L’offensiva del Cavaliere sul Giornale
Il Cavaliere è più scatenato che mai con i suoi media. E’ il turno del Giornale che inizia un'inchiesta per smascherare tutte le ingiustizie della giustizia. I nemici di Berlusconi, si sa, sono i comunisti e i magistrati. Per screditare questi ultimi ci ha provato quotidianamente con le sue dichiarazioni e il forte contributo dei suoi mezzi di comunicazione.
Ricordate tutti l’offensivo e ridicolo servizio trasmesso da Mattino 5 sul giudice Mesiano (indossava calzini turchese), colpevole di aver condannato il gruppo Fininvest a risarcire alla Cir di Carlo De Benedetti 750 milioni di euro per l’annullamento del lodo Mondadori. Ora Il Giornale ci racconterà le storie del giudice che non paga il conto al ristorante, quella del pm che chiede l’elemosina sotto il tribunale, quello del pm che fa ipnotizzare un imputato per saperne di più.
Tutte notizie che non c'entrano nulla con la giustizia, ma che sono utili per screditare sempre di più la casta dei magistrati. La potenza mediatica di Berlusconi è tale che anche questa volta riuscirà a cavarsela dalle Ruby di turno, nonostante il raccapriccio sempre più incredulo dell’opinione mondiale. E continuerà a fare la sua politica e le sue leggi, forte di una massa di parlamentari imposti e, quindi, debitori e, conseguentemente, amici che accettano tutto l’inverosimile in cambio di una vantaggiosa poltrona.
Intanto l’opposizione se la cava con dichiarazioni allarmate ma inconcludenti e il PD non riesce a fare di meglio che pasticci uno dietro l’altro. Tutto questo mentre dall’altra parte del Mediterraneo ci arrivano esempi di fermenti e richiesta di rinnovamento che la tanto decantata democrazia italiana e occidentale non sogna più. E se in Libia Gheddafi cerca di resistere con i cannoni, da noi sono sufficienti la potenza economica e mediatica di Berlusconi per imporre la continuità di un degrado sociale e culturale dal quale non basteranno decenni per uscirne.
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