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OWS: la finanza USA contestata dagli indignados americani

La madre della finanza internazionale contestata dagli indignati americani.

Migliaia di persone si sono dirette verso Wall Street per contestare lo strapotere finanziario.

Al grido di "chiudiamo Wall Street" e con tanto di striscioni, contestatori indignati sono arrivati fino alla nota strada, sede delle transazioni finanziarie che influiscono sulle economie dei paesi di tutto il Mondo.

Così i manifestanti hanno voluto festeggiare i due mesi dalla nascita del movimento, con una "Giornata di Azione" tentando di ritardare l'apertura di Wall Street; il movimento non ha leader politici né slogan urlati al megafono, ma nell'era di internet si alimenta col "peer to peer" aiutato in questo dalla piattaforma Twitter. Sul sito del New York Times le immagini della manifestazione sono state trasmesse in diretta, in streaming video e a lato nella chat relativa, si potevano leggere gli incitamenti o i commenti degli stessi manifestanti o di chi sta a casa e il canale era seguito da circa 20 mila persone.

Immagini televisive hanno mostrato un ragazzo di 20 anni, Brandon Watts, con la testa insanguinata e piangente; il ragazzo, che era a Zuccotti Park e aveva lanciato una piccola batteria verso la polizia ed aveva tolto il cappello ad un agente, è stato incriminato per furto e aggressione.

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Migliaia di manifestanti, poi, hanno occupato il ponte di Brooklyn, erano vestiti di bianco e sulla maglietta c'era la scritta "99%". Sono state arrestate più di 200 persone tra cui un consigliere comunale e un Capitano della polizia di Philadelphia in pensione, Ray Lewis, che manifestava in uniforme.


Questa è una delle dimostrazioni che la la crisi è mondiale e gran parte della responsabilità sono attribuite agli istituti finanziari, a causa delle loro speculazioni, i quali effetti deleteri si riflettono nella vita di tutti i giorni delle classi meno abbienti, che costituiscono gran parte della popolazione americana.

Centinaia di agenti erano sul posto, pronti ad intervenire, la polizia è nel mirino degli indignati, perché è ritenuta colei che tutela gli interessi dello stesso mondo politico e finanziario responsabile dello "status quo".

Scontento anche verso Obama - il quale è stato anche invitato ad unirsi ai manifestanti - che è venuto meno alle promesse di difesa delle classi deboli e invece ha perpetuato la stessa linea dei predecessori.

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