• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Lega Nord spaccata in due?

Lega Nord spaccata in due?

Venti di separatismo nella Lega.

Su Faceboock è apparso un articolo , purtroppo non sono riuscito a ritrovare, su alcuni dissapori esistenti all'interno della Lega tra una parte "legalitaria e moderata " che farebbe capo a Roberto Maroni, attuale Ministro degli Interni e l'ala più oltranzista e filo berlusconiana che avrebbe come riferimento Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e vice presidente del Senato .

L'articolista suggeriva l'ipotesi di una spaccatura all'interno di quel monolite che è la Lega, con un parte "maroniana" che andrebbe in direzione del centro sinistra ed una "lealista" che rimarrebbe nell'orbita di Silvio Berlusconi. Ipotesi suggestiva ma, a prima vista, francamente poco credibile. Tuttavia c'è qualcosa che bolle in pentola e anchio ho l'impressione che la posizione carismatica e di assoluta padronanza del partito da parte di Umberto Bossi cominci a mostrare qualche crepa. Una cosa certa è che la difesa a oltranza di Sivio Berlusconi da parte di Calderoli ed altri esponenti leghisti nelle note vicende legate allo scandalo Ruby, abbia creato parecchi malumori nell'elettorato leghista, al punto che radio Padania ha dovuto più volte sospendere l'abituale incontro radiofonico in diretta con i propri sostenitori a causa degli insulti che piovevano da tutte le parti. Quindi che tutto nella Lega non fili liscio è un dato di fatto e questo spiega l'affannoso e disperato tentativo di portare a casa almeno uno straccio di riforma federalista per calmare le acque .

Si è anche ventilata una certa insofferenza personale e caratteriale tra Maroni e Calderoli. Il primo, senza dubbio più riflessivo ed istituzionalmente rigoroso, non sopporterebbe più le uscite estemporanee e un po' becerotte del suo collega di partito. D'altra parte Maroni storicamente ha sempre avuto una sensibilità politica di sinistra, assieme ad altri fondatori come Gipo Farassino, Erminio Boso ed altri come Matteo Salvini, è indubbiamente colui che ha esercitato una forte attrattiva nell'area Lombardo emiliana sull'elettorato comunista (o di sinistra). L'ala destra del partito invece storicamente, oltre a Calderoli, ha visto personaggi come Irene Pivetti e Mario Borghezio e più di recente Cota, Presidente della regione Piemonte. Al centro Umberto Bossi, Marco Formentini, Raimondo Fassa rappresentevano l'anima organizzativa lombarda che si preoccupò di saldare le varie spinte tra posizioni spesso e volentieri in forte contrasto tra di loro. In effetti la Lega di oggi, pur apparendo come un partito fortemente identitario ed accentrato, è una federazione di almeno tre leghe, la veneta, la lombarda e la piemontese. Questo spiega anche il frenetico ricorso ad un simbolismo unitario e alla identificazione di un terreno comune che è stato definito Padania .

Tornando all'ipotesi suggestiva, l'articolista ventilava anche l'ipotesi di accordi più o meno segreti tra il Bersani e Maroni per dividere la Lega e quindi affossare Berlusconi. Gli accordi prevederebbero addirittura un sostegno a Maroni all'elezione come premier, con la candidatura di D'Alema a Presidente della Repubblica. Un pacchetto niente male che francamente ho qualche difficoltà a digerire, ma in questo paese borderline tutto è possibile .

Ora, diciamocelo francamente, l'ipotesi appare molto suggestiva ma molto improbabile se non addirittura "folle". Tuttavia ho la sensazione che all'interno della Lega qualcosa di decisivo stia per accadere. Non c'è più Bossi in grado di gestire il partito e credo che nel caso di nuove elezioni il risultato potrebbe essere molto deludente o comunque al di sotto delle aspettative anche nel caso si riuscisse a portare a compimento una parte della riforma sul fedaralismo. Percepisco nell'elettorato leghista un'aria nuova e anche l'uscita di Calderoli sulla celebrazione dell'anniversario dell'Unità d'Italia ha trovato un sostegno molto tiepido, poco entusiasta, con qualche smarcatura .

Non vorrei che mentre tutti ci aspettiamo il crollo del PD o del PDLL, a tirare le cuoia sia proprio la Lega, il partito più vecchio dello schieramento parlamentare italiano. Sperar non nuoce .

Commenti all'articolo

  • Di katrina (---.---.---.32) 1 marzo 2011 14:06
    katrina

    La situazione è ancora troppo magmatica e indefinita per poter valutare le sorti della lega, ma i segnali di insofferenza e agitazione ci sono eccome. Maroni vicino a Bersani?
    Potrebbe essere, anzi è così.
     Umori e affinità contano in politica, come in qualunque fatto umano.

    Un asse fra persone sensate, e con un qualche interesse al bene comune, perchè no?

    Non possiamo permetterci elezioni anticipate perchè sono costosissime e perchè, ahimè, si va a perdere. I tempi non sono ancora maturi.

    Maroni traghettatore. Una persona decente, normale.
    Dato lo sfascio attuale, bisogna salvare il salvabile. Maroni lo è.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.28) 2 marzo 2011 06:27

    L’idea di un D’Alema Presidente della Repubblica mi induce soltanto all’idea di rinunziare alla cittadinanza italiana e diventare apolide.

  • Di paolo (---.---.---.67) 2 marzo 2011 22:15

    Sono d’accordo katrina ,è ancora presto , ma un dato certo è che la spinta in avanti della Lega è finita . Da ora in poi ,federalismo o non federalismo , inizierà la parabola discendente .

    Giuseppe , se ci penso mi viene l’orticaria . 
    Vi ringrazio per i commenti .

  • Di pv21 (---.---.---.51) 6 marzo 2011 12:49

    Passatempo >

    "Con la retorica impositiva del Risorgimento – parola di Borghezio - non vorrei che statue e targhe dedicate a Garibaldi corressero pericoli". "Per la nostra gente – sempre Borghezio - l`Unità d`Italia ricorda le tasse, gli sprechi, le pensioni facili. Tutta quella porcheria".

    Detto e fatto. Pochi giorni dopo, fuori di una discoteca vicentina, un gruppo scelto di “convinti” padani bruciava un fantoccio di Garibaldi recante al collo lo slogan: “L’eroe degli immondi”.
    Così ha commentato Borghezio: “Tutto ciò ci fa capire che il 150mo dell’Unità d’Italia è soltanto una grossa pagliacciata carnevalesca. A Carnevale si bruciano anche le streghe”.

    Non è affatto facile aspettare “l’alba” della mitica riforma federalista.
    Meglio distrarsi con i collaudati Lanci in caduta libera tanto cari a chi sogna l’Eldorado padano …

  • Di pv21 (---.---.---.208) 6 marzo 2011 19:57

    Pronto cassa >

    Bossi si sente il federalismo “già in tasca” e, aggiunge, “siamo quasi al tetto”.
    Sa bene che non può più staccare la spina e tornare “a mani vuote” dal suo elettorato. Allora va avanti con un federalismo spuntato “a colpi di fiducia”.

    D’altra parte “Berlusconi è l’unico che ci ha dato i voti”, confessa Bossi.
    Vero, ma sono i voti di una “maggioranza purchessia”.
    Una maggioranza di sedicenti “responsabili”, tanto partecipi del bene collettivo da sentire il bisogno irrefrenabile di avere “un posto al Governo o altrove” (S.Romano).

    Prima o poi il conto va pagato.
    E’ la regola di una casta di Primi Super Cives attenta a privilegi ed interessi …

  • Di paolo (---.---.---.67) 7 marzo 2011 13:40

    pv21 . Hai ragione da vendere ,ma anche per la Lega è cominciato il conto alla rovescia . L’abbraccio con Silvio risulterà fatale . Sono sicuro.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares