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 Home page > Attualità > Politica > La Luna e il dito: della strategia dell’inganno e della menzogna

La Luna e il dito: della strategia dell’inganno e della menzogna

Qualche giorno fa c’è stato l’anniversario dei 40 anni dello sbarco sulla Luna. Un grande evento che fu segnato da speranze per un futuro migliore per l’umanità. A 40 anni di distanza molte cose sono cambiate e non possiamo dire, per quello che riguarda in particolare l’Italia, che siano cambiate in meglio. Anzi.

Leggendo le notizie, il panorama è desolante, non solo per le notizie in sé, quanto per l’aria che si respira, la sensazione complessiva che se ne ricava: un paese senza un progetto reale che guardi al futuro ma solo tante piccole azioni meschine e di parte per salvaguardare interessi particolari.

Assistiamo all’ennesimo colpo di spugna sulle grandi evasioni fiscali; contrariamente a quello che accade altrove, l’evasione in grande stile paga, eccome, in Italia. E questi capitali che torneranno così tranquillamente in Italia dove pensate finiranno? In attività produttive? A creare posti di lavoro in nuovi settori? Scordatevelo! Ve lo dico io che non sono un esperto e non ho studiato alla Bocconi. Finiranno nel mercato immobiliare, come è già successo per decenni, contribuendo a tenere alti i prezzi delle case.

Così chi vende potrà dire che non c’è crisi o c’è ne di meno che altrove, coltivando l’illusione che le cose non vadano poi così male. Già tre o quattro anni or sono uno studio della Banca d’Italia focalizzava l’attenzione sul fatto che il 50% delle transazioni immobiliari non passano attraverso mutui! Il nostro mercato immobiliare è un mercato drogato dall’evasione fiscale.

E così mentre le persone "normali" sottoscrivono dei mutui che spolpano il bilancio famigliare per comprare immobili con dei prezzi che non hanno alcuna giustificazione e si indebitano per tutta la vita, c’è chi compra alloggi in contanti.

Ma c’è di più; sovente chi compra in questo modo non ha alcun interesse a porre in locazione l’unità abitativa; così ci troviamo alloggi sfitti, inutilizzati e manovre di governo che continuano ad implementare l’edilizia privata senza una logica ed una necessità reale. Si veda la nuova operazione dei 100.000 alloggi con i quali si vorrebbe riavviare l’economia in un paese già cementificato in modo assurdo.

Nel mentre si ignorano le possibilità di sistemare gli edifici dal punto di vista della sicurezza (ve le ricordate le scuole che cadono a pezzi?) e dell’efficienza energetica.

Così, mentre si favorisce l’evasione fiscale, alle famiglie che hanno una badante per assistere una persona malata, li si copre di burocrazia e gli si sottrae un po’ di soldi per mettersi in regola, anzi in regola secondo una deroga (nel pieno stile italico) alla legge assurda che rende tutti gli extracomunitari clandestini. Questo fatto da un governo che inneggia al Family day.

Ma lo possono fare, eccome, visto che trovano ancora cittadini che si bevono le frottole che raccontano e che si lasciano ingannare impunemente.


Si potrebbe pensare che persino la Chiesa si è mossa per criticare questa mignottocrazia e che quindi la misura è colma. La misura lo è certamente, ma non per tutti a quanto pare o non ancora abbastanza. Per quello che mi riguarda la preoccupazione della Chiesa giunge un po’ tardi, di anni e fuori luogo. Già perché, alla fine, la Chiesa si è mossa per una questione morale di sesso, non perché questo governo e questa casta consumano e bruciano le risorse del paese e il suo futuro.

La Chiesa è molto attenta a ciò che accade sotto le lenzuola e molto meno a ciò che accade nei conti in banca di molti di coloro che, politicamente, la difendono ergendosi a paladini.

Forse, se negli ultimi trent’anni la Chiesa anziché preoccuparsi di ciò che succede nell’intimità privata si fosse occupata di spiegare bene ai suoi paladini il significato del 7° comandamento - non rubare- e di tutte le sue possibili declinazioni: non sperperare, non appropriarti, non speculare, non sprecare... i beni altrui, dico forse, avremmo un paese più decente.

In realtà per fronteggiare la crisi e i suoi effetti, si usa la paura su ogni fronte: lo straniero, le malattie, il terrorismo. Notate come i giornali, i notiziari, siano imbevuti di messaggi di terrore, di catastrofi, di incubi. Cosa c’è di meglio che governare una massa impaurita e terrorizzata ?

Le possibilità sono tante. A partire dai principi della shock economy, passando per l’11 Settembre, con l’ausilio delle pandemie, mentre non c’è qualche terrorista disposto a mettere una bomba qui e là... tutto si indirizza ad ingigantire e sovradimensionare le situazioni ed i problemi facendo leva sui timori e sulle angosce, sulla paura del diverso, sugli scontri di civiltà, sulle piccole meschinità umane.

Tutto fa brodo, tutto torna utile per far sentire le persone indifese, terrorizzate, pronte a chiudersi nel proprio guscio ed a diffidare di chiunque non soddisfi le angosce create ad arte.

La domanda da porsi è: ma un paese siffatto può avere un futuro o è destinato ad implodere dentro le sue stesse menzogne?

Come ci ricordano i saggi, quando indichi la Luna... gli stolti guardano il dito ...

Commenti all'articolo

  • Di Fabiano (---.---.---.200) 27 luglio 2009 15:40

    La risposta è no! Sarebbe come uccidere la gallina dalle uova d’oro. Faranno di tutto perchè ciò che hanno costruito con tanta fatica duri a lungo e permetta loro di mantenere la posizione acquisita.
    Ma non è quello che da sempre tutti fanno dopotutto?
    Si combatte in qualche modo?
    Facendo altrettanto.
    Sono anni che come te mi sento preso in giro da notizie fuorvianti e strumentali, e sono anni che concentro le mie forze a interpretare il disegno che c’è dietro, il marcio, il nascosto.
    Poi però mi accorgo che così facendo dedico il mio tempo a distruggere la loro causa, invece che a costruire la Nostra.
    Con il risultato che la loro non la distruggo (e chi sarò mai!) e la nostra non la costruisco.

    E’ solo un gioco delle parti. Un gioco molto grosso e con degli avversari con molto pelo sullo stomaco, ma sempre un gioco delle parti. Si tratta di mettersi in gioco.

    E poi sono stufo di leggere ovunque che gli italiani sono con lui perchè continuano a votarlo.
    Gli italiani siamo io e te e i comportamenti di cui parliamo non li avremmo giustificati prima e tantomeno ora.
    Lasciare passare l’idea che sia sempre colpa di qualcun altro ci trasforma in spettatori, è una questione di rispetto verso noi stessi, liberarci da queste affermazioni.

    Buone cose.
    Ciao



  • Di Davide3d (---.---.---.241) 27 luglio 2009 16:30

    Caro Fabiano

    grazie per il tuo intervento. Se ho ben capito cosa dici, sono in parte in disaccordo.
    E’ vero che assolutamente abbiamo bisogno di creare una alternativa, un progetto, una visione complessiva di una società diversa e raccogliere tutte le energie per costruirla.
    Però, le menzogne e le ipocrisie non portano lontano: puoi vendere la gallina della uova d’oro come fregatura per un po’ di tempo,,, ma prima o poi qualcuno si accorge che le fa di piombo e allora le situazioni possono precipitare.
    L’esempio migliore ce l’abbiamo proprio con questa crisi: per anni il mondo economico si è basato su una finanza irresponsabile con un sistema non più collegato alla realtà produttiva ma fatta solo di carta.
    Alla fine i nodi sono venuti al pettine e i castelli di carta sono caduti (e non hanno ancora finito). Forse qualcuno può illudersi che tutto torni come prima ma la verità è che questa è una crisi profonda di sistema e noi siamo messi male avendo un governo inadatto e una opposizione inefficace che non ha le carte per giocare la partita.
    Ciao

  • Di Fabiano (---.---.---.84) 28 luglio 2009 10:37

    Non siamo per nulla in disaccordo, allora.
    Sappiamo bene che la tecnica del Berlusconismo è puntare i riflettori su certi palcoscenici per distogliere l’attenzione da altri e avere tutto lo spazio per fare indisturbati il proprio comodo invece di occuparsi di risolvere i problemi dell’Italia (in questo caso il motivo del contendere è talmente grave da giustificare il casino dei festini, ma non lo sapremo mai del tutto).

    Però quando hai realizzato che il governo non vuole fare il tuo bene e che l’opposizione non ci riuscirebbe per manifesta inferiorità, devi anche rimboccarti le maniche e cominciare a sporcarti le mani un po’ anche te (nel senso tutti noi).
    Altrimenti saremo sempre qui a lamentarci degli italiani che comunque lo votano.
    Ciao

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