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Matteo Salvini, idee chiare e coerenza?

Alzi la mano chi può dire, senza arrossire dalla vergogna, che sulla tragedia pandemica del SARS 2-COVID 19 ha sempre avuto idee chiare. E' del tutto evidente che tutti, dicasi proprio tutti e a cominciare da coloro che hanno una padronanza scientifica del fenomeno, hanno sbandato di brutto sul tremendo incalzare degli eventi.

Ma c'è modo e modo e soprattutto a tutto ci deve essere un limite. Invece nel panoroma mediatico nazionale emerge, in tutto il suo fulgido splendore di comunicatore tanto al chilo, niente di meno che il leader del centro destra politico nazionale, ex ministro degli interni nonché vice premier nel Conte 1. Si chiama Matteo Salvini ed aspira ardentemente alla guida del paese. Non passa minuto, ora o giorno senza che questo signore non imperversi su tutti i media per denunciare tutti gli errori commessi, dagli altri ovviamente e soprattutto dal premier Conte, nella gestione dell'emergenza. La sua propensione alla propaganda è inarrestabile, non conosce limiti, non arretra di fronte a nulla. Ieri sera, ospite di Formigli su La 7 ha ridato una prova eloquente di se stesso e soprattutto della sua "coerenza ".

Ricostruiamo brevemente lo svogimento cronologico dei fatti.

La pandemia di COVID-19 in Italia inizia ufficialmente il 30 gennaio 2020, quando due turisti cinesi risultati positivi al virus furono ricoverati allo Spallanzani di Roma. Poi a febbraio iniziò l'escaletion dei contagi con centro a Codogno, dove fu ricoverato il famoso paziente uno. Su accordo con il governo il 20 febbraio il governatore della Lombardia Attilio Fontana emanò una ordinanza che sostanzialmente estendeva a tutta la Lombardia le misure adottate per i comuni lombardi più colpiti. Il 21 febbraio Salvini invitava ad ascoltare medici e scienziati e quindi a sigillare i confini con controlli ferrei, avvertendo del pericolo imminente di contagi conseguenti allo sbarco dei migranti. Peccato che i primi casi non si fossero verificati nei centri di accoglienza dei migranti ma in Lombardia. Ancora, il 24 febbraio Salvini su twitter "non è il momento delle mezze misure: servono provvedimenti radicali, servono trasparenza, verità ed un'informazione corretta, servono controlli ferrei ai confini". Veramente i virologi invitavano gli italiani al distanziamento sociale e non si riferivano ai migranti. Ma tant'è. Il 25 Febbraio Conte estende la zona rossa ai comuni lombardi colpiti dall'epidemia, blindando di fatto questi territori, con una prima scadenza dei provvedimenti restrittivi al 3 marzo (poi successivamente prorogata e allargata ad altre regioni).

Ma ecco che rispunta lui, l'intrepido campione della fermezza. Il 27 febbraio Salvini in diretta Facebook " L'Italia riparte. Alla faccia di chi se la prende con i medici, infermieri, governatori e sindaci, saranno ancora una volta i cittadini, famiglie ed imprese a salvare questo splendido paese ..... chiediamo al governo di accelerare, riaprire, aiutare, sostenere . "Quindi stop a chiusure e zone rosse, anzi invito ai turisti stranieri a venire in vacanza in Italia, perché è il paese più bello del mondo e si può fare un turismo bello, sano e sicuro" . Ancora " Per responsabilità di qualcuno (Conte-ndr) sembra che fare la settimana bianca in Trentino, Piemonte o in Val d'Aosta, andare a visitare la splendida Venezia, venire a visitare i bronzi di Riace, andare in terra di Sicilia o in terra di Sardegna (un occhio agli elettori meridionali non guasta mai) sia pericoloso, no no no ". Il 29 febbraio a Porta a Porta ribadisce papele papele gli stessi concetti.

Purtroppo intanto l'epidemia si allarga e il governo Conte, in sintonia con i governatori, estende una prima " zona arancione" in tre regioni del Nord Italia e successivamente tutta l'Italia diventa "zona protetta". Salvini annusa il vento del cambiamento e dopo l'incontro non soddisfacente con il governo, a suo dire confuso e incapace, eccolo con un " Amici esco preoccupato dall'incontro del governo. Abbiamo chiesto misure forti, drastiche, subito.....chiudere, prima che sia tardi. " . Ciò detto nel contempo invitava a " mangiare italiano, viaggiare italiano, turismo italiano" alla faccia del divieto sugli " spostamenti non necessari " . Poi in un tripudio di coerenza, in una intervista al Corriere della Sera chiede di fare di tutta l'Europa una zona rossa, non tanto per impedire la circolazione del virus, ma per scongiurare "una guerra commerciale nei confronti dell'Italia "

Ieri sera Formigli ha provato a metterlo di fronte a questa schizofrenia comunicativa, magari attendendosi un minimo di autocritica. Niente da fare, impresa disperata.

 Nel frattempo va chiedendo ripetutamente che il governo si apra alla collaborazione con l'opposizione; dopo di che si presenta all'incontro con il premier con un programma in cinque punti più dal sapore di un ultimatum che di una proposta. Perché la "collaborazione " secondo lui consiste in questo: tu devi fare esattamente quello che noi proponiamo, altrimenti..., con tono vagamente minaccioso. Tradotto significa che, dopo il passo sconsiderato di aprire la crisi ad Agosto 2019 ed essere uscito dalla maggioranza di governo, adesso prova a rientrare con il tentativo di dirigere la macchina dall'opposizione. Lui è fatto cosi', è un pirotecnico degli effetti speciali.

Adesso speriamo che a breve si riesca ad uscire da questa pestilenza, poi però bisognerà che gli italiani che emergeranno dalle macerie economiche, sappiano indirizzarsi su persone adeguate. Vietato sbagliare e fine delle avventure estemporanee. Che siano di sinistra, di destra o di centro non fa alcuna differenza, perché ci sarà da ricostruire un paese allo stremo e ci sarà bisogno del contributo di tutti.

L'importante è che abbiano la testa sul collo e che non siano contagiati dal "virus della propaganda".

Foto di Marc Hatot da Pixabay 

 

Commenti all'articolo

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 28 marzo 2020 11:24
    Enzo Salvà

    Caro Paolo, stai parlando di un leader al 30% di consensi da sondaggio, contieniti.

    Purtroppo di questa gente è la crema, il top, over the top, del nostro popolo che l’ha votata. 

    C’è un virus che gira in Italia: smemoranda-virus, non ce ne accorgiamo nemmeno più eppure sembra che non si riesca a raggiungere "l’immunità di gregge". 

    E ne vedremo ancora delle belle.....dopo...!

    Un Saluto

    Es.



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