memoria per non dimenticare che oltre ai sogni del calcio ci sono guerre sofferenze e tragedie che non possono finire nel dimenticatoio.

Dai social network ai giornali sauditi è un coro di complimenti per le «Volpi del deserto», così vengono chiamati i giocatori algerini. Elogi e ammirazione anche dalla principale testata di Riad: «Hanno dimostrato che l’arabità esiste ancora».

Oggi l’Algeria ha vinto il suo mondiale.

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