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La Superstrada del Palio Firenze-Siena deve restare libera da pedaggio

Una imponente manifestazione di protesta ha visto alcune migliaia di cittadini disseminati complessivamente alle varie uscite di questa superstrada, da Siena fino al terminale della Certosa di Firenze... tra costoro erano presenti i presidenti delle province toscane di Firenze, Siena e Grosseto, oltre all’assessore regionale competente. Un invito pressante è stato rivolto da queste istituzioni all’Anas che da maggio prossimo intende imporre pedaggi autostradali, per un’arteria tanto insicura...

Siena - Una partecipazione ampia e convinta, con alcune migliaia di persone, disseminate nei vari presidi, che hanno voluto essere presenti per esprimere la forte opposizione all’introduzione del pedaggio sull’Autopalio, chiedendo invece interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza per questa importante arteria. Esprimono soddisfazioni i presidenti di provincia Simone Bezzini e Andrea Barducci, per la riuscita del Siena-Firenze day. Una iniziativa che li ha visti percorrere, a bordo di un camper, al quale si è associato anche Fernando Pianigiani, assessore alle infrastrutture della Provincia di Grosseto, l'intero tratta di 56 chilometri dell’Autopalio.

Un viaggio di protesta, scomposto da tappe intermedie nei vari presidi organizzati alle uscite di Siena Nord, Monteriggioni, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, San Donato, Tavarnelle e Firenze Certosa. La mobilitazione era stata promossa dalle Province di Firenze e Siena per accendere i riflettori sulle condizioni della strada, gestita da Anas, dove sarà introdotto il pedaggio a partire dal 1° maggio.

"Sono qui perché ho voluto partecipare ad una protesta che condivido perché è giusta e perché ci aiuterà nella vertenza in atto per richiedere la viabilità toscana più moderna e sicura". Così l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao ha spiegato la sua partecipazione al 'Siena-Firenze day'. L'assessore ha incontrato i manifestanti a Siena, Monteriggioni, Colle Val d'Elsa e Poggibonsi, ricordando che "mettere un pedaggio sulla Firenze-Siena, viste le condizioni in cui versa la strada, sarebbe un inaccettabile balzello che colpirebbe due volte i cittadini, costretti non solo ad avere un pessimo servizio , ma anche a pagarlo".
 
Proprio con l'obiettivo di evitare l'istituzione di un pedaggio sulla Firenze-Siena, la Regione Toscana lo scorso mercoledì nel corso di un'audizione all'8^ commissione ambiente della Camera ha chiesto che la Firenze-Siena sia tolta dall'elenco delle strade pedaggiabili.

Una manifestazione che ha visto momenti di intensa partecipazione attraverso tante iniziative, alcune delle quali divertenti e folcloristiche. A Monteriggioni, ad esempio, i due Presidenti sono stati costretti da un gruppo in costume medievale, a pagare un fiorino: “Quanti siete? Dove andate? Un fiorino”, un modo per denunciare il nuovo balzello riprendendo la celebre battuta del film “Non ci resta che piangere”. A Firenze Certosa il segretario metropolitano del Pd, Patrizio Mecacci, ha atteso l’arrivo della carovana di protesta a dorso di un mulo per esemplificare al meglio come l’Autopalio sia ormai ridotta ad una mulattiera.

“Ai presidi allestiti nei comuni attraversati dalla Siena Firenze – affermano Bezzini e Barducci – abbiamo incontrato tanti amministratori locali, forze sociali, associazioni di categoria, imprenditori e, soprattutto, tantissimi cittadini che ogni giorno percorrono l’Autopalio e conoscono bene le condizioni in cui versa. Introdurre un pedaggio su questa strada senza prima renderla più moderna e sicura significa solo gravare economicamente su cittadini e imprese, con un balzello inutile e ingiustificato, e arrecare un danno di immagine al nostro territorio, meta ogni anno di milioni di turisti”. “Al danno si aggiunge la beffa – aggiungono i due Presidenti - perché ci è stato già detto che gli introiti derivanti dal pedaggio non saranno investiti per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della strada ma andranno direttamente nelle casse di Anas per compensare i mancati trasferimenti statali”.
 
“Le istituzioni – concludono Bezzini e Barducci – insieme a tutti coloro che stamani hanno preso parte alla mobilitazione, non accettano tutto questo. Il governo – che continua a riempirsi la bocca di federalismo - non può più ignorare le ragioni del territorio, che oggi sono state ribadite con forza. Ricordiamo ancora al Ministro Matteoli che siamo in attesa di un incontro richiesto a giugno 2010: ci auguriamo che la straordinaria partecipazione di oggi, fatta di tantissimi cittadini, spinga il governo a un supplemento di riflessione che porti all’annullamento del pedaggio. Se questo non dovesse accadere, non ci fermeremo e continueremo la nostra battaglia”.

"Il pedaggio sull'Autopalio è un'ingiustizia a cui non ci arrenderemo". Così il segretario metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci, commenta il "Siena-Firenze day". "Sono salito su un ciuco - dice Mecacci - non per fare spettacolo ma perché, senza scherzi, ora come ora questo è l'unico "mezzo" che consente di percorrere la superstrada in piena sicurezza. Le persone che tutti i giorni usano la Firenze-Siena sanno di cosa parlo: buche, gobbe d'asfalto, manto stradale consunto. Ma per protestare contro il pedaggio siamo pronti ad andare fin sotto Palazzo Chigi in sella ad un mulo, perché è inaccettabile che il governo Berlusconi faccia pagare ai cittadini e ai pendolari del lavoro la sua incapacità ad affrontare la crisi economica e a tenere ben in ordine i conti dello Stato". 

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