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 Home page > Tribuna Libera > Lettera aperta a Beppe Grillo sulla disoccupazione over 35

Lettera aperta a Beppe Grillo sulla disoccupazione over 35

Gentile Beppe Grillo,

Le scrivo per richiamare la Sua attenzione sui disoccupati adulti: donne e uomini, sessantenni, cinquantenni, quarantenni, trentacinquenni - ormai è una deriva inarrestabile! - che discriminati per motivi anagrafici sono messi al margine o esclusi dal mondo del lavoro.

Sono quei cittadini che nei Centri per l’impiego non trovano offerte per le quali candidarsi, a causa di “sopraggiunti limiti d’età”. Sono quei cittadini che gli operatori delle agenzie per il lavoro faticano a presentare alle imprese, e ai quali dicono che hanno veramente poche speranze di ricollocarsi professionalmente, data l’età. Sono quei cittadini costretti ad arrestarsi, con il loro bel curriculum in mano, davanti all’entrata degli esercizi commerciali, sulle cui vetrine sono affissi cartelli che recitano: “Cercasi personale, età massima 30-35 anni”. Sono quei cittadini ai quali, essendo reputati vecchi, non è indirizzata la maggior parte degli annunci di lavoro pubblicati sui giornali e nei siti web.

Disoccupati adulti - cittadini dimenticati, abbandonati dalle Istituzioni, invisibili socialmente e privi di rappresentanza politica - che esprimono il loro disagio e malessere sociale anche attraverso l’astensionismo elettorale, non riconoscendosi in un sistema politico degenerato in partitocrazia che fa scempio del Paese e delle loro vite!

Disoccupazione over 35 - misconosciuta dalla politica, trascurata dai sindacati e a lungo sottaciuta dai mass media - che nel nostro Paese ha assunto rilievo di drammatico e dilagante fenomeno sociale: nel 2010, tra i 2 102 000 disoccupati censiti dall’Istat i disoccupati over 35 (tra i 35 e i 64 anni) erano 939 000, il 44.67% del totale dei disoccupati; nel 2011, tra i 2 108 000 disoccupati censiti dall’Istat, quelli over 35 (tra i 35 e i 64 anni) erano 976 000, il 46.30% del totale dei disoccupati (elaborazione “Mai Più Disoccupati” su dati Istat). Per il 2012, i dati forniti dall’Istat sono sconvolgenti: nel II trimestre dell’anno in corso “Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+38.9%, pari a 758 000 unità), portandosi a 2 705 000 unità. Circa la metà dell’aumento della disoccupazione è alimentato dalle persone con almeno 35 anni”.

Disoccupati adulti, over 35, ai quali si sommano gli inattivi scoraggiati over 35 che hanno rinunciato a cercare un’occupazione nella convinzione di non riuscire più a trovarla: erano 1 087 517 al I trimestre del 2011 (elaborazione Datagiovani su dati Istat-Rcfl).

Disoccupazione adulta che per l’inadeguatezza delle politiche economiche e sociali e per le dinamiche di un mercato del lavoro riservato in larga parte alle persone con meno di 35 anni, troppe volte degenera in disoccupazione di lunga durata non supportata da alcun ammortizzatore sociale e, se non alleviata da una rete di protezione parentale e amicale o da adeguati beni propri, è causa di progressivo impoverimento, anticamera di emarginazione ed esclusione sociali dalle quali può non esserci ritorno!

L’Italia infatti si colloca agli ultimi posti tra i Paesi dell'Unione europea per le risorse destinate alle misure di contrasto della povertà e al sostegno del reddito; Italia, Grecia e Ungheria, in particolare, sono i soli Stati membri dell’Unione europea a non avere ancora istituito il reddito minimo garantito, nonostante lo stesso Parlamento europeo abbia chiesto agli Stati membri dell’Unione che ne sono privi di prevederne l’introduzione!

Disoccupazione adulta dagli effetti dirompenti tanto sulle persone direttamente coinvolte, che vedono dissolvere i propri progetti esistenziali, quanto sulle loro famiglie che spesso, non in grado di far fronte alle scadenze più impellenti (rate del mutuo, canoni di locazione, spese per il pagamento delle bollette, per la salute, per l’istruzione, le stesse spese alimentari) precipitano in una precarietà assoluta, totalizzante. Una precarietà che giorno dopo giorno annichilisce, avvelena l’esistenza, e nega presente e futuro a intere generazioni: genitori e figli.

Cosa pensa di questo drammatico e dilagante fenomeno sociale e, a Suo avviso, come è possibile contrastarlo?

 

di Luchino Galli, blogger e mediattivista. 

Scrivo di disoccupazione adulta per denunciarne l’esistenza non per contrapporla a quella giovanile: disoccupazione adulta e disoccupazione giovanile sono le due facce della stessa medaglia che milioni di cittadini, loro malgrado, portano appuntata addosso; entrambe hanno assunto rilievo come drammatici e dilaganti fenomeni sociali, ma con dinamiche e peculiarità proprie, ragion per cui devono essere contrastate con interventi specifici: mirati e qualificati.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.166) 6 novembre 2012 17:13

    ma cos’e stà buffonata?
    della serie "grillo grillo cosa ne pensa della fame nel mondo e come pensa il m5s di fermarla?"
    "grillo grillo cosa ne pensa della prostituzione come pensa il m5s di debellarla dal mondo"
    è un comico mica un politico imbecilli se vuole essere serio caro bloger rigiri la e-mail al ministro fornero oppure al responsabile del lavoro dii ogni partito della maggioranza e non ad un movimento che ad ora non posside manco il candidato premier e deve ancora impegnarsi per ampliare il programma

    • Di (---.---.---.161) 6 novembre 2012 19:38

      Beppe Grillo, nel “comunicato POLITICO numero cinquantatré”, scrive: “io devo essere il CAPO POLITICO di un movimento”; di seguito è ulteriormente precisato: “Il MoVimento 5 Stelle (M5S) promuove la presentazione alle prossime elezioni politiche del 2013 di liste di candidati che si riconoscano nel Programma del MoVimento E NEL SUO CAPO POLITICO Beppe Grillo, sotto il simbolo .”  

      Perciò Beppe Grillo è sicuramente comico, come dice lei, ma anche capo politico, come scrive lui!

      Dato il suo ruolo di CAPO POLITICO nel quale gli stessi candidati del M5S si devono riconoscere, e perciò di lider maximo di un movimento che si propone come forza politica di governo, sarebbe interessante e opportuno conoscere PROPRIO le idee e le argomentazioni di Beppe Grillo, ANCHE in merito a fenomeni sociali di portata nazionale come la DISOCCUPAZIONE ADULTA. Temo, purtroppo, che le uniche voci che si leveranno in proposito saranno quelle di supporter e di ignoranti rabbiosi come lei …

       Luchino Galli

    • Di (---.---.---.225) 11 novembre 2012 17:51

      io credo che cominciando a cambiare la classe politica che ha rubato di ogni e affamato il popolo e ha dissuaso qualsiasi investimento sia interno che esterno al Paese possa essere una buona partenza per poter far riprendere l’occupazione e di conseguenza rispondere alla domanda del disoccupato che scrive a Grillo.

  • Di pint74 (---.---.---.4) 6 novembre 2012 20:29
    pint74

    E’una domanda davvero bella,a cui spero sarà data una risposta seria ma temo che,a mio parere,le possibilità di risolvere questo problema,oltre al problema del primo lavoro per i giovani,stiano svanendo con il passare dei mesi...
    Ormai le aziende chiudono epr fallimento o,semplicemente ,si trasferiscono in posti a manodopera a costi quasi zero.
    Il problema sarebbe risolvibile rilanciando l’industria ma per farlo,a mio parere, bisogna ritornare ad una sorta di protezionismo o le merci a basso costo estere e la facilità con cui le aziende possono delocalizzare le imprese,ci schiacceranno...
    Vi è anche il settore turistico che offre lavoro ma da solo non basta.Il terziario è ben poca cosa rispetto all’indutria e l’agricoltura...Se avessimo una classe politica,sia nazionale che a livello europeo,interessata veramente a noi le possibilità ci sarebbero...Ma ,per ora,non mi sembra che le cose vadano così...

  • Di (---.---.---.2) 8 novembre 2012 20:03

    bisogna diventare tutti politicanti ,sede che raccoglie cani e porci !!!eppure sono lì(under 40) che possiamo trovare persone di buona cultura che forse non vogliono dar spintoni o gomitate pensando ,come sostiene Brunetta,alla meritocrazia...bisogna accettare troppi compromessi che avviliscono le persone..nel meridione trovano posto tra i diseredati di Scampia o mafia malavitosa che vive di espedienti e piccole truffe..e poi si finisce nelle maglie dello spaccio di droga e che cavolo!!!!siete voi politici che eletti da noi ...non mantenendo le promesse create mostri di malavita e droga l’autodistruzione delle persone....ci volete mandare tutti al CIM droga di stato...come la chiamate IGIENE MENTALE....o LAVAGGIO DEL CERVELLO o LOBOTOMIA....no faremo tutti gli assicuratori e ruberemo le cartelle cliniche....diventeremo tutti come Toto’ e prenderemo a sassate i posti dove le istituzioni ingrassano!!!!....e io pago....!!!????.

  • Di (---.---.---.57) 11 novembre 2012 09:40

    A queste domande non vi puo’ essere una risposta da questi politici... questi problemi hanno avuto soluzione (purtroppo) solo dopo sollevazioni di piazza.e’ la storia che lo insegna.
    Oggi in italia non mancano politicanti piu’ o meno comici e parolai, manca invece una pressione popolare seria ,forte e magari anche un po ardita che spinga e solleciti la soluzione a questi problemi reali.

    Gli italiani si sono seduti e addormentati , non protestano non scioperano ,...quindi che pretendono??

    in effetti un po protestano e lottano..alla domenica ..allo stadio

  • Di (---.---.---.155) 11 novembre 2012 20:00

    Negletti >
    Con il salva-Italia è stata decisa la deindicizzazione delle pensioni per 2 anni.
    Un “sacrificio” senza alcuna prospettiva di recupero, neppure parziale, che ha pesato sul calo dei consumi interni.
    Ora quella dei pensionati rischia di essere una categoria “negletta” anche per la legge di Stabilità.

    Doverosa una proposta.
    Con la tredicesima potrebbe essere erogata una somma “una tantum” pari ad una percentuale (40-50%) di quanto negato dal blocco della rivalutazione al carovita.
    Un intervento limitabile alle pensioni sotto i 50mila euro per un costo complessivo inferiore ai 320 milioni.
    Una boccata di ossigeno in concomitanza con la rata di conguaglio dell’Imu.
    Un piccolo “argine” alla Tagliola Tributaria che corrode il portafoglio delle famiglie …

  • Di (---.---.---.154) 14 gennaio 2013 23:31

    La SFIDA: raccogliere 24 firme in 5 giorni per cambiare il sistema DA DENTRO

    Abbiamo depositato il simbolo di DISOCCUPATI PER l’ITALIA (n. 168) e adesso cerchiamo candidati da inserire in lista per Camera e Senato in tutta Italia. Ogni candidato dovrà raccogliere da sé le pochissime firme necessarie (Es. Lazio 1, 42 seggi, 24 firme per candidato). Info, istruzioni su come fare e modulistica sulla ns pagina fb (Disoccupati-PER-Litalia/586707161346314). E’ il momento giusto di cambiare il sistema DA DENTRO.

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