Lucio Carbonelli
Lucio Carbonelli ha ormai raggiunto una discreta età, ma fondamentalmente egli si sente fermo ancora a vent’anni. Se come è uso fare oggi qualcuno gli chiede cosa faccia nella vita, senza nemmeno troppa convinzione egli risponde: «In questo momento della mia vita sono traduttore “letterario” dall’inglese (
ha tradotto svariati libri, malpagato!), fotoamatore appassionato (
mai stato pagato!) e giornalista (
soprattutto critico musicale/cinematografico) sempre meno praticante, domani chissà!».
In effetti egli ancora deve decidere cosa fare nella vita, anche se a quanto pare grande lo è già abbastanza. La realtà dei fatti è che nessuno gli dà un lavoro semplicemente perché egli non è bravo a proporsi, e inoltre viene colto da un leggero attacco di panico ogni qual volta tenti di cercarne uno. Così egli perde il suo tempo davanti al computer, più o meno (più meno) curando i suoi blog, e collaborando (a onore e gloria, naturalmente) con un paio di siti web (sempre meno); per il resto egli va in giro e legge, scrive, guarda, sente.
Romantico come nessuno mai lo è stato, egli ha tuttavia rinunciato a innamorarsi sempre della ragazza sbagliata e ha smesso di cercare impavidamente e imperterritamente l’anima gemella che mai lo vorrà, l’illuso. Ormai la cosa più importante per lui non è più l’
amour (ma il lavoro!), anche perché egli ha definitivamente alzato bandiera bianca verso sentimenti come questo e l’amicizia: per lui gli umani sono esseri davvero troppo complicati, incomprensibili.
Gli piace sempre sognare, comunque: non per niente è un acquario.
Ma, com’è scritto nell’Ecclesiaste:
Dai molti sogni provengono molte delusioni, e molte parole!
E questo è.