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La mappatura del cervello

La struttura del cervello che ci permette il pensiero astratto e da cui dipende il controllo del nostro comportamento è situata nei lobi frontali, posizionati subito sopra gli occhi. La parte anteriore di questa struttura, la corteccia prefrontale, è da molti considerata il punto massimo dell’evoluzione del cervello umano ed è stata a lungo oggetto di studio.

Per capirne meglio il funzionamento, neuroscienziati del California Institute of Technology hanno analizzato i dati di pazienti con lesioni al cervello, raccolti in oltre 30 anni dal dipartimento di neurologia dell’Università dell’Iowa: si tratta del più grande registro al mondo per questo tipo di informazioni. La mappatura di queste lesioni ha permesso di identificare, in modo accurato, quali regioni della corteccia intervengono in diverse situazioni. In realtà, molti aspetti ritrovati dal gruppo di ricerca erano già stati osservati usando tecniche come la risonanza magnetica funzionale.

Questi studi si basavano, però, sulle risposte cerebrali di persone in salute e, pur mostrando quali aree del cervello si attivano quando si pensa o si sceglie, non davano informazioni su quali parti siano assolutamente necessarie e quali meno. I ricercatori hanno quindi mappato l’attività cerebrale di circa 350 persone con danni o lesioni ai lobi frontali, includendo anche i dati registrati, mentre i pazienti erano impegnati in compiti cognitivi.

“Le lesioni che impediscono certi compiti specifici mostrano una chiara separazione tra quelle regioni della corteccia prefrontale che regolano i processi di controllo del sistema cognitivo e quelle che regolano la capacità di fare scelte”, dice Daniel Tranel, professore di neurologia e psicologia dell’Università dell’Iowa e uno degli autori dello studio pubblicato su Proceedings of the Natural Academy of Sciences.

Per capirsi, il controllo cognitivo è quello che ci fa andare a correre invece di mangiare un gelato con l’idea che questa decisione sia a lungo termine più vantaggiosa per noi; la capacità di prendere decisioni invece si basa sulla ricompensa ed è il motivo per cui alla fine scegliamo (scelgo) il gelato. La mappatura delle lesioni può, dunque, mostrare quali parti del cervello sono effettivamente necessarie per un determinato compito e questa è un’informazione cruciale anche per l’analisi dei casi clinici. Per esempio, il cervello potrebbe essere in grado di compensare lesioni in certe aree, limitando i problemi, ma la compromissione di altre zone potrebbe causare disabilità permanenti.

Associare una certa lesione a un certo tipo, di conseguenza, è un’informazione che solo un’analisi dettagliata come questa può dare. Considerando quante persone subiscono danni ai lobi frontali, per esempio nel caso di incidenti stradali, questa conoscenza potrebbe essere incredibilmente importante per fare diagnosi accurate.

Serena Gradari

Questo articolo è stato pubblicato qui

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