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 Home page > Tribuna Libera > L’Italietta e gli immobili; tra promesse e dati di fatto

L’Italietta e gli immobili; tra promesse e dati di fatto

Domenica 3 febbraio, fuori dalla notte del tempo, è emerso ancora una volta impassibile - alle balle che spara – l'homo providentiae. Cosa ha promesso? Ah beh, chi ha fatto tanto danno ai Comuni e alle classi basse – senza casa e in affitto, spesso a nero - che hanno dovuto sobbarcarsi in primis i costi di un'altra operazione simile, ovvero l'abolizione dell'Ici, non poteva certo esimersi dal promettere l'abolizione dell'Imu. D'altra parte, sabato, i media hanno reso noto il rapporto della Cgia di Mestre, ossia, in Italia, ci sarebbero 1 milione di affitti a nero. Un danno all'erario e alle tasche dei cittadini, che non possono detrarre o dedurre tale affitto, senza precedenti. Ma tutti i politici, fin qui, hanno tacitamente taciuto tutto, mentre 'bullshitman' le spara impunemente, e tutti, in un modo o nell'altro, a dargli credito e peso… ancora!

Ma veniamo a Supersilvio; in tutto ciò, non ha badato a spese nello sparare la balla; pensate, mentre lo Stato non riesce a pagare aziende che, in attesa di ricevere i pagamenti dallo Stato medesimo si indebitano per pagare i mastini di Equitalia che esso medesimo gli ha scagliato contro, rimborserà l'Imu in contanti entro pochi giorni dopo le elezioni a tutti i cittadini. E tutti lì ad applaudire come se si applaudisse ad un clown in un circo, che ha preso l'Italia per una masnada di imbecilli da intrattenere, come se tutti si fossero nutriti finora della sua rincoglionente televisione spazzatura – codesta è la mia sacra opinione.

Ah beh, certo, si son guardati bene dal fare entrare contestatori in quella platea di cortigiani. E certamente lì non si potevano certo trovare uomini atti, non dico ad emettere un solo “uhuuuuu!”, ma neanche a tenere un tantino il volto corrucciato, come per voler dar ad intendere “ma che cacchio stai dicendo?”. Mi ha sfiorato un dubbio: che siano stati tutti adeguatamente scritturati e pagati, e la stampa abbia, come al solito, abboccato per pura supina piaggeria e cortigianeria? Oppure, d'altro lato, se fosse diversamente, la domanda che sociologicamente mi inquieta, è che cosa sia, a questo punto, realmente diventata la gente che ha ancora l'oltraggioso coraggio di votarlo per l'ennesima volta?

È giusto che tutto e tutti si liberino dell' Imu? Niente in contrario che sia una tassa che vada abbassata e rivista, certamente non riservata a chi abbia redditi bassi, che abbia mutui attivi sulla prima casa, e che sia non richiedibile a chi abbia un tenore di vita medio basso, ma Berlusconi non si ricorda che l'ha votata lui e il suo schieramento? Crede che siano tutti cretini? A che gioco gioca il mastro puparo della destra italiana?

Semplice, senza di lui il suo partito prenderebbe lo 0,5%, se andasse bene, perché, come si potrebbe dire del Marchese del Grillo, lui è lui, ma gli altri suoi tirapiedi ed epigoni vari non sono niente, almeno per il suo elettorato; e allora eccolo sceso in campo per non vedere la sua legacy letteralmente andare alla malora, per non dire in altro modo, a quelli come lui più gradito. Tra lui e il potere c'è però da conquistare il consenso della massa, massa che basa il suo benessere sul possesso della casa.

È chiaro come il sole che, nella società umana, sia un bene fondamentale. Per alcuni, è il primo bene primario, intoccabile, sacro, e non tassabile, giacché è l'unico bene che essi possiedono; metterli sotto ricatto fiscale indiscriminatamente è stato il peggior atto indegno del governo Monti, e non si discute; poi ci son quelli che ne hanno tante, ed è li che ci sarebbe stato il bisogno di colpire, se queste, in modo accertato, avessero prodotto o producano reddito.



Ma è finita qui? Manco per sogno! Ci sono quelli che ne hanno più di una, dalla seconda in poi sono spesso tutte fonte di rendita – riteniamo all' 85% minimo – e son quelli che insieme ai superpossessori danno i loro immobili in usufrutto in cambio di una rendita appunto. Secondo l'Istat gli affittuari in Italia sono 4,8 milioni di famiglie, in modo approssimativo, tra i 15 e i 20 milioni di persone. Dall'indagine della Cgia emerge che circa 1 milione di famiglie vive in case il cui affitto è pagato a nero. 1 Milione? Potrebbero esser molti di più. È difficile davvero stimare l'enorme cifra, di cui i 5 miliardi evasi ipotizzati dalla Cgia potrebbero essere solo la punta dell'iceberg. Nessuno dei candidati parla di questa grande fonte di rendita a nero e al netto dal fisco, che arricchisce locatori strafottenti che spesso hanno il coraggio di piangere per l'Imu, né tanto meno oculatamente ne parlano nei loro programmi i partiti medesimi.

La casa, già la casa! Il proprietario – chiamarlo capo è poco - del Pdl ex costruttore di immobili sa bene cosa significhi la parola casa, ed è il suo cavallo di battaglia non a caso. Non a caso però qui si afferma che è oltremodo oltraggioso il modo in cui egli faccia cosa strumentale di un punto così delicato, non facendosi scrupolo alcuno verso chi è più debole e sensibile, nel fare promesse immantenibili, vista la situazione. Che, tra questi ultimi, poi, ci siano anche gli avidi che aprano le orecchie, questo è indubbio.

E qui emerge come sempre l'Italietta piccina picciò; quella che, da un lato, ha ancora il coraggio di dare ascolto ad un uomo al quale la credibilità sta come l'esser pulita alla scrofa che si rotola nei suoi escrementi, dall'altro, emerge altresì che il milione di famiglie che pagano rendita a nero al locatore fa emergere un altro grande vulnus, ossia che l'Italia è piena zeppa di gente che, come si dice nella bella Partenope, chjiagn'e fotte!”; piange quando paga l'Imu – spesso una bazzecola in confronto a quello che la casa gli rende – e gode come un macaco quando percepisce a nero l'affitto - che spesso è anche una retta bella alta – dall'affittuario, né deducibile né detraibile da una dichiarazione dei redditi, spessissimo alquanto bassa.

E non potrebbe esser altrimenti per uno che la casa non può permettersi di comprarsela.

 


 

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