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Le intercettazioni sono convenienti per lo Stato

Una notizia che non piacerà al ministro Alfano ed a coloro che stanno mettendo mano alla riforma della Giustizia (forse non cambierà nulla, perchè i media non informeranno i cittadini, o lo faranno poco e male): le intercettazioni sono convenienti per le casse dello Stato.

Il costo iniziale per l’erario ammonta a circa 400 milioni, come evidenziato anche dal ministero della Giustizia, una cifra comunque inferiore ai soli "servizi" di Camera e Senato.

Ebbene, grazie ad un interrogazione parlamentare del Pd firmata da Donatella Ferranti, magistrato e capogruppo in Commissione Giustizia, è emerso come il solo processo Antonveneta (il tentativo di scalata della banca padovana da parte della Bpi di Fiorani che costò il posto all’allora Governatore di Bankitalia Fazio) abbia consentito di recuperare allo Stato, tra multe e beni mobili/immobili, circa 330 milioni. Così ripartiti: 190 da confische già eseguite e 140 ancora da effettuare.

Insomma già l’80% del costo delle intercettazioni, fondamentali per scoprire le manovre occulte dei furbetti del quartierino nell’estate 2005, sono state recuperate dallo Stato.

Non solo. C’è anche il processo nato dalla riunificazione di Enelpower-Enipower, su un presunto giro di tangenti pagate ad ex dirigenti da aziende esterne per l’assegnazione di appalti.

Dalle confische sono stati recuperati 20 milioni.
Anche per lo scandalo "Oil for Food", il programma dell’Onu dove sarebbero emerse presunte tangenti a funzionari iracheni del regime di Saddam in cambio di petrolio, il Tribunale di Milano ha condannato in primo grado tre persone, tra cui un allora collaboratore del presidente della Lombardia Formigoni, con la confisca di un milione di euro a titolo di provento della corruzione.



Tutte cifre che messe insieme riescono a coprire la spesa iniziale dello Stato per le intercettazioni, che secondo il nostro premier perseguiterebbero gli italiani.
Nonostante ciò, è vero che le intercettazioni potrebbero costare meno. Ma una soluzione ci sarebbe già, senza bisogni di limitarne l’uso a danno del processo e della ricerca probatoria.

Sempre secondo la Ferranti (ma la sua posizione è ampiamente confermata da numerosi magistrati e inchieste giornalistiche) uno dei motivi principali della cattiva gestione dei costi sono il noleggio delle apparecchiature per intercettare da parte delle società di telefonia.

In pratica lo Stato, rappresentato dalle Procure, paga i privati, le aziende telefoniche, per affittare la tecnologia e il servizio, necessari a combattere la criminalità.

Nessuna convenzione speciale o sconto (si tratta pur sempre di un’attività dello Stato per il bene pubblico), anzi i prezzi sono ingenti.

Conclude infatti la Ferranti: "C’è una vecchia convenzione che affida al libero mercato la trattativa sul prezzo. Invece servono convenzioni per tariffe speciali, centralizzazione degli impianti per le Procure, gare europee per abbattere i prezzi".

Insomma le proposte concrete ci sono, il governo Berlusconi saprà ascoltarle?

Commenti all'articolo

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 11:28

    Si sa perchè fanno ste cose... non gliene frega niente dello stato o dei cittadini (lo ha ammesso anche silvio) se no non sarebbero nemmeno lì.

    Una volta gli imprenditori e i mafiosi-camorristi-cosanostrani-ecc.... corrompevano i politici per ottenere qualcosa, adesso hanno capito che è più facile diventare politici loro stessi.

    Tutta qui la questione. Se poi la gente trova conveniente votarli affari loro... però poi se li tengono (voglio le centrali nucleari in Sardegna e farò di tutto perchè questo accada e spero che facciano anche un mega deposito scorie sotto il Monte Ferru).

    • Di Giorgio Floris (---.---.---.201) 23 marzo 2009 13:58

      "...voglio le centrali nucleari in Sardegna e farò di tutto perchè questo accada e spero che facciano anche un mega deposito scorie sotto il Monte Ferru..."

      Va bè,si fa per dire...spero...

  • Di 9kili (---.---.---.185) 23 marzo 2009 22:47

    Non si deve entrare nel gioco delle convenienze. 
    Ci sono cose che non hanno prezzo , e la "Giustizia" e una di queste.

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 23:23

    Ovvio, le mie sono provocazioni e per tali vanno prese. Semplicemente descrivo quello che accadrà...

    Se piace bene, se non piace comunque i sardi hanno scelto. Cosa si aspettavano?

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