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La scuola muore e l’Italia resta a guardare!

Stiamo costruendo l’Italia del futuro senza le fondamenta; come possiamo rimanere indifferenti?

La scuola elementare italiana e il tempo pieno (inteso come progetto educativo e non in termini orari) sono stati oggetto di vanto per la nostra nazione, poi l’hanno trasformata in scuola primaria, hanno iniziato a calare le ore d’insegnamento... ora siamo al collasso!

Il ministro della pubblica distruzione, la Sig.ra Gelmini Maria Stella, ha introdotto (o reitrodotto) il maestro prevalente perché i bambini avevano troppe figure e ne rimanevano disorientati, questa è stata la sua motivazione: i bambini sono passati quindi da 3 insegnanti (non conto religione perché la religione è l’unica cosa che non hanno tagliato) a 7 insegnanti la maggioranza dei quali sono presenti in classe un’ora la settimana e arrivano a fine anno scolastico che non conoscono nemmeno i nomi degli alunni.

Il tempo mensa viene coperto ogni giorno da una diversa figura, come se l’alimentazione non fosse importante in una fase di crescita, ci si stupisce poi che i bambini siano sempre più obesi, ma questo è niente in confronto a tutto il resto!

Il ministro vorrebbe che si ritornasse alle ore di lezione che si facevano nel dopoguerra, senza considerare che all’epoca non si studiavano molte delle materie che ora sono importanti come l’inglese e l’informatica, quindi propone prima di togliere la storia, perché non serve (dice!), in effetti non serve per creare ignoranti attenti solo a chi vince il grande fratello, inizia un po’ di polemica e cambia... "potermo togliere la geografia, quella s’impara mglio viaggiando "(dice!) , certo per chi ha i soldi e può permettersi di farlo, perché con i suoi bei tagli i nostri figli non possono più nemmeno fare le gite scolastiche in quanto le insegnati non hanno abbastanza ore!

In più molte scuole non hanno più l’organico per garantire il tempo pieno costringendo le famiglie a pagare cooperative per "badare" i bambini almeno fino alle 16.30 quindi ci si stupisce ancora perchà è in Italia nascano pochi bambini a quale prezzo le donne devono andare a lavorare?

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