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La fabbrica dei sogni di Baltimora sbarca a Roma

La fabbrica dei sogni di Baltimora sbarca a Roma

 
Se dovessi stillare oggi una lista degli album più belli di questa prima metà di 2010 (e probabilmente anche dei restanti mesi) Teen Dream dei Beach House sarebbe ai primissimi posti.
 
L’ultima opera del duo di Baltimora, osannato da Pitchfork e dalla critica, perfeziona lo stile sognante e evocativo già mostrato nei due album precedenti (Beach House, 2006 e Devotion, 2008). La voce calda e decisa di Victoria accompagna le melodie dolci e raffinate. L’azzeccatissimo singolo Norway dimostra la sua versatilità vocale: sussurri e vocalizzi sfumati si alternano alla concretezza delle strofe e al quasi urlato “Don’t you know is true?”
 
Tra le perle di Teen Dream non possiamo dimenticare Zebra che apre l’album con una pacata serenità e la dolcissima Take care ultimo brano che è impossibile non carticchiare con aria sognante e melliflua.
 
La dimensione tutta onirica a cui ci hanno abituati i Beach House non si perde davanti alle folle eccitate: al Primavera Sound di Barcellona il pubblico attendeva trepidante per poi stare in ascolto in trance mistica, forse causata dall’ondeggiare della folta chioma di Victoria che si agitava a ritmo cadenzato senza tuttavia scomporsi.
 
Non serve emigrare per godersi l’avvolgente spettacolo dei Beach House, i quali saranno, infatti, a Roma mercoledì sera al Circolo degli artisti nell’ambito della rassegna Frigidaire Sonori che premia i coraggiosi costretti a restare a Roma ad affrontare il caldo torrido
 
La porta della fabbrica dei sogni è mercoledì 15 luglio in via Casilina vecchia alle ore 22.

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