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 Home page > Tribuna Libera > La Legge dei cinque e le stragi di "Stato"

La Legge dei cinque e le stragi di "Stato"

Quello che ora scriverò, non sarà frutto di alcuna dietrologia, ma semplicemente di strane coincidenze che devono lasciare riflettere.

O meglio lasciarci solo dopo una mera e profonda riflessione.
Come ricorderete, il 5 aprile è stata inviata una lettera contenente della polvere da sparo o di esplosivo alla sede Rai di Genova. Chi inviava quella lettera si firmava come i I nove italiani. 
 
Per leggere quello che avevo scritto vi rimando a questo mio intervento: Minacce di attentati ai politici ecco chi potrebbe essere , oppure a questo I nove italiani nove della studiosa Claudia Cernigoi.

In quella lettera si faceva riferimento ad eventi che hanno segnato la storia dell'Italia. Eventi che riporterò di seguito ed evidenzierò come siano tutti accomunati nella maledetta comunione di una numerazione che ritorna, ahimé, sempre. Il cinque.
 
La Legge dei Cinque è riassunta a pagina 00016 del Principia Discordia:
«La Legge dei Cinque dice semplicemente che: Tutte le cose succedono a cinquine, sono divisibili per o multiple di cinque, oppure sono in qualche modo diretto o indiretto riconducibili al numero cinque. La Legge dei Cinque non è mai sbagliata».
Principio a cui qualche realtà avrà trovato ispirazione.
E quella lettera forse vuole comunicare questo.
Visto e rilevato che il numero 5 con i suoi multipli o meno è sempre presente.
Ovvero: il tutto parte il 25 Aprile 1969 con una serie di bombe ad alto potenziale che esplodono alla Fiera di Milano e alla stazione centrale della stessa città, provocando una ventina di feriti. La "strategia della tensione" teorizzzata nel convegno dell'Hotel Parco dei Principi diventa operativa.
 
Il 12 dicembre 1969, 5 bombe tra cui quella di Piazza Fontana, esplodono in posti diversi. L'orario cade tra le 17.20 e le 17.30, tutti in un lasso di tempo di appena 53 minuti. Probabilmente anche quella di Piazza Fontana doveva esplodere alle 17.00 circa.
 
Luigi Calabresi viene ucciso il 17.05.1972 alle ore 9.15.
 
Il 4 agosto del 1974 si ha la strage dell'Italicus. Una bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero
 
Il 9.5.del 1978, dopo una prigionia di 55 giorni fu ritrovato il corpo di Aldo Moro.
 
Il 2.8.1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
 
Il 23.05.1992 al Km. 5 della A29, una carica di cinque quintali di tritolo provocherà la morte del giudice Falcone e di sua moglie e tre agenti della sua scorta, per un totale di cinque. Evento richiamato prima di ogni cosa nella lettera dei nove italiani "sconosciuti".
 
Paolo Borsellino, alle ore 17.00 del 19 luglio 1992 verrà ucciso.
  
Massimo D'Antona verrà ucciso a Roma il 20.5.1999.
 
Nadia Desdemona Lioce che assieme all'altro brigatista Mario Galesi sta viaggiando sul treno regionale Roma-Firenze, il 2.3 2003 viene sottoposta ad un normale controllo documenti dagli agenti della PolFer, nei pressi di Castiglion Fiorentino. Verrà arrestata dopo una sparatoria che comporterà la morte di un poliziotto,Emanuele Petri e successivamente del Brigatista.
 
Marco Biagi verrà ucciso a Bologna il 19 marzo del 2002. Verrà inviato documento di rivendicazione a 500 indirizzi di posta elettronica di diverse agenzie e quotidiani.
 
Gli eventi richiamati, sono quelli che direttamente o indirettamente vengono ripresi nella detta lettera.
 
Il cinque ritorna sempre, come somma, divisione, multiplo o meno.
Il cinque è un numero maledetto?
Qualcosa di inquietante potrebbe certamente emergere, oppure si potrebbe trattare di semplici ma profonde coincidenze. Da quella lettera sembra di capire che vi sia un solo filo che unisce varie stragi, attentati ed omicidi.
Un filo maledettamente perverso e pericoloso.
 
Un filo legato a qualche potere occulto, potente, sovversivo e stragista.

Ed inviterei a monitorare le date del 5, 9, 15, 23 maggio 2012, non vorrei che, nella follia dell'ordine come imposto nella mente di alcuni soggetti a dir poco folli, in una di queste date accadesse qualcosa di forse prevedibile o meno.

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