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Trump, Overton, Dunning-Kruger e compari, una allegra compagnia

Dissonanza Cognitiva, Effetto Dunning-Kruger e Finestra di Overton: Gli Ingredienti Perfetti della Propaganda, da Lenin a Trump (e al M5S)

Se c'è un filo conduttore che lega i più grandi manipolatori dell'opinione pubblica nella storia, questo è il sapiente utilizzo di tre meccanismi psicologici: la dissonanza cognitiva, l'effetto Dunning-Kruger e la finestra di Overton. Questi strumenti, quando combinati, diventano unamiscela eplosiva e possono trasformare la percezione della realtà in una narrazione completamente distorta, utile per consolidare il potere e giustificare azioni politiche estreme. Da Lenin a Hitler, passando per Mao, Putin e, da buon ultimo, Donald Trump, l'arte della propaganda si è evoluta fino a raggiungere livelli di parossismo, dove l'assurdo diventa plausibile e il plausibile viene liquidato come fake news.

Dissonanza Cognitiva e Manipolazione del Pensiero

Il concetto di dissonanza cognitiva, elaborato dallo psicologo Leon Festinger, descrive il disagio mentale che le persone provano quando si trovano di fronte a informazioni che contraddicono le loro convinzioni. Per ridurre questo disagio, tendono a rifiutare le nuove informazioni o a reinterpretarle in modo da renderle compatibili con il loro sistema di credenze. I regimi totalitari e i leader populisti sfruttano questo meccanismo creando narrazioni che fanno appello all'emotività piuttosto che alla razionalità.

Ad esempio, la propaganda sovietica ha dipinto il capitalismo come un sistema intrinsecamente malvagio, al punto che anche quando la povertà e la repressione divennero evidenti, molti cittadini trovavano più facile credere che fossero colpa di "nemici interni" piuttosto che ammettere il fallimento del sistema. Allo stesso modo, il nazismo sfruttò l'idea del "tradimento interno" per giustificare le sue azioni, evitando che la popolazione mettesse in discussione la legittimità del regime.

In Italia, il Movimento 5 Stelle ha saputo sfruttare la dissonanza cognitiva a proprio vantaggio, cavalcando teorie del complotto e narrazioni anti-establishment per costruire il proprio consenso. Gli elettori del M5S, anche di fronte all'evidenza delle contraddizioni del movimento, hanno spesso preferito ignorare o giustificare le incoerenze piuttosto che mettere in discussione il proprio voto.

L'Effetto Dunning-Kruger: L'Arte della Superficialità Competente

L'effetto Dunning-Kruger descrive come gli individui con basse competenze in un dato settore tendano a sopravvalutare la propria conoscenza. Questo effetto è stato sfruttato con maestria da leader che hanno fatto della semplificazione estrema un'arma politica. Hitler e Mussolini si presentavano come uomini del popolo, ostentando un linguaggio semplice e riducendo questioni complesse a slogan facilmente memorizzabili.

Oggi, Donald Trump ha elevato questa strategia a nuovi livelli, sostenendo tesi assurde con una sicurezza tale da convincere milioni di persone. La sua dichiarazione più recente, secondo cui "l'Europa è la più grande truffa ai danni dell'America", rappresenta un perfetto esempio di come la propaganda moderna sfrutti l'ignoranza diffusa per consolidare il consenso. Un'affermazione del genere ignora volutamente il fatto che l'Europa sia il principale partner commerciale degli Stati Uniti e un alleato strategico in numerosi settori. Tuttavia, a un pubblico già predisposto a vedere l'UE come un parassita, questa dichiarazione appare perfettamente logica.

Anche in Italia l’effetto Dunning-Kruger è stato usato per promuovere l’incompetenza come virtù politica. Il M5S ha costruito la propria identità sulla lotta contro la cosiddetta “casta”, promuovendo l’idea che chiunque potesse governare meglio dei politici tradizionali, indipendentemente dalle competenze. Questo ha portato a situazioni paradossali, in cui personaggi senza esperienza sono stati messi a gestire ministeri chiave, con risultati spesso disastrosi.

La Finestra di Overton: Normalizzare l'Impensabile

La finestra di Overton descrive il processo attraverso il quale idee inizialmente considerate impensabili vengono gradualmente accettate fino a diventare la norma. Questo meccanismo è stato sfruttato in maniera magistrale dai regimi autoritari per spostare progressivamente i limiti del dibattito pubblico.

Negli anni '30, Hitler rese accettabile l'idea che gli ebrei fossero una minaccia per la Germania, iniziando con leggi discriminatorie per poi giungere alla "soluzione finale". Nella Russia di Putin, l'idea che la NATO sia una minaccia esistenziale è stata ripetuta fino a diventare dogma, giustificando così l'invasione dell'Ucraina.

La propaganda russa ha trovato terreno fertile in Italia, grazie a personaggi come Alessandro Orsini e Alberto Bianchi, che sui social e nei media mainstream diffondono tesi filo-putiniane, spesso ribaltando completamente la realtà dei fatti. Il dibattito pubblico è stato spostato al punto che oggi in Italia è accettabile parlare della Russia come di una vittima della NATO, nonostante le evidenze contrarie.

Trump, da parte sua, ha normalizzato concetti che fino a pochi anni fa sarebbero stati impensabili negli Stati Uniti, come la delegittimazione del processo elettorale o l'idea che i media siano "il nemico del popolo". Con affermazioni come "l'Europa è una truffa", contribuisce a spostare il dibattito su un terreno pericoloso, in cui l'isolazionismo e il protezionismo diventano opzioni politicamente accettabili.

Conclusione: La Propaganda Non Muore Mai

La combinazione di dissonanza cognitiva, effetto Dunning-Kruger e finestra di Overton rende la propaganda un'arma incredibilmente potente, capace di modellare la realtà a piacimento di chi la usa. Da Lenin a Hitler, da Mao a Putin, fino a Trump e al Movimento 5 Stelle, questi strumenti sono stati utilizzati per giustificare guerre, repressioni e derive autoritarie. Oggi, in un mondo sempre più polarizzato, è fondamentale riconoscere questi meccanismi per non cadere vittima delle loro insidie.

L'ultima dichiarazione di Trump sull'Europa come "truffa" è solo l'ennesimo esempio di come la realtà possa essere distorta per fini politici. La domanda da porsi è: fino a che punto siamo disposti ad accettare queste manipolazioni prima di reagire?

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