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Energia e progettazione degli edifici: i nuovi orizzonti del risparmio

Ho partecipato, con vero piacere, ad un incontro organizzato dal Movimento 5 stelle di Torino nel quale è stato presentato lo stato dell'arte per quanto riguarda la progettazione e la ristrutturazione degli edifici per conseguire risparmio energetico.

Ospite della serata l'Arch. Alberto Sasso, esperto di progettazione e di consulenza in questo ambito.

La questione del risparmio energetico è fondamentale per un approccio razionale al complesso problema del consumo energetico. Se sono molto valide le prospettive e le realizzazioni in ambito delle energie rinnovabili, il risparmio è, comunque, il primo passo da compiere per evitare inutili sprechi. Una abitazione costruita, o ristrutturata, avendo come obiettivo il risparmio energetico, comporta tutta una serie di benefici, per esempio: risparmio di emissioni (di CO2), minore spesa per il consumo del carburante, migliore vivibilità e salubrità dell'ambiente, valorizzazione dell'immobile.

Il calcolo del consumo energetico viene fatto in Kw consumati per metro quadrato all'anno. Interessante, a riguardo, l'analisi dei numeri di questi consumi visti sui differenti tipi di immobile. Quelli a consumo più elevato sono quelli storici (200 KW); nel corso del tempo la situazione è migliorata, anche grazie ad iniziative legislative, ed abbiamo una gamma che va da 80 sino a scendere intorno ai 50 KW.

Ma, la vera efficienza energetica, la misura nell'ordine dei 30/20/15 Kw. Se considerate che 10 KW per mq per anno = 1 Litro di gasolio (per mq per anno), fate due conti e vedete un po'...

Affascinanti sono le nuove tecniche di costruzione e ristrutturazione che offrono questa possibilità di avere bassi consumi energetici.

Il principio risiede, soprattutto nel caso delle ristrutturazioni, nell'individuare i punti di dispersione dell'energia, attraverso tecniche di rilevamento termografico. Le ristrutturazioni comportano anche importanti interventi sugli impianti, ricche fonti di dispersione.

Le tecniche prevedono l'uso di materiali diversi, molto plasmabili, che addirittura possono ricoprire una intera struttura d'epoca, sovrapponendosi alla facciata e mantenendo intatta la sua versione originale. Oppure, al limite, è possibile progettare una nuova facciata per un edificio e lasciare dietro il "vecchio".

Ovviamente, nel nord Europa, specialmente in Germania, queste applicazioni hanno larghissima diffusione. Da noi, parecchia verso l'Alto Adige dove ci sono ottime esperienze realizzate.

Molto interessante l'aspetto economico, nel caso delle ristrutturazioni: esiste la possibilità di realizzarle a costo zero per i proprietari, grazie ad accordi con agenzie specializzate che recuperano i costi (e marginano guadagno) sulla quota di risparmio del costo dell'energia normalmente consumata; questo per un certo periodo di anni concordato. Quindi, gli inquilini - proprietari, pagano la stessa cifra e si ritrovano un nuovo ambiente a risparmio energetico senza spese ulteriori. La ristrutturazione viene fatta con gli inquilini in casa.

La conclusione è evidente: invece di pensare a cementificare ogni angolo del paese, c'è un lavoro immane da fare, e tanti posti di lavoro da creare con tante specializzazioni, andando a realizzare ristrutturazioni a partire dagli edifici pubblici (pensiamo alle scuole).

Lavoro, impresa, risparmio, beneficio ambientale. Sembra facile ma questo va contro gli interessi di chi, in questi decenni ha costruito immobili privi di questi criteri di risparmio e non desidera che la gente sappia come stanno le cose... i suoi immobili verrebbero deprezzati sul mercato.

Al solito, micro interessi di bottega prevalgono sull'interesse generale a scapito delle tasche dei cittadini.

Un capitolo a parte meriterebbe poi il discorso dei parametri e delle competenze che ci sono realmente oggi, in Piemonte, per la certificazione del risparmio energetico: troppe certificazioni date con leggerezza attraverso la sola verifica dei documenti senza fare test sull'immobile.

Questo incontro è l'ennesima dimostrazione che nell'ambito del movimento 5 Stelle ci sono idee e volontà di agire per l'interesse generale.

Per approfondimenti : www.paea.it

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