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Menu per Berlusconi: cavoli acidi

Un fine settimana con cavoli acidi in menu per i pasti del cavaliere. Non fa a tempo a chiudere la partita con i finiani una volta per tutte che gli piovono sulla testa i numeri dell’ultimo sondaggio interno con un PdL addirittura al 28%. Ferma tutto, marcia indietro: niente più auto-ribaltone, niente più crisi, non si va più alle elezioni anticipate. Meglio trattare.

Ecco spuntare allora il documento in cinque punti sul programma da attuare da settembre in poi. "Lodevoli intenzioni", dice Fini, a cui devono seguire i fatti, delle proposte di legge coerenti con le idee del presidente della Camera, anche se il "prendere o lasciare" berlusconiano (che "non appartiene alla politica ma al commercio", dice Bocchino) non piace molto.

Niente elezioni anticipate, dunque, o forse sì. Forte delle cifre degli stessi sondaggi, che vedrebbero la Lega al 12%, Bossi invece spazza via ogni incertezza: a dicembre si va a votare in ogni caso, parola di senatùr, e c’è addirittura chi fa già la data del 12-13. Ma anche questo è un rischio perché a palazzo Grazioli hanno calcolato che, con l’attuale legge porcata, in Senato la santa alleanza Berlusconi-Bossi potrebbe non raggiungere la maggioranza.

Tutto ovviamente a prescindere dall’oste, perché i conti alla fine li fa il Presidente della Repubblica, a cui spetta il potere di sciogliere o meno le Camere, checché ne pensi e dica Berlusconi.

In ogni caso la decisione voto sì/voto no è molto pericolosa per l’uomo di Arcore perché proprio per fine anno è attesa la decisione della "Corte Costituzionale - il Cavaliere lo dà per scontato - boccerà il legittimo impedimento", come afferma il Giornale, e Berlusconi non avrà più scuse per scappare dal processo Mills dov’è imputato, con una sentenza che potrebbe arrivare tra febbraio e marzo.

In mezzo a questo casino è arrivata anche una tegola finanziaria. La Endemol, di cui Mediaset è proprietaria assieme a Goldman Sachs e al fondo Cyrte, sarebbe in forti difficoltà economiche, "schiacciata - come afferma il Sole24Ore - da circa 3 miliardi di dollari di indebitamento" con debiti per circa 10 volte il margine operativo lordo. Forse non è pensabile un default, però la notizia ha fatto precipitare il titolo Mediaset fino al 2%, e per salvarla Berlusconi dovrebbe scucire diverse centinaia di milioni di euro.

Non sappiamo quanto c’entri, ma sta di fatto che la Rai ha già anticipato la soppressione (per il momento) del programma dei pacchi, I fatti tuoi, (di proprietà Endemol) per sostituirlo con I soliti ignoti di Fabrizio Frizzi fin dal prossimo mese. Se saltasse la Endemol Mediaset potrebbe dover dire addio al Grande Fratello, con tutti i danni immaginabili sul versante delle entrate pubblicitarie per il povero Berlusconi.

E’ vero che con il recente condono ad personam il padrone del biscione ha risparmiato la bellezza di oltre 340 milioni di euro dovuti al fisco, ma il mercato finanziario non funziona come la politica italiana, e se vuole salvare la sua Endemol deve per forza pagare. Prendere o lasciare.

Ciliegina sulla torta per addolcire il pasto: il Milan del capo consegna il trofeo Berlusconi alla Juve. Vedremo cosa scriverà Feltri oggi.

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