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La sacra lotta al male... Giorgio Bocca assoldato tra i nemici

Continua la saga governativa: la lotta contro il male in tutte le sue forme, anche quelle della criminalità organizzata... Anche ?!!??

The show must go on.

Solo circa un anno fa la questione sicurezza era sbandierata come il peggiore dei problemi del paese. La colpa di questo fardello è stata fatta ricadere sull’immigrazione. Oggi ci vengono contemporaneamente annunciati risultati mirabolaneti e una offensiva contro il Male; ovviamente ai nostri non importa che questo genere di iniziative alla Bush hanno creato danni immensi planetari e scarsi risultati; anzi, hanno rafforzato il nemico che volevano combattere. Si potrebbe pensare che i nostri politici non imparano mai; ma non è così: è che a questa classe "dirigente" non importa nulla dei reali problemi del paese; per meglio dire importa loro nella misura in cui possono nuocere alle posizioni di potere acquisite.

Quindi, per un Giorgio Bocca, uno dei nostri migliori giornalisti, che ha il coraggio di dire ciò che molti sanno, ma non certo tutti - grazie ai nostri apparati informativi-, e che emerge dalle indagini, dalle intercettazioni, dalle sentenze dei tribunali, tocca il ruolo di "infame". Definizione offerta da Casini, quello a capo del partito di Cuffaro e che detiene il record degli imputati per mafia.

Una verità quasi banale, intuibile con un minimo di buon senso, ma che non va detta a voce alta; ovvero: non è possibile che le organizzazioni criminali non "convivano", in alcuni momenti ed in alcune zone, con parti degli apparati di sicurezza dello Stato.

Una intuizione che è verità nei fatti e che purtroppo convolge anche esponenti dell’Arma dei Carabinieri.

E qui si attiva il rito della caccia alle streghe: se tu dici, perchè ci sono i fatti processuali che lo attestano, di alcune connivenze tra esponenti dei Carabinieri e le organizzazioni criminali, ti vogliono mettere in bocca ciò che non hai mai detto: cioè che tutta l’Arma è coinvolta.

Funziona così: stravolgere ciò che tu dici per spostare l’attenzione dal cuore del problema che tu metti in evidenza su una questione che non esiste e che non è il tema trattato.

Uno dietro l’altro, destra, sinistra, centro, con l’eccezzione di Idv, subito hanno reagito in questo modo.


Efficace e chiarificatrice l’ultima frase di Travaglio nel suo pezzo, a riguardo, sul l’antefatto-blog, che vi consiglio di leggere: "E per dimostrare ancora una volta, semmai ve ne fosse bisogno, che non è più questione di destra o di sinistra. Oggi la scelta è fra il partito della menzogna, dell’impunità e dell’oblio, e quello della verità, della giustizia e della memoria."

Ora un Presidente del Consiglio che ha protetto nella propria villa un noto mafioso, assassino, si "impegna" nella lotta contro il male.

Curiosa gestione della sicurezza, quella praticata nel nostro paese: si sottraggono finanziamenti alle forze dell’ordine ma si preparano le ronde. Si eliminano le intercettazioni per legge, si depotenzia la magistratura ma si inviano miliardi in Sicilia a pioggia.
 Le opere pubbliche costano il triplo e più che altrove ma si preferisce bastonare gli studenti e si mandano i poliziotti in tenuta antisommossa davanti alle fabbriche dove gli operai perdono il lavoro. 
Un paese nel quale si fanno portare via i dissidenti che fanno domande in piazza e disturbano i politici che tengono comizi semi deserti, oppure gli si manda i Carabinieri in casa per fare perquisizioni.


Dove può andare un paese siffatto nel quale troppi dormono il sonno dell’ignoranza?







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