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Marina Serafini

Dottore in filosofia e dottore in scienze della formazione, ho conseguito diversi master e corsi di specializzazione in comunicazione, formazione, selezione del personale e project management. Affascinata dal mondo del web marketing e dello storytelling management. Da anni impegnata nella gestione di Risorse Umane, in area didattica e nel problem solving aziendale. Mi piace dire qualcosa parlando di altro, mi piace parlare dell'uomo...
 

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  • Primo articolo venerdì 08 Agosto 2016
  • Moderatore da domenica 09 Settembre 2016
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Ultimi commenti

  • Di Marina Serafini (---.---.---.231) 17 dicembre 2016 20:30
    Marina Serafini

    Il vero timore è che queste praterie alternative siano ormai soltanto ideali assoluti. Scoraggiante e deprimente... Si fa sempre più evidente quanto siano forti gli incastri e le sovrapposizioni nella dimensione gestionale e organizzativa di questa nostra bella casa. Una maglia molto stretta e infeltrita, di quelle su cui non sai più come ragionare, ne’ da dove partire..

  • Di Marina Serafini (---.---.---.231) 17 dicembre 2016 20:15
    Marina Serafini

    È drammatico il silenzio di chi si sente costretto a collaborare con i produttori di armi e se ne vergogna, ma che, sotto insistenti solleciti, alla fine reagisce, e ti dice che é il solo modo che ha per mantenere se stesso e la sua famiglia. In una terra ormai devastata e abbandonata da tutti. Penso a Quirra, a come la vita sembra non aver più valore ne interesse: uomini, animali, ambiente. Nulla più conta, nemmeno il rumore che riesce fievolmente a raggiungere "gli altri", nella disperata urgenza di far sapere e di ottenere aiuto. Mi è capitato di recente di assistere ad una dinamica analoga: un brutto evento, bruttissimo sul posto di lavoro, con possibili gravi ripercussioni sui collaboratori. E nessuno ha denunciato, addirittura nessuno ha commentato coi colleghi. Il must era il silenzio assoluto. Se non ne parli non ci pensi, e se non ci pensi il fatto non esiste. Tutto questo per evitare di perdere la dignità che può e dovrebbe garantire un posto di lavoro. Una dignità che viene rosicchiata via, un pò per volta, giorno per giorno. E questo avviene proprio attraverso il lavoro: odierno strumento di ricatto. E pensare che l’Italia dovrebbe essere una repubblica FONDATA SUL LAVORO!!

  • Di Marina Serafini (---.---.---.212) 20 novembre 2016 09:32
    Marina Serafini

    Ciò che maggiormente infastidisce in queste esternazioni che si vogliono propositive di innovazione è la maschera filorealista che vantano. Certo che la formazione continua è necessaria, certo che bisogna adeguare le proprie competenze alla richiesta dei tempi e agli strumenti offerti dalla tecnologia... La Comunità Europea ce lo dice da 15 anni! Solo che il processo formativo deve iniziare nelle scuole (in Europa i ragazzi studiano sugli ebook; i nostri girano ancora con libri cartacei - gli stessi pubblicati un anno prima ma maggiorati di prezzo perché presentati in "nuova edizione", tra l’altro - e ascoltano docenti che non sono nemmeno in grado, spesso, di accendere un pc). La formzione deve essere poi garantita anche sul posto di lavoro perché garantisce una ottimizzazione dello stesso - e questo comporta, in soldoni, un aumento dei vantaggi economici della stessa azienda: lavori meglio e produci di più. In questo paese si continua a far finta di essere moderni solo per far finta che si propongono campiamente, ma il consenso vero lo si può davvero ottenere solo con i fatti. La modernità spaventa, il cambiamento preoccupa (chi governa), quindi meglio far finta di proporlo, e farlo nel modo più utile. E più si mantiene la nazione nell’ignoranza più sarà facile continuare a illudersi limitando le reazioni. La formazione e’ strumento essenziale per garantire l’evoluzione di un popolo, e quindi si fa finta di proporre riforme rivoluzionarie e innovative. La buona scuola, e altre meraviglie. I concorsi e le assunzioni extra, modalità improbabili di gestione e acquisizione di risorse... Tutto va in loop, dentro quella nuvola confusa di parole rimbalzate qui e la’ tra i media che non portano a nulla. Solo a confondere e a stancare. E chi non arriva a comprendere i contenuti delle fantastiche innovazioni (in molti, ovviamente, dato che è quello lo scopo) potrà dire al fine che si, questo governo si sta dando molto da fare su temi importanti. Ed è vero: si stanno dando molto da fare... Facimmo ammuina

  • Di Marina Serafini (---.---.---.212) 19 novembre 2016 23:55
    Marina Serafini

    Ma tra i tanti miracoli promessi dal Renzi non c’era pure l’abolizione dei contratti a progetto? No, perché sapete, conosco aziende che lo applicano ancora " IN PIENA LEGALITÀ "...

  • Di Marina Serafini (---.---.---.160) 13 novembre 2016 11:14
    Marina Serafini

    Giusto, ben detto. A me l’atteggiamento razzista, francamente preoccupa un po’, ma bisogna vedere quali dinamiche verranno messe in moto, e in che termini. D’altronde in Italia la malagestione (pessimissima) del popolo degli zingari ha portato a tracciare di razzismo tante persone che vogliono solo la tutela della propria quotidianità- che è cosa diversa dal voler aggredire altri. La spinta all’aggressione nasce piuttosto, molto e troppo spesso, dall’indifferenza e dalla cialtroneria di chi affronta in modo superficiale (e quindi spesso non la "affronta") la questione, pur se questo arduo compito rientra tra le sue mansioni. Ogni scelta comporta azioni, e queste comportano a loro volta delle conseguenze. E le conseguenze, si sa, sono sempre causa di altri procedimenti che provocheranno conseguenze...

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