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Tutto per bene

L’inganno delle buone intenzioni. “Tutto per bene” apre Pirandelliana 2025 nel silenzio eloquente dell’Aventino
 

La sera del 1° luglio, nel cuore verde e silenzioso dell’Aventino, è andata in scena l’opera che ha inaugurato la XXIX edizione della Pirandelliana: “Tutto per bene” di Luigi Pirandello, per la regia di Marcello Amici e la produzione della storica compagnia La Bottega delle Maschere. L’appuntamento, ospitato nel suggestivo Giardino della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, ha aperto un mese interamente dedicato all’universo pirandelliano, con spettacoli serali fino al 26 luglio.

Un dramma intimo e spietato

“Tutto per bene” è uno dei testi più crudeli e al tempo stesso più delicati di Pirandello. Il protagonista, Martino Lori, scopre solo dopo molti anni che la moglie, morta da tempo, lo aveva tradito e che la figlia che crede sua non lo è mai stata. La verità gli è stata nascosta da amici, parenti e conoscenti “per il suo bene”. Ma proprio questo gesto pietoso lo condanna a una solitudine assoluta, alla perdita di senso dell’intera sua esistenza. Il dramma non sta nella colpa, ma nell’illusione protettiva, nella menzogna resa sistema morale.
La regia di Marcello Amici evita ogni retorica, restituendo il testo nella sua nudità essenziale, lasciando spazio al lavoro attoriale e all’ascolto del pubblico. Non ci sono sovrastrutture, né orpelli visivi: a dominare la scena è la parola. Una parola che scava, interroga, turba.

Il valore del silenzio

Nel Giardino della Basilica di Sant'Alessio, lo spettacolo ha trovato un palcoscenico perfetto: uno spazio intimo, protetto, quasi sacro, dove le voci si diffondono chiare ma mai gridate. In questo contesto, la recitazione misurata e intensa della compagnia ha colpito nel segno, regalando al pubblico un’esperienza autentica, lontana dal teatro di consumo.

Il silenzio tra una battuta e l’altra – spesso più eloquente delle parole – è stato elemento drammaturgico a pieno titolo. Una scelta coerente con la poetica pirandelliana, dove ciò che si tace è spesso più significativo di ciò che si dice.

Il teatro come disvelamento

“Tutto per bene” non è solo una storia di inganno affettivo, ma una riflessione amara e potentissima sul concetto stesso di verità. Pirandello ci pone davanti a una domanda scomoda: siamo davvero certi che sapere sia sempre meglio che ignorare? La verità è un diritto o una condanna?


In un tempo in cui il teatro rischia spesso di ridursi a intrattenimento, la Pirandelliana – giunta con tenacia alla sua 29ª edizione – si conferma invece un presidio culturale prezioso, un luogo dove la scena torna ad essere spazio critico, coscienza collettiva, esercizio del dubbio.

La scelta di aprire la rassegna con “Tutto per bene” non è casuale: è un manifesto di intenti. È un invito, rivolto agli spettatori, a non accontentarsi delle apparenze, a guardare in faccia la complessità, anche quando brucia. È anche una lezione etica e politica, in tempi in cui tutto viene reso superficiale e pacificato.

Pirandello, ancora una volta, riesce a parlare all’oggi. E la Pirandelliana, in un luogo di bellezza austera come il colle Aventino, ci ricorda che il teatro può – e deve – farci pensare.




 Pirandelliana 2025
 Fino al 26 luglio – ore 21:15
 Giardino della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino
 Piazza Sant’Alessio 23, Roma
 €18 intero – €15 ridotto – Pagamento anche POS
 Info e prenotazioni: 347 3192896
 www.labottegadellemaschere.it
 

Scene e ricerca musicale: Marcello de Lu Vrau, Aiuto regia: Marco Bellizzi, Costumi: Felicia Crisan, Livia Ciuco, Disegno luci: Paolo Fortini, Assistente alla Regia: Francesca di Gaetani, Video e Foto: Enzo Maniccia, Pubbliche Relazioni: Marco Vincenzetti e Marco Salietti, Accoglienza: Livia Ciuco, Martino Bellesia, Michele Bartolaso, Maria Assunta Laudadio, Anita Saviantoni, Direzione Tecnica: Mauro Ciuco, Direzione Amministrativa; Paola Amici, Comunicazione: Maresa Palmacci.

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