L’ex Oasis Noel Gallagher intervista Balotelli, il ragazzo che ai tifosi dello Utd "ricorda Cantona"
Mario Balotelli, volente o meno, ha sempre fatto parlare di sé, sia in campo che fuori.
In Italia era diventato famoso più per le sue bravate che per il talento mostrato con l'Inter: serate "pazze", maglia della squadra lanciata per terra... In Inghilterra è stato fortemente voluto da Mancini, che allena ormai da qualche anno il Manchester City; qui inizialmente fu accolto da una certa freddezza dai tifosi, intimoriti dalla sua nomea di bad boy (ed un paio di occasioni fecero forse ricredere lo stesso Mancini, come il tentativo, inutile e sbagliato, di segnare di tacco).
Da qualche tempo però, il fuoriclasse italiano si è conquistato la fiducia e l'amore dei tifosi a suon di gol: ha fatto il giro del mondo l'ironica maglietta "Why always me" mostrata dopo l'ennesima marcatura. Balotelli, da sempre riluttante a concedere interviste alla stampa ha ceduto per ragioni extrasportive. Altra passione di super Mario è infatti la musica, così alla celebre trasmissione inglese, Football Focus, è riuscita un'incredibile intervista: il fuoriclasse del City è stato intervistato da uno dei più grandi tifosi della squadra, l'ex degli Oasis Noel Gallagher.
Nella divertente intervista Balotelli si racconta mostrando l'animo più sensibile e timido che si nasconde dietro l'aspetto da cattivo ragazzo che la stampa ha contribuito a creare, ma che sicuramente Mario ha ampliamente alimentato negli anni.
Nell'intervista il giovane campione si confida con Noel: "Mancini dice che devo crescere, ha ragione" e Noel, che già in altre occasione aveva manifestato il suo sfegatato amore per il fuoriclasse ("I tifosi dello United , Mancester NdR, ce lo invidiano perché gli ricorda Cantona") prende confidenza con l'attaccante (che ha la metà dei suoi anni) e ci scherza sulle sue uscite notturne "Vai al Pub? Ah giochi a freccette!".
Un Balotelli diverso dallo spaccone che litiga con allenatori e compagni, un Balotelli che vuole preservare la propria privacy e migliorarsi sia come atleta che come uomo.
Ecco il video dell'intervista (in inglese e sottotitolato in francese):
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