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Intervista a Claudio Pagliara autore di “La via della guarigione”

Con "La via della guarigione" Claudio Pagliara sintetizza la sua esperienza trentennale di medico oncologo, proponendoci un difficile ma affascinante viaggio alla ricerca dell’essere umano, inteso non più  come homo simplex, la cui essenza è unicamente, fisica, come non lo sono d’altra parte le terapie e i rimedi. Nell’uomo, nell’accezione di homo triplex, interagiscono infatti fattori biologici, psicologici, energetici e spirituali. La malattia non è mai un evento fortuito, è sempre conseguenza di errori, anche se a volte, non conoscendo le cause pensiamo sia dovuta al caso. Il vero potere è dentro di noi. Nell’intervista l’autore spiegherà i passaggi e le linee guida del nuovo paradigma della medicina integrale, il libro ripercorre e ci spiega come la battaglia decisiva per la nostra salute si combatte nella nostra mente e nel nostro cuore.

Dott. Pagliara ci racconta da cosa è scaturita l’esigenza di scrivere questo libro?

Ho seguito centinaia e centinaia di pazienti in fase terminale, in qualità di responsabile di un’associazione di assistenza e di ricerca sul cancro, ed ho visto tanti pazienti ammalarsi e morire solo perché non sapevano, solo perchè inconsapevoli della grandezza del proprio essere e quindi incapaci di afferrare e sfruttare le proprie grandi potenzialità.

 “La via della guarigione” propone un viaggio all’interno di se stessi con l’obiettivo di offrire conoscenze e saperi preziosi per comprendere le immense risorse umane, oltre che i meccanismi, consci ed inconsci, che favoriscono od ostacolano il percorso di benessere e di salute.

In base alle mie conoscenze mediche ed all’esperienza trentennale di medico ed oncologo, sono fermamente convinto che ogni essere umano ha dentro di sé un’energia molto più potente e sorprendente di quella scoperta dai fisici all’interno dell’atomo, sono convinto che una parte importante di questa energia si può imparare a liberarla ed a controllarla positivamente attraverso la conoscenza del rapporto fra la mente ed il corpo.

“La via della guarigione” traccia un percorso maieutico di conoscenza di se stessi all’interno di un mondo circostante spesso malato. Come si intrecciano i due processi?

Viviamo in un pianeta sempre più ammalato ed inquinato, in un mondo ed in una società che mostra sempre più i sintomi di una patologia e di un vero e proprio malessere, con individui sempre più infelici ed incapaci di gioire. Nulla succede per caso. Ciascuno di noi è nato per dare e ricevere gioia. Per raggiungere questo doveroso obiettivo è necessario, a mio avviso, partire da se stessi, seguire un vero e proprio percorso di purificazione e di conoscenza della proprie risorse e della scintilla divina che è in ogni essere umano. Non a caso il primo capitolo del libro è dedicato al “Conosci te stesso”.

Moltissimi, non conoscendo la loro natura divina e non sapendo di avere enormi potenzialità, si limitano a trascinare la propria vita adattandosi passivamente al malessere della società e del proprio vissuto; non avendo, inoltre, fiducia in se stessi addormentano le loro risorse e non sviluppano le proprie potenzialità. Ne consegue che, essendo molto meno di ciò che possono essere, hanno molto meno di ciò che possono avere in termini di salute, gioia, felicità, amore, entusiasmo.

Il sottotitolo suggerisce una riflessione che mette in crisi certo dualismo di memoria cartesiana che senza scomodare la metafisica supera una tradizione materialistico- meccanicistico. Come avviene il processo del:“curare la mente per curare il corpo, curare l’ambiente per curare l’uomo, curare lo spirito per curare il mondo”


Uno dei più grandi errori che facciamo come medici, nella prevenzione, diagnosi e cura, è quello di trascurare l’anima.

Le grandiose radici della nostra cultura hanno permesso un percorso eccezionale della medicina, seppur con il grave limite di uno sviluppo prevalentemente meccanicistico e materialistico. Come medici spesso dimentichiamo che l’essere umano non è fatto di solo corpo. In base alla mia esperienza e osservando tutto ciò che emerge dalla ricerca scientifica posso tranquillamente affermare che l’invisibile è spesso molto più importante del visibile. Sono convinto che, per ottimizzare le potenzialità preventive, terapeutiche e riabilitative della medicina, bisogna riappropriarsi di conoscenze che gettino lo sguardo verso quella parte dell’essere umano, che è tuttora poco valorizzata, ossia la mente ed il rapporto fra la nostra mente ed il nostro corpo. L’essere umano oltre la dimensione corporea ha anche una dimensione psicologica e sociale. E’ un essere tridimensionale. Essere informati e formati solo su una delle tre dimensioni, nella fattispecie la dimensione corporea, riduce notevolmente le proprie potenzialità. E’ come avere tre braccia ed usare solo un braccio, siamo molto meno potenti di quanto possiamo essere.

Sono certo che i miracoli esistono e che si possono replicare scientificamente, questa convinzione, che ad un occhio miope può far rabbrividire, nasce da recenti dati scientifici emergenti oltre che dalla mia stessa esperienza terapeutica. . 

Affinché la medicina possa sviluppare le sue vere potenzialità e riesca a far miracoli bisogna imparare a recuperare tutte le dimensioni dell’essere umano, compresa l’anima, osservando l’individuo nella sua specificità, nella sua globalità psico-sociale ed in rapporto al proprio ambiente. Le malattie sono dei perfetti indicatori dello stato di salute dell’ambiente di vita e di lavoro, cosi come lo stato di salute dell’ambiente è un perfetto indicatore dello stato di salute dello spirito di un popolo. Da qui l’esigenza di curare l’ambiente per curare l’uomo e la necessità di curare lo spirito per curare l’ambiente circostante.

Quando parli di "ambiente" a cosa fai riferimento?

Non mi riferisco solo all’ambiente materiale, ma anche all’ambiente immateriale che penetra dentro noi, non solo con le bevande, i cibi, l’aria, ma anche con i suoni, i colori, i profumi, gli affetti, le parole e le emozioni diventando parte di noi. Le parole, ad esempio, è dimostrato scientificamente, oltre a modificare il nostro cervello, cambiano il nostro corpo e ne lasciano traccia. Parimenti le emozioni, i sentimenti, gli stati d’animo prendono forma diversa nei diversi organi ed ogni cellula del nostro corpo ne risente. Uno stato di coscienza diverso modifica diversamente la biochimica delle nostre cellule.

Sogni, obiettivi, pensieri, immagini, emozioni, sentimenti e stati d’animo positivi diventano inevitabilmente messaggi biochimici, elettrochimici ed elettromagnetici corroboranti per ogni cellula del nostro corpo ed ostacolano la nascita o favoriscono l’evoluzione positiva di qualsiasi malattia.

Viceversa, una tachicardia, un’extrasistole, un ipertensione arteriosa, una colite spastica, una cefalea, un’emicrania, un mal di schiena, un dolore addominale etc. possono essere le tracce di emozioni, di sentimenti, di stati d’animo negativi che non siamo stati capaci di prevenire e di usare in modo produttivo. 

A chi è rivolto questo libro?

 Agli studenti, ai volontari, agli operatori sociali e sanitari, agli ammalati e a qualsiasi cittadino desideroso di arricchirsi di conoscenze finalizzate a scoprire le proprie immense risorse, per migliorare la qualità e la durata della vita e, comunque, a chiunque abbia il coraggio della verità e che voglia osare pensare con la propria testa e con il proprio cuore. Quello che chiedo al lettore è anche di usare il mio libro come manuale di riflessione e di crescita al fine di liberare il gigante imprigionato che è in ciascun essere umano. Mi piacerebbe accomapagnare il lettore nel viaggio di ricerca del proprio sé, nei luoghi sacri del potere dove si svela la coscienza, cioè nel suo cuore e nel suo cervello, li dove si decide il suo futuro.

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