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L’arte della poesia, della memoria e dell’ironia nel nuovo album di Simone Cristicchi

Più che un cantante lui è un poeta ironico e dissacrante; con il suo inconfondibile cespuglio di capelli sotto il quale matura una inarrestabile curiosità per il mondo, che poi lo porta a scrivere testi che solleticano il cuore e la memoria: stiamo parlando di Simone Cristicchi! Reduce da Sanremo e puntualmente in onda sul secondo canale di RadioRai con “Meno Male che c’è Radio2”, sta già preparando un coinvolgente tour e propone il suo nuovo album, presentandolo - chitarra alla mano - alla Feltrinelli di Via Appia a Roma. C’eravamo anche noi di AgoraVox.

L’appuntamento con Simone è alla Feltrinelli di via Appia a Roma dove lo aspettano 250 persone stipate dentro quei corridoi ricchi di libri e cd per godere di quella buona musica che rievoca un po’ gli ironici, languidi e coinvolgenti stornelli romani.
 
Il nuovo album che si appresta a presentare l’erede di quella squisita romanità si intitola “Album di Famiglia”. “Sono canzoni a km zero – afferma il cantante – interamente realizzate a casa, senza orari, senza pressioni, con grande libertà ed intimità”. Talmente familiare questa nuova fatica musicale che persino la copertina dell’album è stata disegnata dal figlio, Tommaso, e le canzoni raccontano una più profonda umanità, fatta di artisti come la Laura dell’omonimo brano: “A Sanremo avrei voluto proporre questo brano – afferma Simone – per raccontare la sfortunata storia di una Diva, Laura Antonelli, che non ha vissuto un lieto fine e dopo la gogna ora vive in un monolocale a Ladispoli”.
 
Simone Cristicchi con Fabio, l'autore dell'articolo {JPEG}
 
 
Un’umanità fatta proprio di chi è stato dimenticato o vive nell’oblio, come racconta anche il brano “Magazzino 18”, che dà anche il nome al nuovo tour, gli emigrati di “Cigarettes” o i “Matti de Roma”. Persino l’ironia della canzone che racconta “La prima volta che sono morto” o la tenerezza della filastrocca “Mi manchi”, in fondo raccontano proprio qualcosa che non c’è più e che merita di essere ricordato perché lo richiede a gran voce.

Una vita multitasking quella di Simone che, oltre a dedicarsi alla sua musica conduce anche il programma “Meno male che c’è Radio2” proprio sul secondo canale radio della Rai. Con lui e Nino Frassica le atmosfere sono quelle di arboriana memoria. Tra ospiti e artisti che si lasciano coinvolgere nelle squisite e numerose parentesi musicali e tra le divertenti trovate di Frassica il tutto diventa un piacevole viaggio magico e surreale.

Per la prossima stagione Cristicchi, ancora in scena teatrale, porterà in tour lo spettacolo “Mio nonno è morto in guerra”. Cristicchi darà vita a 14 sedie, accatastate in scena, che racconteranno 14 storie toccanti, e velate in alcuni casi di cruda ironia, di 14 piccoli eroi quotidiani che hanno attraversato o sono stati attraversati da un terremoto della Storia: la seconda guerra mondiale.

Ma non solo, come già anticipato il 22 ottobre prossimo partirà al Teatro Rossetti di Trieste il nuovo tour che prende il nome dal brano "Magazzino 18". Ancora memoria nel nuovo spettacolo incentrato sull'esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani.

Commenti all'articolo

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.102) 16 marzo 2013 18:11
    Giacomo Nigro

    Seguo Cristicchi da sempre (cioè da quando si è fatto conoscere dal pubblico). Mi piace il suo stile e mi piacciono i suoi temi sociali, la follia e le sue cure, l’emigrazione e i suoi dolori. Nell’ultimo disco col brano Cigarettes, ci tende una trappola (utile al primo ascolto) parla d’emigranti e sembrano i nostri "extracomunitari", ma alla fine del brano, la voce di Frassica ci richiama alla realtà, sono gli italiani emigrati in America, straccioni come tutti all’inizio della nuova vita all’estero.

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