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Maggioranza, si arriva alla conta tra berlusconiani e finiani: Governo in bilico

Sembra che oramai non ci sia più nulla da fare. Il gruppo autonomo si farà e sembra che ormai la cosa non dispiaccia più a nessuno. La “bomba” berlusconiana è annunciata per le 19, quando si riunirà l’Ufficio di Presidenza Pdl e Berlusconi dovrebbe prendere la decisione di espellere dal partito i fedelissimi di Fini. Ma la partita è ancora aperta, nel senso che questi ultimi non stanno aspettando con le mani in mano la decisione del Capo, ma già da tempo, in prospettiva di uno strappo, si stanno contando.
 
E’ sui numeri, infatti, che si gioca la partita. Sembra, quasi, di essere al mercato (o Calciomercato – come scrive Alessandro Gilioli sul suo blog) e sembra, come al mercato, che tutto abbia un prezzo. Quindi ci sono i berluscones, ai quali devi aggiungere i leghisti, poi sottrai i finiani – ma quanti saranno? Boh chi lo sa – e a questi aggiungi volta per volta piddini, dipietrini, Casini, cioè Udc, e gruppo Misto. Ecco proprio il Gruppo misto è un serbatoio niente male. Avete presente gli svincolati? Ecco, a stare alle indiscrezioni sembra che sia lì, oltre che in qualche offerta a qualche finiano, che Berlusconi voglia riprendere in mano la maggioranza che gli serve per campare.
 
Le indiscrezioni arrivano anche a noi, da importanti fonti parlamentari. Sembra che addirittura si arrivi a una quarantina di deputati e una dozzina di senatori (si parla ad ora di una trentina di deputati) firmatari del documento, preparato stamani nell’ufficio di uno dei più invisi al Premier, Italo Bocchino, che prevedrebbe la costituzione del gruppo autonomo esterno al Pdl. Numeri da prendere senz’altro con le pinze, ma che darebbero il quadro di quello che potrebbe succedere in caso di espulsione. I nomi sicuri alla Camera, sarebbero, quindi, 30: Bocchino, Briguglio, Granata, Raisi, Barbareschi, Proietti, Divella, Buonfiglio, Barbaro, Siliquini, Perina, Angela Napoli, Bellotti, Di Biagio, Lo Presti, Scalia, Conte, Della Vedova, Urso, Tremaglia, Bongiorno, Paglia, Lamorte, Rubens, Menia, Angeli, Ronchi, Moffa, Cosenza, Patarino.
 
Se la maggioranza alla Camera è di 316, i conti, dando per rotondi i numeri che abbiamo avuto (40 + 12) darebbero circa 302 deputati alla maggioranza, 328 alle opposizioni compreso Fini. Di volta in volta, quindi, ci sarebbe bisogno di un appoggio esterno per ottenere la maggioranza a Montecitorio. Al Senato, dando per buona la dozzina dei finiani, avremmo la maggioranza a 162, l’opposizione (compresi i finiani) a 153 più i 7 senatori a vita.
 
Lo ripetiamo, le indiscrezioni, seppur provenienti da fonti autorevoli, sono sempre da prendere con le pinze, ma questi numeri, queste voci, danno l’immagine di quello che ’partito dell’amore’ lo è stato solo per pochissimo tempo. Accuse di corruzione, dimissioni di Ministri e Sottosegretari, parole forti che si alternano ogni giorno, in un quadro in cui l’opposizione sembra ormai inquadrata nel solo Fini - come i ripetuti attacchi della stampa vicina al Governo sembrano confermare - fanno della maggioranza un campo di battaglia che, prima di tutto, non fa bene al paese.
 
Quello che sarà, extraindiscrezioni, lo sapremo solo dopo le 19, quando un rapporto di causa (decisione di Berlusconi) – effetto (conseguente decisione dei fedelissimi del Presidente della Camera) ci disegnerà l’estate politica italiana.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.160) 29 luglio 2010 18:00

    Fini chiese a Berlusconi "perchè, mi cacci?". Non ebbe risposta. Ora ha chiesto di evitare "inutili mattanze". Passata la manovra al Cavaliere è passata la paura. Il Cavaliere vanta il record mondiale (dice lui) di rinvii a giudizio e non può certo dare lezioni in tema di "legalità". Intanto Bossi è in ambasce per la tenuta del governo. Sa bene che se cade Berlusconi è la fine per il suo federalismo fiscale. Forse sta scricchiolando il Consenso SURROGATO di chi ha fede e ottimismo visto che la crisi (ex-ripresa) da mesi grava sul paese come Se fosse STAGNAZIONE ...

  • Di Strangelove (---.---.---.185) 29 luglio 2010 19:04
    Strangelove

    Sicuramente io spero che finalmente si faccia chiarezza sulla buffonata portata avanti da Fini. Tuttavia non sono del tutto sicuro che siano tutti contenti. Credo che un bel po’ di gente a sinistra avrebbe voluto che Fini continuasse la sua guerriglia per un altro po’.

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.228) 29 luglio 2010 19:34
    Paolo Praolini

    Alla fine la separazione che sta tenendo tutti con il fiato sospeso ci sarà. Ma sono certo che il raggruppamento del PDL con la Lega manterranno quel vantaggio minimo indispensabile per governare lo manterrà.
    La conta dei finiani non è così scontata 28 o 30 o 33, la pressione del Premier condizionerà anche sulla composizione della coalizione finiana.
    La partita è tutta da giocarsi, ma domani sarà un giorno come gli altri, questa maggioranza avrà la presunzione di condurre avanti comunque questa coalizione sgangherata.

  • Di Ivo Cappelli (---.---.---.217) 29 luglio 2010 20:06
    Ivo Cappelli

    Fini è un politico di razza, ma non è compreso da quei nostalgici del suo partito d’origine, perchè troppo plagiati da Berlusconi. AQ giorni ne vedremo delle belle!

  • Di poetto (---.---.---.229) 31 luglio 2010 23:44

     

    La situazione politica di questi giorni non è chiara come potrebbe, a prima vista, apparire.

    Non si riesce a capire cosa realmente si muove attorno ai vari “capoccia”, questo anche a causa del fatto che, complice un mai risolto mega conflitto di interessi, l’informazione è notevolmente controllata da uno di questi “capoccia”, ma anche per il fatto che i vari protagonisti affilano le armi e preparano nuovi piani di battaglia politica.

    Pensate ad un allenatore che vuole evitare di far conoscere la propria formazione per la prossima partita, ebbene ora sta succedendo una cosa del genere.

    Il fatto che Casini, ammesso che poi non cambi idea, rifiuti un’alleanza con il partito del premier potrebbe far pensare che il berlusconismo è al capolinea, ma potrebbero anche esserci altre spiegazioni.

    Non credo che Berlusconi molli così facilmente la presa, ha certamente qualcosa in pentola.

    Ora, con il fumo del crollo del Pdl, non è ancora realmente chiaro cosa attendersi nel prossimo futuro.

    Riguardo a Fini ritengo che fosse inevitabile, vista la differenza tra i due, uno scontro di questo tipo, quello che mi sorprende, ma mica poi tanto, visto che la politica è fatta anche di compromessi difficili da digerire e da far digerire agli altri, è che abbia aspettato tutto questo tempo.

    Berlusconi, fin dall’inizio della sua discesa in campo, ha condotto la sua formazione politica come se si trattasse di un’azienda, come se stesse dirigendo la Fininvest e, di conseguenza, riteneva, e ritiene, che anche i membri della formazione dovessero rispondere a quella logica.

    Fini ha, per comodità politiche, finto di non vedere questo fatto, inoltre ha dovuto digerire tante e tante cose finché è arrivata la famosa goccia che fa traboccare.

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