Michael J. Fox torna a recitare

Era il 1985 e “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis, segnava l’inizio della carriera cinematografica del giovane Michael J. Fox. Oltre a i due sequel della famosa pellicola, Fox successivamente girò altri film più o meno importanti, tra i quali “Mars Attacks!” e “Sospesi nel tempo”, fino ad arrivare al 1991 quando gli venne diagnosticata una rara forma di morbo di Parkinson giovanile. Nel 2003, Michael decise di raccontare la sua storia in un libro autobiografico intitolato “Lucky Man. Un uomo fortunato”, in cui l’attore canadese naturalizzato americano ha raccontato la sua vita dal debutto alla televisione canadese come protagonista di "Casa Keaton" nel 1982, fino alla scoperta della malattia.

Da allora sono passati dodici anni e l’attore, ritiratosi dalle scene, ha spesso dichiarato di essere disposto a qualsiasi cura, sperimentale e non, pur di rallentare l’avanzata della malattia. A tal proposito ha infatti sostenuto la ricerca sulle cellule staminali, istituendo la Fondazione Michael J. Fox, che gli è valsa una laurea honoris causa nel 2010. 

La sua tenacia ha comunque fatto sì che potesse partecipare, come guest star, in alcune serie tv tra cui "The Good Wife" e "Scrubs" e la sua volontà di lottare contro la malattia è stata finalmente premiata: nel 2013, infatti, l’oggi 51enne Fox, tornerà sugli schermi televisivi con una serie in 22 episodi liberamente ispirata alla sua vita e alla sua lotta personale contro la malattia. «Sono molto orgoglioso di tornare alla Nbc con una grande squadra e un grande spettacolo», ha commentato l’attore, entusiasta di poter tornare a lavoro.