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Il coraggio di scrivere un programma di Sinistra

In questi giorni, fioriscono proposte di coalizioni, che consistono però in un elenco di nomi e non nella presentazione di un programma politico. Partendo dal programma elettorale di Syriza, nelle recenti elezione greche, mi sono divertito ad adattarlo alla nostra situazione socio economica.

Sfido i vecchi politici così ansiosi di riproporre se stessi alla guida del paese, a scrivere un programma migliore di questo:

1. Realizzare un audit del debito pubblico. Annullamento della parte illegittima del debito, cioè quello realizzato per sostenere i profitti, per garantire la speculazione delle grandi banche e per sorreggere un’economia capitalistica in crisi di sbocchi, e quindi di margini di profitto, e bisognosa di una bolla finanziaria in grado di garantire l’attività. Sospensione di ogni pagamento sino a quando il PIL = 10%

2. Uscita dall’euro e ripristino della sovranità monetaria; lo stato ritorna ad emettere banconote di e ad avere una sua Banca, attraverso la nazionalizzazione di quelle che più hanno ricevuto aiuti dallo Stato, oppure con la fondazione di una nuova.

3. Con la riappropriazione della quarta funzione dello stato (stampare moneta), lo stato deve intraprendere una politica di piena occupazione, si devono dar vita a massicci programmi di investimento pubblico, nell’istruzione,nella sanità e nella difesa; ma anche nell’industria attraverso la nazionalizzazione delle imprese ex-pubbliche in settori strategici per la crescita del paese (ferrovie, aeroporti, poste, Telecomunicazioni…) espropriando in modo coatto grandi aziende come Fiat e ILVA, Telecom che sono state gestite in maniera scellerata.

Gli investimenti pubblici riguarderanno anche il settore energetico; l’Italia deve diventare indipendente energeticamente attraverso lo sviluppo dello sfruttamento di tutte le fonti di energia rinnovabile: geo termico,solare, eolico, maree etc. L’industria automobilistica deve convergere nella medesima direzione, cambiando la tipologia dei motori che devono essere rispettosi dell’ambiente ed alimentati da energie rinnovabili. Tutta la filiera industriale deve svilupparsi nel rispetto dell’ambiente, dal progetto allo smaltimento di un prodotto (se un prodotto non si può interamente riciclare, non sarà fabbricato e/o commercializzato, questo favorirà una politica di smaltimento rifiuti basata sulla raccolta differenziata).

L’Italia deve diventare indipendente anche nel settore alimentare: si deve favorire la produzione interna del fabbisogno alimentare e disincentivare il commercio di prodotti esteri, coltivabili/allevabili anche in Italia. Discorso analogo per qualsiasi prodotto o manufatto che godrà di vantaggi di sgravi fiscali se prodotto in Italia. Chiudere gli Iper mercati, ed adottare gli empori e negozi di quartiere.

4. Cambiare la legge elettorale perché la rappresentanza parlamentare sia veramente proporzionale.

5. Dar vita ad un sistema di tassazione secondo i dettami della costituzione, (quindi aliquote più alte per redditi più alti). Aumento delle imposte sulle società per le grandi imprese, almeno fino alla media europea.

6. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso.

7. Proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds. Proibire le vendite dei titoli allo scoperto.

8. Abolire i privilegi fiscali di cui beneficiano la Chiesa e le Banche private.

9. Combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero per le banche private.

10. Tagliare drasticamente la spesa militare, uscendo dalla NATO e da tutti i patti internazionali che ci obbligano ad andare in guerra. Chiudere tutte le basi straniere in Italia. L’esercito Italiano si occuperà solo della difesa del territorio Italiano.

11. Istituire un reddito di cittadinanza, che permetta a tutti di vivere dignitosamente, anche se temporaneamente senza lavoro. L’entità del reddito deve essere nella media europea. Abolizione di tutte le leggi sul precariato (ad es legge 30) e ripristino della scala mobile.

12. Utilizzare edifici del governo, delle banche e della chiesa per ospitare i senzatetto. Soprattutto le chiese.

13. Sanità e istruzione saranno garantite dallo stato gratuitamente, lo stato non sovvenzionerà in alcun modo scuole e sanità privata.

14. Il mutuo per la prima casa sarà disponibile a tasso zero nella banca nazionale.

15. Aumentare la protezione sociale per le famiglie monoparentali, anziani, disabili e famiglie senza reddito.

16. Sgravi fiscali per i beni di prima necessità.

17. Parità salariale tra uomini e donne.

18. Estendere la protezione del lavoro e dei salari per i lavoratori a tempo parziale.

19. Aumentare le ispezioni del lavoro e i requisiti per le imprese che accedano a gare pubbliche.

20. Riformare la Costituzione annullando ogni modifica fatta dal 1978 ad oggi, che ne inficia lo scopo (esempio legge di pareggio del bilancio). Abolizione di ogni intervento fatto dal governo Monti.

21. Sottoporre a referendum vincolanti i trattati e altri accordi rilevanti europei.

22. Abolizione di tutti i privilegi dei deputati. Rimuovere la speciale protezione giuridica dei parlamentari e permettere ai tribunali di perseguire i membri del governo. Creare un ramo della Magistratura che vigili solo sulla disciplina dei parlamentari, e che disincentivi l’uso delle menzogne in politica, attraverso multe ed espulsione dal parlamento a seconda della gravità della menzogna o dell’intemperanza disciplinare.

23. Proibire la presenza di poliziotti con il volto coperti o con armi da fuoco nelle manifestazioni. Cambiare i corsi per poliziotti in modo da mettere in primo piano i temi sociali come l’immigrazione, le droghe o l’inclusione sociale.

24. Garantire i diritti umani in tutti i centri di detenzione.

25. Facilitare la ricomposizione familiare dei migranti che realmente vogliono stabilirsi in Italia. Permettere che essi, inclusi gli irregolari, abbiano pieno accesso alla sanità e all’educazione.

26. Depenalizzare il consumo di droghe leggere, combattendo solo il traffico. Aumentare i fondi per i centri di disintossicazione.

27. Ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan e da qualsiasi altra parte del mondo si trovino.

28. Appoggiare la creazione di uno Stato palestinese nelle frontiere del 1967.

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