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Mauro Miccolis

Mauro Miccolis

Dott. Ing Mauro Miccolis
A productive, enthusiastic, and analytical project manager / architect, experienced in managing IT projects, and design of mobile service.
Able to align business needs with Information Technology, even in multi lingual and multi cultural environments. Experienced in Telco Enviroment. Master Degree, Computer Science Engineer Phd Politecnico di Torino

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  • Primo articolo lunedì 02 Febbraio 2011
  • Moderatore da venerdì 04 Aprile 2011
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Ultimi commenti

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.161) 7 settembre 2011 22:38
    Mauro Miccolis

    SE LEI SCRIVESSE UN MESSAGGIO DI 20 RIGHE INVECE DI 20 DI UNA RIGA....è PIù FACILE CHE VENGA LETTO TUTTO E NON SI PERDA NIENTE...E NON MI SECCHI...HA ROTTO LE PALLE

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.161) 7 settembre 2011 22:03
    Mauro Miccolis

    è impossibile leggere quando ti troivi la casella di posta inondata di messaggi..lei impari a scrivere

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.161) 7 settembre 2011 19:09
    Mauro Miccolis

    E’ QUELLO DI PASSIGLI IL REFERENDUM CHE DOBBIAMO SOSTENERE E L’UNICO CHE VERRà APPROVATO. IL REFERENDUM DI VENDOLA E IDV è FARLOCCO, NON SARà APPROVATO, QUESTO MI LEGGITTIMAVA A CREDERE CHE FOSSE SOLO UN MODO PER FARE CASSA, NON è COSì..IL MOTIVO VERO ERA AFFOSSARE QUESTO REFERENDUM...AIUTAMI A SOSTENERLO, ABBIAMO TEMPO SINO AL 15 SETTEMBRE PER RECARCI NEI NOSTRI COMUNI E FIRMARE

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.106) 20 agosto 2011 16:31
    Mauro Miccolis

    http://brunoaprile.blogspot.com/2011/08/commento-sulla-legge-elettorale-dal.html?spref=fb


    Commento sulla legge elettorale (dal Blog di una persona consapevole)
    Oltre a condividere ogni virgola (come ho commentato anche in coda a quel post tratto dal seguente Blog:
    http://miccolismauro.wordpress.com/2011/08/12/no-alla-raccolta-firme-per-cambiare-la-legge-elettorale/#comment-165
    ribadisco nuovamente (ed ho scritto parecchio sul tema) che il referendum abrogativo ex. art. 75 Cost. deve essere dato nelle mani del suo legittimo proprietario (il popolo).
    Se viene promosso dai politici eletti o dai partiti a questi non deve essere riconosciuto alcun rimborso per le raccolta delle firme (0,52 euro per ogni firma fino ad un massimo di 500.000 firme minime previste per ogni quesito referendario - ecco perché fanno diversi referendum anziché uno soltanto con diversi quesiti - se si raggiunge il quorum).
    Il Referendum è uno strumento del popolo che deve essere richiesto ed indetto su iniziativa popolare ! (Unica eccezione può essere il referendum consultivo - che è ammesso soltanto a livello locale - purché VINCOLANTE per gli eletti).


    Per modificare le leggi hanno tutti gli strumenti per poterlo fare nelle loro sedi di "lavoro" invece di inventare ogni volta dei Plebisciti. La legge elettorale andrebbe inoltre sottoposta a giudizio della Corte Costituzionale perché palesemente illegittima... quale ca55o di referendum !


    I deputati ed i senatori devono essere eletti in maniera DIRETTAdai cittadini (artt. 56 e 58 Cost.) e non in maniera INDIRETTA (attraverso i partiti e dai partiti).


    Il referendum deve essere caso mai l’ultima tappa... prima si ricorre ad una via più logica, più breve e meno dispendiosa (anche se a quei parassiti non fotte un ca55o di spendere denaro pubblico - non è denaro che viene dalle loro tasche) e poi, al limite, al Referendum che i partiti possono sostenere aiutando i promotori cittadini ! (perché ce ne sarebbero a valanga di cittadini promotori di referendum - se la legge attuativa del referendum fosse DIVERSA !).
  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.106) 20 agosto 2011 10:01
    Mauro Miccolis

    http://sollevazione.blogspot.com/2011/08/io-non-firmo-per-il-referendum-di-di.html


    «Spero che i referendari riceveranno una sonora legnata. Anzi: la legnata gliela si deve proprio dare. Non solo per perché è un’iniziativa politica deviante. Gliela si deve dare perché se passasse il quesito referendario dal meccanismo porcata avremmo un sistema elettorale antidemocratico non meno truffaldino».
    Come sappiamo Di Pietro e Vendola, quindi le loro protesi elettoralistiche, Idv e Sel, hanno lanciato una raccolta di firme per un Referendum popolare allo scopo di abolire la legge elettorale in vigore, più nota come "porcata" —così l’ha definita uno dei suoi architetti, il pittoresco Ministro Calderoli. Lascia come minimo perplessi che mentre il paese rischia di saltare per aria, mentre c’è bisogno di mobilitare i cittadini per bocciare con l’azione le due manovre del governo che avranno conseguenze irreparabili sulla vita di milioni di persone, si sposti l’attenzione su un un problema del tutto secondario come quello della legge elettorale. Che questa sia la prima preoccupazione del settore sinistro (nel doppio significato) della casta dei politicanti, è sintomatico: questi pensano anzitutto ai posti al sole nel Parlamento. Spero riceveranno una sonora legnata.

    Anzi: la legnata gliela si deve proprio dare. Non solo per perché è un’iniziativa politica deviante. Gliela si deve dare perché se passasse il quesito referendario dal meccanismo porcata avremmo un sistema elettorale antidemocratico non meno truffaldino.

    Alfio Nicotra, di Rifondazione, ha oggi rilasciato una giusta dichiarazione:

    «Dicono di volere cancellare la legge porcata. Si presentano dunque in modo allettante in quanto il porcellum è una pessima legge elettorale. Quello che non dicono è che i referendum proposti non solo non ripristineranno le preferenze ma accentueranno ancora di più il carattere maggioritario della legge elettorale. Ovvero proseguirà l’esproprio della sovranità popolare e la marginalità del parlamento accentuatasi in questi 17 anni dallo sciagurato referendum Segni-Occhetto ad oggi. Il rimedio è dunque peggiore del male. Per questo si tratta di referendum di regime che non devono assolutamente essere firmati».

    E prosegue:

    «Dalle nostre parti sono gli amici dell’Idv a proporsi già il 20 agosto nelle piazze per la raccolta delle firme. Non è la prima volta che il partito di Di Pietro si presta purtroppo ad operazioni di populismo formale ma di forte impianto reazionario in termini sostanziali. Era già successo nel 2008 quando l’Idv raccolse le firme per il referendum elettorale di Mariotto Segni (ancora lui) che abrogava la coalizione e conferiva il premio di maggioranza (il 55% dei seggi) al partito più grande. Solo a referendum indetto Di Pietro ha capito che stava tagliando l’albero su cui era seduto e che se fosse passato quel referendum il Pdl da solo avrebbe governato da qui all’eternità. Si arrivò all’assurdo che l’Idv decise di promuovere il boicottaggio del referendum da loro stessi promosso. Adesso ci siamo di nuovo. Si vede che non c’è limite all’autolesionismo. (...)
    « Solo la proporzionale può restituire dignità al Parlamento e sovranità al popolo italiano – conclude l’esponente della Fds - se ci fosse stata la proporzionale Berlusconi , che è sempre stato minoranza nel Paese, non sarebbe mai diventato Presidente del Consiglio. E’ ora di uscire fuori dalla sbornia dell’inganno del maggioritario. Vogliamo un Parlamento che rappresenti veramente il Paese e non una caserma asservita alla Banca Centrale Europea e composto da due coalizioni troppo somiglianti l’una all’altra». [1]

    Ora, anche volendo sorvolare sul fatto che occorra “restituire dignità al Parlamento" e non occorra invece ripensare da cima a fondo la Repubblica e i meccanismi di esercizio della sovranità, una domanda a Nicotra è d’obbligo: come mai taci sul fatto che Vendola e Sel sono copromotori assieme a Di Pietro e Idv di questo referendum truffaldino? In ossequio al buon vicinato di sinistra/ta memoria? 


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