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La Net Neutrality secondo Google e Verizon

Dopo che il New York Times è venuto in possesso di informazioni riguardanti trattative tra Google e Verizon, le due società si sono affrettate a smentire il fatto che tali trattative potessero mettere in pericolo la Net Neutrality, cioè il principio secondo il quale non debbano esistere per i fornitori di servizi delle corsie preferenziali attraverso le quali distribuire specifici dati in Rete: neanche in presenza di accordi commerciali.

Nelle scorse ore Google e Verizon hanno quindi deciso di rilasciare un comunicato ufficiale congiunto in cui spiegano pubblicamente il loro “dialogo”.

Nel comunicato le due società rassicurano sul fatto che debba rimanere immutata la libertà di scelta dei contenuti e delle applicazioni da parte degli Utenti, la trasparenza nell’informazione riguardante la proposta delle connessioni a banda larga a disposizione e sottolineano l’importanza degli Enti di controllo.

Allo stesso tempo però, dal comunicato traspare come la neutralità di Internet sia una condizione sempre più utopica e sempre meno concreta per la Rete del futuro, in cui chi è al vertice della proposta di servizi può comunque far sentire il suo peso sugli Enti di controllo per eccepire sul principio di neutralità, sulla base di accordi commerciali.

Nel loro comunicato infatti Google e Verizon propongono delle eccezioni per le quali la neutralità dovrebbe dal loro punto di vista essere vagliata caso per caso: per servizi online “addizionali e differenziati” come per esempio Web TV, monitoraggio della salute pubblica, progetti educativi e nuovi modelli d’intrattenimento online.

Ma il punto ancor più discutibile è che i due colossi mettono tra le possibili eccezioni anche i servizi wireless e mobili, che stanno assumendo un’importanza sempre più cruciale. Va considerato che il core business di Verizon è quello di essere un carrier e che ha un accordo per l’utilizzo dell’OS Android sui telefonini da essa brandizzati.

Così facendo il rischio è che in futuro la Rete potrebbe diventare come un’autostrada la cui corsia veloce è riservata solo ai grandi player, mettendo fine alla neutralità e a una delle possibilità dell’Internet odierno che i fondatori di Google Brin e Page dovrebbero conoscere molto bene: quella di offrire a chiunque la chance di creare innovazione in Rete.

A Google e Verizon va riconosciuto un merito: il fatto che Internet in futuro possa assomigliare sempre di più a una televisione via cavo, ce lo stanno dicendo in faccia.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.42) 11 agosto 2010 11:11
    Damiano Mazzotti


    Interessante, molto interessante...

    E probabilmente tv via cavo o satellitare e web convergeranno in modo da essere visionate indifferentemente da computer e tv...

    Forse anche via rete elettrica...

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 11 agosto 2010 11:35
    Rocco Pellegrini

     che vergogna Google!!! L’ossessione di trovare una fonte di reddito aggiuntiva alla ricerca di rete sta spingendo la società americana a rinnegare tutto quello che ha detto sulla net neutrality da quando esiste. Come si fa a dire che il mobile è diverso dalla rete fissa?

    Wired stamattina spiega che il grande successo di Android ed il fallimento di Nexus One stanno spingendo Google alla ripetizione degli accordi AT&T Apple il che significa abbandonare la logica Open per una visione proprietaria fin qui respinta sempre con sdegno. Android, il successo di Android, starebbe trasformando Google nella Microsoft del mobile...
    Spero tanto che Google, che deve fronteggiare la rivolta del suo ecosistema di relazioni, torni indietro ed abbandoni questa deriva proprietaria che potrebbe configurare un futuro pauroso: una rete superveloce per ricchi ed un’altra, sfigata e residuale, per i poveri del mondo.
    Bisogna protestare con forza per evitare questo tragico scenario.

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