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Le chiavi del Laboratorio Sant’Anselmo al poeta e scrittore Hafez Haidar

Per la sua attività culturale, mirata a favorire in campo internazionale il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica tra popoli di culture diverse, il cavaliere e professore Hafez Haidar è stato insignito delle prestigiose Chiavi del Laboratorio Sant’Anselmo dal portavoce Angelo Zanini.

"Le chiavi sono un riconoscimento simbolico per un ospite illustre. Sono un simbolo risalente al Medioevo, periodo in cui le città erano fortificate e protette da mura con portoni le cui serrature venivano chiuse nottetempo. Offrire le chiavi significa attribuire potere simbolico ad una personalità stimata e di fiducia. Le Chiavi del Laboratorio Sant’Anselmo sono conferite per meriti speciali a persone illustri che si sono distinte nei campi della interculturalità e dell’interreligiosità", ha dichiarato la dott.ssa Irene Ambrosini, Curatrice della Biblioteca del Laboratorio.

L’insigne poeta e scrittore libanese Hafez Haidar è cittadino italiano ormai da molti anni. Ha studiato Filosofia greca ed araba all’Università di Beirut, poi si è trasferito in Italia, dove si è laureato all’Università Statale di Milano in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica con il massimo dei voti. Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicarsi all’insegnamento e alla scrittura, impegnandosi in un’intensa attività tesa a costruire collaborazioni tra popoli e culture differrenti.

E’ stato più volte presidente di prestigiosi premi, tra cui “Globalizzare la Solidarietà – Keep Racism Out”, organizzato da WikiRazzismo, il cui progetto ha ricevuto il patrocinio di UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità. L’evento aveva avuto come moderatore il vice presidente Vincenzo De Lucia, mentre Hafez Haidar aveva tenuto una Lectio Magistralis sul tema del Razzismo, consegnando poi tre premi alla memoria a tre diversi esponenti di spicco nella lotta alle discriminazioni razziali: Léopold Sédar Senghor, politico, poeta e primo presidente del Senegal, L. Ron Hubbard, scrittore, filosofo e umanitario, Carlo Urbani, medico italiano che per primo riuscì a identificare e classificare la SARS.

“Solo con il dialogo tra religioni e la conoscenza possiamo costruire un mondo migliore.” Queste le parole e il messaggio che Hafez Haidar, quattro volte candidato al Nobel per la Pace e per la Letteratura, ha pronunciato ritirando il prestigioso conferimento.

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