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Incassa. E rimetti a noi i nostri debiti

Galileo Ferraresi è l'autore di un saggio indipendente e dirompente: "Rimetti a noi i nostri debiti. E gli interessi" (Rotomail Italia, novembre 2023, 248 pagine).

Quasi sempre, quasi tutte le persone pensano a come fare i soldi, e non pensano a come nasce e muore il denaro. Una premessa è però fondamentale: "è impossibile che chi è troppo ricco segua i dettami della ragione, chi è ricco vuole essere più ricco" (Aristotele). Oltretutto creare denaro è molto facile per chi gestisce il denaro: "Quando le banche erogano prestiti ai clienti, creano il denaro attraverso un accredito dei loro conti" (Sir Mervyn King, Governatore della Bank of England, p 49; www.agoravox.it/La-fine-dell...).

Basterebbe ragionare, ma quasi tutte le persone preferiscono fare altre cose. Qualche anno fa, il famoso stratega Kissinger affermò che "Chi controlla il petrolio controlla le Nazioni, chi controlla il cibo controlla i popoli". Dunque qualcuno sa come controllare in modi molto stringenti le varie popolazioni nazionali, inserite in determinate organizzazioni e alleanze. Aristotele affermò che la vera ricchezza nasce solo dal lavoro, mentre la ricchezza prodotta dal denaro risulta in molti casi dannosa. All'epoca, ad Atene, "i debitori insolventi diventavano schiavi del creditore" (p. 51).

Oggi, per avere qualche numero preciso, si può fare questa sintesi: "l'ottanta per cento della popolazione mondiale non possiede nessuna ricchezza mentre il 2 per cento dei più ricchi possiede più del 50 per cento della ricchezza mondiale. Per la precisione l'uno per cento dei più ricchi ha accumulato il 43 per cento della ricchezza mondiale" (p. 25). Quindi "le 300 persone più ricche del mondo possiedono la stessa quantità di ricchezza dei tre miliardi più poveri". Direi che non serve aggiungere altre cose.

Oppure possiamo aggiungere queste precisazioni: "Duecento anni fa le nazioni più ricche erano tre volte più ricche delle più povere. Nel 1960, alla fine dell'espanzione coloniale, erano 35 volte più ricche. Oggi il rapporto è circa 80 volte. Le sei donne più ricche del pianeta hanno un capitale che eguaglia il Pil delle dieci nazioni più povere". Ma i capitali azionari di oggi sono davvero reali? Quali grandi capitali sono davvero reali? 

Inoltre, come affermato da Erasmo da Rotterdam, "Tiranno è chiunque amministri il Governo per sé" (p. 191). Naturalmente in ogni paese "La terra fornisce abbastanza per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l'avidità di ogni uomo" (Gandhi). Comunque esistono anche i grandi nomadi finanziari, per approfittare meglio delle varie legislazioni nazionali (spesso suggerite da qualche grandissimo nomade finanziario ben inserito).

E succede che "Qualche volta la gente inciampa nella verità, la maggior parte però si rialza subito e se ne va come se niente fosse successo" (Winston Churchill). Purtroppo gli esseri umani sono fatti così. Tuttavia, come affermò Benjamin Franklin, "Il tempo è denaro", e vivere ha sempre il suo grande costo, differente da nazione a nazione. Così "Di tanto cibo e tanto sesso ci si stanca, di tanto denaro no; tutti ne vorrebbero sempre di più" (p. 241). Crescendo siamo diventati tutti prigionieri di una grande idea concreta, che ci serve per sopravvivere o per vivere (i più fortunati).

E chiudo con l'esempio islandese molto indicativo: "il debito privato delle banche e della finanza può non essere convertito in debito pubblico; anche nei rapporti con la finanza internazionale il popolo può esercitare la propria sovranità ed essere l'elemento decisionale" (p. 236). Bisogna solo avere il coraggio di fare qualcosa o di far fare qualcosa di veramente decisivo.

Galileo Ferraresi è semplicemente un libero pensatore molto interessato alla lettura e alla scrittura. Per approfondimenti monetari: https://monetapositiva.it/author/galileo

Nota aforistica - "Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi" (William Shakespeare); "Il fatto che non sappiamo cosa sia il debito, è il fondamento del suo potere" (David Graeber, morto a 59 anni, in un ospedale di Venezia, a 59 anni, nel mese di settembre 2020); "La semplicità è imbarazzante, quando devi lavorare mesi per ottenerla" (Kary Mullis, creatore della PCR e premio Nobel per la Chimica, che morì per "polmonite" nel mese di agosto 2019, qualche mese prima del grande caos epidemico, basato anche sugli strani derivati del suo test).

Nota economica - "I popoli che non si indebitano fanno rabbia agli strozzini, perché il banchiere si arricchisce esattamente del denaro che ti presta" (Ezra Pound); "Se devi alla banca centomila dollari, la banca ti possiede. Se devi alla banca cento milioni di dollari, possiedi tu la banca" (proverbio americano); "Occorre che ogni popolo sia riconosciuto proprietario della sua moneta e riacquisti la dovuta dignità" (Giacinto Auriti; www.simec.org/index.php/giac...). Quindi buona parte della cultura economica serve per imbrogliare chi non ha avuto tempo o voglia di approfondire una determinata questione sociale. 

Nota sulla giovinezza - "Oggi i ragazzini sono esperti nell'uso delle nuove tecnologie, ma non ne inquadrano il contesto di riferimento né conoscono le caratteristiche e le possibili conseguenze di tali strumenti. Neppure i loro genitori e i loro insegnanti ne hanno contezza. Il problema è proprio questo. Siamo prigionieri di una cultura digitale senza sapere di che cosa si tratta" (Derrick De Kerchove, Corriere della Calabria; www.meetcenter.it/it/guru/de...). 

Nota finale - "A chi gli chiedesse che ne pensasse dell'usura, Catone il Censore rispondeva "e tu che ne pensi dell'omicidio?" (Plutarco). Per finire lascio un link per precisare la figura di Adam Smith, il padre dell'economia moderna, che sosteneva "che lo Stato si deve occupare solo di difesa, opere pubbliche e giustizia lasciando che la mano nascosta del mercato operi liberamente" (nota a pagina 24): www.agoravox.it/Tutta-la-ver...

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