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Il regime denuncia Facebook

"Minacce gravi" e "istigazione a delinquere". Queste le ipotesi di reato della procura di Roma, che ha avviato un’indagine sui circa 17000 internauti che hanno formato, sul popolare social network, il gruppo "Uccidiamo Berlusconi", ispirandosi al recente film "Shooting Silvio".

Il Governo è pronto a tornare all’attacco del suo nemico numero uno: internet. Il nuovo pretesto è stato costruito ad arte da un regime catodico che per la sua raffinatezza e invisibilità è destinato a fare scuola nel mondo.

Il Giornale (house organ del Premier) ha recentemente "rivelato" la presenza di un gruppo su Facebook inneggiante all’omicidio di Berlusconi. Il Ministro della Giustizia Alfano, il cui primo provvedimento in questa legislatura è stata una legge incostituzionale (il "lodo Alfano"), ha prontamente raccolto l’imbeccata de Il Giornale, e ha invitato la magistratura ad avviare un’indagine sull’"istigazione a delinquere" on line.

I procuratori romani Giovanni Ferrara, Nello Rossi (esperto di "criminalità informatica") e Andrea De Gasperis hanno subito avviato l’indagine sui 17000 presunti criminali, a proposito dei quali il guardasigilli tuona: "La magistratura faccia il proprio dovere indagando, trovando e perseguendo chi inneggiando all’odio e all’omicidio commette un reato penale".

In pratica Alfano li ha già condannati, tutti e 17000, prima ancora del processo... Ma non è finita. Nella patria dei sequestri di siti internet, nel paese che ha censurato The Pirate Bay e che ha condannato alla galera lo storico Carlo Ruta (e censurato il suo sito) per "stampa clandestina", ci si poteva forse astenere da una pratica governativa, tanto odiosa quanto reiteratamente usata come la censura? Certo che no.
 
Infatti il potere governativo, "democraticamente eletto" (da una massa catodicamente eterodiretta), tramite la "Polizia postale e delle comunicazioni", ha annunciato la "richiesta di oscuramento" del gruppo di Facebook incriminato e ha inoltrato tale richiesta in California, dove ha sede il social network.

E, sia detto per inciso, è stato chiesto a FB di "fornire i dati sui responsabili" delle "minacce". In pratica la polizia vuole la lista dei 17000 cyberdissidenti per stanarli, trascinarli in tribunale e tenere i dati a disposizione, magari per tenere meglio d’occhio certi pericolosi criminali.

Questa richiesta di "lista" di persone da colpire mi ricorda molto le liste naziste, anche per le dimensioni della stessa. Su questo particolare punto ritengo ogni commento superfluo e mi auguro che FB, in nome dei principi universali della neutralità della rete, della libertà di espressione, della privacy rispedisca al mittente tale richiesta, magari con una pernacchia.
 
Rispetto alla procedura governativa standard che prevede l’inibizione ai provider nazionali del sito "incriminato" e quindi la sua (quasi) irraggiungibilità, (come per esempio i siti di gambling) notiamo un certo "miglioramento". La censura è sempre più pervasiva ma, nel contempo, raffinata. Potevano censurare FB in toto, ma avrebbero suscitato scalpore. Meglio colpire i dissidenti in silenzio e cercando di dividere il campo avversario, quello del web.

In più, e più importante, si manda un messaggio alla piattaforma: attenzione, o fai come ti invitiamo a fare o faremo leggi ad hoc, quindi regolati... (e sappiamo che FB è avvezza a rimuovere profili "sgraditi" a talune autorità). Come si sa l’autocensura è molto meglio della censura. A parte qualche decina di milioni di italiani che ancora si "informano" coi mainstream, nelle stanze del potere lo sanno tutti e da tempo e agiscono di conseguenza, dissimulando coi più nobili pretesti.

E poi, se il popolino spegnesse la tv, dove lo troverebbe l’egoarca un parco buoi che lo legittima nell’urna? Internet fa pensare. E questa è una calamità che il regime deve assolutamente evitare a qualunque costo.
 
Quindi, abbiamo la mobilitazione di un quotidiano nazionale, un guardasigilli, un Ministro dell’Interno, la procura di Roma, la Polizia postale, spalleggiati, tra l’altro, da quella parte di casta che, per mantenere le apparenze democratiche (e spartirsi il potere) si fa chiamare "opposizione", e tutto ciò per cosa? Per dare la caccia a 17000 netizen, per la maggior parte ragazzi che, ispirandosi ad un film, hanno creato una rete sociale sulla piattaforma più famosa del mondo.

Sono circa 17000.
Il Governo li vuole censurare.
Il Governo li vuole schedare uno per uno.
Il Governo li vuole portare in tribunale.
 
Nel paese dell’egoarca, dove il più ricco è padrone del Governo ed è padrone del 90% delle tv, tutto è controllato. Il potere, vuole essere onnipresente. Che nessuno pensi di essere al sicuro. Ogni parola, ogni pensiero, minimamente organizzati, saranno repressi, che si tratti di un blog o di un giornale o di un social network che, orrore, potrebbe organizzare la gente.



Le masse devono rimanere monadi telerimbecillite dal lavaggio del cervello del Premier più corrotto dell’Occidente e con un potere catodico mai visto al mondo.

In questa realtà da incubo pensare è un reato.
Chattare è un rischio.
Criticare è sovversivo.
Organizzarsi è criminale.

Per questo anche un gruppo tra i mille di FB può essere colpito dal sistema. Le iperboli non sono ammesse. Le metafore non sono tollerate. Ispirarsi ad un film è un crimine. Tutto può essere preso a pretesto per colpire chi potrebbe far pensare e far organizzare la gente, ovvero internet.
 
Nel film di Elio Petri "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" c’è una scena in cui viene evidenziata la maniacale attenzione del capo della polizia, magistralmente interpretato da Gian Maria Volonté, per le scritte sui muri.

Internet sono le scritte sui muri di oggi. Il nostro stato si comporta come il capo della polizia del film di Petri. Un Governo che denuncia 17000 persone per un click sul web è un potere che fa paura e orrore.
 
L’orrore. Vediamo, molto velocemente, gli ultimi disegni di legge che interessano il web in Italia:

- ddl intercettazioni (Alfano). Prevede l’obbligo di rettifica per i siti internet entro le 48 ore (in vigore);

- ddl Carlucci, ufficialmente contro il "pedoporno". Prevede, tra le altre cose, un "Comitato per la regolamentazione della rete" (in corso di approvazione);

- ddl Barbareschi, ufficialmente per la protezione del cosiddetto diritto d’autore. In realtà è un grimaldello che vorrebbe introdurre il principio della responsabilità penale dei provider e dare ulteriori poteri alla Polizia delle comunicazioni, che già oggi può segnalare al giudice e far sequestrare preventivamente qualsiasi sito entro 24-48 ore;

- ddl Pecorella/Costa contro la "diffamazione" on line, che vorrebbe estendere a tutti i "siti aventi natura editoriale"(?) la legge italiana sulla stampa n.47 del 1948 (responsabilità penale, albo, direttore resp. etc... in corso di approvazione).
 
L’informazione libera, ovvero quella di internet, in Italia è catastrofica. Diversamente non sarebbero possibili provvedimenti come la censura di 17000 persone, di un intero gruppo, del social network più grande del mondo, nella quasi indifferenza generale.

Forse perché taluni pensano che non sono fatti propri, che a loro non toccherà mai. Ma credere ciò potrebbe rivelarsi un errore. Che pagheremo caro. Difendere la libertà di espressione su un medium come internet è la madre di tutte le lotte per la democrazia e l’emancipazione.
 
Se non lotteremo contro un regime che odia la libera informazione del web non saremo nemmeno degni di tale strumento. Che ci verrà tolto. Bisogna lottare per difendere il web dalle ingerenze del potere. Perché internet non è la cattedrale che pretenderebbero i governativi, bensì il bazaar delle libertà.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.82) 23 ottobre 2009 10:35

    Il governo ha ragione, in nessun altro stato civile sono tollerate minacce di morte!!

    • Di informiamoci (---.---.---.171) 23 ottobre 2009 14:12

      Anonimo, informiamoci prima di parlare: http://gilioli.blogautore.espresso....
      poi, sul fatto che sia o meno lecito scrivere ste cose, ok. Ma informiamoci

    • Di marco (---.---.---.202) 24 ottobre 2009 16:47

      ahhh???fossero minacce d morte vere e proprie sarebbe differente..è solo gente giustamente incazzata pechè sotto dittatura,perchè oppressa,perchè invisibile.Litigando con qualcuno non ha mai usato l’intercalare :<ora t uccido!!!>?è sbagliato forse..ma nn reale ;è la rabbia che lo porta a dire...Rifletta invece alle persone realmente uccise dal governo:gente che si suicida perchè non arriva a fine mese,morti sul lavoro,contaminazioni di tipo ambientale,struttre non adeguateetc etc etc.....ci pensi......

  • Di DokF. (---.---.---.95) 23 ottobre 2009 10:44

    Ma fatela finita con ’ste smanie della censura. Vi manderei un po’ in Cina, così smettereste di fare le vittime.
    Il cattivo gusto è cattivo gusto anche verso la persona più odiata del mondo.

    • Di GranchiF (---.---.---.218) 24 ottobre 2009 01:08

      Forse non sai cosa significa la parola censura.
      Vatti a leggere questo:
      http://www.byoblu.com/post/2009/10/...

      Se poi, continui a pensare che non ci sia la censura puoi sempre confrontare i Tg della Rai e quello di Sky, ad esempio; oppure, potresti leggere i giornali stranieri e confrontarli con le nostre "perle incensurate" come il Giornale e Libero; scommetto che scopriresti che molte notizie sono passate in sordina.
      Ad esempio: non sapevo che per andare da Putin, Berlusconi, avesse annullato all’ultimo minuto una cena col Re della Giordania creando enormi problemi diplomatici.
      Lo trovi qui:

      http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...

      Nota bene: è vero che è una notizia pubblicata su un giornale italiano, ma è ripresa dal Times Online (e mi sa che è questo l’unico motivo per cui ne hanno parlato).

      Poi sei libero di pensarla come vuoi... contento te!

  • Di Edoardo Valcanover (---.---.---.108) 23 ottobre 2009 10:47

    Un conto è parlare di informazione, un conto è offendere e minacciare, anche se solo virtualmente. Facile criticare e minacciare nascosti dietro un nick name, ma non è sicuramente un’azione costruttiva.
    Spero che almeno l’ideatore di questa follia sia processato e giustamente giudicato...
    E qui mi risponderanno che la giustizia è corrotta, che Berlusconi è Dio e quindi fa il bello e il brutto tempo... che non capisco nulla... E chi lo scriverà si nasconderà ancora dietro a un kick e una tastiera...

    • Di GranchiF (---.---.---.218) 24 ottobre 2009 01:17

      Guarda... inizialmente io ci mettevo nome e cognome nei miei commenti; adesso, almeno il nome, lo nascondo perchè ho paura. Ho paura che mi processino per i miei pensieri perchè qui (in Italia) si rischiano denunce per qualsiasi cosa.
      Se fai un giro su Facebook noterai che di gruppi con su scritto "muori", uccidiamo", ecc, ecc, ci sono anche per Obama, Sarkozy, Brown e molti altri. Eppure perchè solo in Italia ci è venuto in mente di denunciare un gruppo su Facebook? Perchè in nessun altro stato lo fanno?
      Te lo dico io, perchè: perchè sarebbe una stupidata e si vergognerebbero a fare una cosa simile (persino B, son convinto, lo fà solo per gettare l’ennesima ondata di sabbia negli occhi agli italiani; gl’importa una pippa a lui dei gruppi su Facebook, ma figurati!).

      Nessuno di quelli che sono iscritti nei gruppi pensano minimamente ad uccidere B;
      E dire che "qualcuno" si può lasciare traviare da queste frasi per compiere un gesto efferato vuol solo dire che questo "qualcuno" se avesse visto il Jeeg Robot d’Acciaio si sarebbe buttato dalla finestra aspettando il lancio dei componenti.
      La gente non è così stupida; e quelli che lo sono, son quelli che hanno seri problemi che vanno al di là di un cavolo di gruppo su Facebook.

  • Di albertoso (---.---.---.23) 23 ottobre 2009 10:47

    ...ma sapete che cosa significa la parola regime?andate a cuba,in cina o in corea del nord ed imparerete sulla vostra pelle l’etimologia del termine "regime". se berlusconi ha perso 2 elezioni e ne ha vinte 3 qualcosa significa...poi io carri armati nelle strade non ne ho ancora visti! cmq ha ragione il governo,una roba del genere non si è mai vista per sarkò oppure obama o zapatero.bella reputazione si fa chi difende questi istigatori alla violenza.

    • Di GranchiF (---.---.---.218) 24 ottobre 2009 01:25

      Ci sono varie forme di regime (e ancora mi stupisco che nel 2009 qualcuno non lo abbia capito).

      Per fare un regime non è indispensabile un fucile, nè un’arma, non è endispensabile un carro armato e neanche le bombe o i soldati; anche in questo gli italiani sono maestri: per fare un regime basta il Piano di Rinascita della P2 (assolutamente "disarmato"); cercatevelo e leggetevelo: noterete che è quasi completato.

      Sarkò, Obama, Brown e molti altri hanno già almeno un gruppo che inneggia alla loro morte; sò che è difficile andare su Facebook e controllare, ma almeno uno sforzo, ogni tanto, potreste farlo prima di parlare a caso.

  • Di anonimo (---.---.---.217) 23 ottobre 2009 10:48

    E’ possibile leggere la vicenda in due modi. Quella espresa dall’autore dell’articolo e quella che vede come un reato il fatto di minacciare una carica dello stato. Non si parla di chiudere la bocca a chi parla diversamente, ma semmai di contenere le critiche entro i termini dell’educazione. Così come non piacerebbe all’amministratore e ai sottoscrittori del gruppo di FB in questione, di essere minacciati anche solo verbalmente, non mi pare corretto insultare, minacciare e sporcare una carica dello stato.
    Che poi Berlusconi abbia compiuto atti riprovevoli o magari illeciti, devono essere i magistrati e l’opposizione politica a contestargli tali atti.
    Per ultimo, i cittadini che lo eleggono non sono tutti catodico-idioti...semmai si tengono Berlusconi perchè una opposizione non esiste e quella che si vorrebbe formare litiga già sulle primarie.
    Certo, capisco che questo governo per molti sia una spina nel fianco, ma sono proprio gli insulti e le minacce che contribuiscono anche a sostenerlo, dandogli la forza e il diritto di agire nei modi che vediamo (caso FB).
    Se le persone che contestano Berlusconi vogliono far sentire la loro voce e il loro peso, si organizzino in un partito, in un comitato o in qualunque altra forza politica, ma che non usi la violenza (neppure quella verbale) per esprimere i propri sentimenti.
    I programmi e le idee cambiano le ragioni del voto degli italiani, non gli attacchi violenti (anche se visti in altro modo da chi li porta avanti). Questo la storia insegna.
    Saluti.

  • Di Mi (---.---.---.97) 23 ottobre 2009 10:57

    "regime"... maurizo carena fai pena

  • Di antonello (---.---.---.211) 23 ottobre 2009 11:13

    oh maurizio carena....ma dove vivi...usi termini vetusti e tremendamente intrisi di lotta armata. A te sembra normale minacciare di uccidere qualcuno ? la tua presunta libertà , che poi è solo la tua sospirata anarchia, ti annebbia il cervello. ma ce l’hai una vita? come reagiresti a un gruppo intitolato: "uccidiamo carena" ? e dai....smettila con queste banalità da nostalgico comunista e torna sulla terra.

    • Di m.c. (---.---.---.230) 23 ottobre 2009 17:12

       immaginavo che questo articolo non venisse capito, specie da coloro legati a una certa parte politica.

      Ogni volta che ci si sposta dal solco dei mainstream si sale lul rogo, ma in questo caso non credo si tratti della solita eterogenesi dei fini, bensi’ di semplice ignoranza.

       Io parlavo di neutralita’ della rete e i servi sciocchi mi difendono il puttaniere del consiglio dei ministri, credendo che io parlassi di lui.

       In realta’ e’ tutta la casta che odia internet.

      Il progetto di legge Levi Prodi (puoi trovare su google di cosa si trattava), dell’ultimo governo eponimo (poi ti spiego cosa vuol dire), aveva cercato di colpire il web esattamente come fanno oggi i parlamentari-dipendenti dell’egoarca.

       Su un punto hai ragione, mi affascina l’anarchia, forse perche’ ho letto qualche libro sul tema e so chi sono Durruti, Berneri, Chomsky, Malatesta, Blanqui, Proudhon, Bakunin, per dire solo dei primi che ricordo cosi’ sui due piedi.

       Ti sbagli invece dove scambi le mie categorie, i miei concetti , per "termini vetusti e intrisi di lotta armata". Non sono le categorie culturali ad "annebbiare il mio cervello di nostalgico comunista", come tu offensivamente affermi. E’ piuttosto la crassa ignoranza di elettori del puttaniere ( quelli come te, per capirci), che permette questo sfacelo politico, civile, morale, culturale e materiale.
       Se tu, e quelli come te, invece di "informarti" col cesso degli occhi leggessi quei rettangoli con copertina rigida e tanti fogli dentro pieni di parole, capiresti cio’ che leggi.

       In questo articolo si voleva difendere internet dal potere, ma evidentemente i sudditi sono cosi’ imbevuti di mainstream da non capire neppure di cosa si parla e correre in difesa del corruttore di giudici senza rendersi conto che la difesa del web prescinde dal colore plitico, o almeno dovrebbe.
       
       leggere i commenti come sempre e’ istruttivo, spesso piu’ del pezzo stesso.

      Si noti come circa la meta’ dei lettori del pezzo non condividano le tesi dell’autore,( e questo sarebbe il meno). Piu’ grave e’ che non percepiscano ne il pretesto per colpire internet, ne la volonta’ persecutoria del potere contro tale medium, ne il pericolo che il web rappresenta per il potere.
       Insomma, per difendere le chiappe dello psiconano si e’ disposti a sacrificare la liberta’ di espressione che, lo ricordo, esiste proprio per tutelare quelle idee che non ci piacciono.

       "Internet ha offeso sua maesta’ il presidente, ergo si chiuda internet per porre fine all’affronto".
       
       Avete una mentalita’ da schiavi.

       Le istituzioni dovrebbero essere molto piu’ robuste e potenti dei leader.

       Andrebbero difesi i principi della Costituzione ( e semmai bisognerebbe cercare di metterli in pratica)
       Andrebbero difesi e migliorati i contropoteri (check and balance, hai mai letto qualcosa tipo Jefferson, Lincoln, Kennedy...), primo tra tutti il web libero. Libero dal potere governamentale.

       Invece in Italia abbiamo un monopolio mediatico unico al mondo, uno stato sempre piu’ sfasciato, dei cittadini,anzi, dei sudditi, sempre piu’ ignoranti, egoisti, menefreghisti, colpevoli di tale sfascio.


       Gli eventuali abusi sono il prezzo da pagare per scongiurare i sicuri abusi del potere.
      Ma, mi rendo conto, gli ignoranti non possono capirlo.

       Purtroppo gli ignoranti votano.

       Per questo siamo governati da un vecchio plutocrate erotomane, corrotto, bugiaardo, malato.
       Forse sara’ anche democratico che gli ignoranti, che "democraticamente" votano, permettano lo sfascio della repubblica e la censura del web. Ai miei occhi questa regressione e’ solo penosa.



       Ps.
       
       Invece di permetterti di fare illazioni sulla mia vita, sciacquati la bocca e poi dopo, ma solo dopo, torna davanti alla tv del tuo padrone catodico : il sedicente "miglior presidente degli ultimi 150 anni".
       Chissa’ come si rotolera’ dal ridere: lui si tromba le escort coi voli di stato, pagati con soldi pubblici, diventa sempre piu’ ricco, controlla (caso unico al mondo) tutte le tv del paese, e quelli come te lo votano... da ridere!
       
       Ci pisciano in testa e ci dicono che piove. Questi sono gli italiani.

       Vulgus vult decipit, ergo decipiatur. Torna pure alla tua tv e buon pro vi faccia.



       



  • Di Julio (---.---.---.70) 23 ottobre 2009 11:15

     Una cosa è lottare democraticamente, tirando fuori delle idee nuove e cercare di mandare a casa Berlusconi, che di internet non capirà proprio una cippa, e un’altra è minacciarlo di morte. In questo caso, queste persone vanno denunciate. La gente in questo paese ha perso il senso critico, non sa più ragionare con la propria testa e sa solo seguire il gregge...

  • Di zizzu (---.---.---.65) 23 ottobre 2009 11:25

    vi state meravigliando del comportamento del regime nazifascista berlusconiano ma agli italiani ben gli stà ogni poppolo merita ilgoverno che ha votato con l’inganno ma lo hanno votato. adesso sorbitevelo fino in fondo perchè cuesto governo ha investito miliardi x essere eleto e adesso deve in qualsiasi modo legale ho illegale,meglio se illegale (ESSENDO UN GOVERNO DI LADRONI LEGALIZATI)riscquotere quanto dovuto.spero esistano gli dei e mandino giove a far giustizia in cuesta terra di crimine prima che il berlusconismo nazista metta radici in profondità.AUGURO AGLI ITALIANI UNA illuminata RIFLESSIONE SE AVRANNO ANCORA L’OPORTUNITA DI ANDARE A VOTARE DI NON RICADERE ANCOA NELLO STESSO   FOSSATO COSTRINGENDO LE GENERAZIONI A VENIRE ALL’ORRORE DEL PASSATO)

  • Di von stauffenberg (---.---.---.89) 23 ottobre 2009 12:06

    Non perdete la testa !
    La trovata "uccidiamo Berlusconi" è una scemenza per liceali stupidi, sospinta da persone che hanno sguazzato nel fango della destra.
    Bisogna invece riflettere sulla filosofia di Giovanni da Salisbury che ammise la liceità del Tirannicidio, poi ripresa nel Rinascimento Italiano. Quando il Tiranno, col favore della plebe corrotta dalla demagogia e dal populismo, cancella i principi Costituzionali fondamentali e assoggetta al suo controllo gli altri Poteri ai fini del proprio potere personale e dell’aumento delle sue ricchezze, mancando ogni strumento per opporsi efficacemente con mezzi democratici al suo strapotere, è lecito il tirannicidio.
    Molti spagnoli e cileni ancora oggi si vergognano di aver lasciato morire nei loro letti Franco e Pinochet. La loro è una dignità mutilata. Volete voi che Berlusconi muoia serenamente nel lettone di Putin? Non perdete la testa e riflettete serenamente. Alla testa di Luigi Capeto non fece seguito il 18 Brumaio quella del Piccolo Caporale Grande Macellaio. Orsini mancò il Macellaio III. Meglio Bresci e Gavrilo. Purtroppo andò male a Claus Philipp Maria Schenk Von Stauffenberg che non riuscì nell’atto eroico di far saltare in aria quello che aveva con lui il popolo.
    In conclusione dovete riflettere, voi che siete in 17.000, se, visti i paragoni storici, sia il caso di dedicarvi a questo individuo, oppure se, trattandosi di un Pallone Gonfiato non basti una piccola cerbottana (come Davide contro Golia) o, più realisticamente, non sia meglio chiedere a Putin di mettergli qualcosa nella zuppa per procurargli una lunga dissenteria. Il terribile tanfo allontanerebbe anche le falangi dei più fedeli servitori. Un caso del genere si è già verificato per colpa dell’ottima cuoca del Giudice Costituzionale che lo invitò a pranzo per approvare il Lodo Alfano, ma il tanfo da cloaca fu brevissimo. Forse si tratta soltanto di farlo durare due o tre anni, la dissenteria dovrebbe essere molto liquida ma con tracce di solidi catarri appicicosi, in modo da scoraggiare anche l’amata Marina dal sostare troppo nei pressi del bellissimo Vulcano che erutta a comando escrementi incandescenti. La lapide riprenderà quella di Trimalcione, ma tradotta in italiano per agevolare la Famiglia, e terminerà con la nota frase "LASCIO UN TRILIONE DI SESTERZI SENZA MAI AVER DATO ASCOLTO AD UN FILOSOFO", Giovanni da Salisbury per l’appunto.

    • Di m.c. (---.---.---.230) 23 ottobre 2009 19:09

       caro Von Stauffenberg,

       hai ragione sul Tirannicidio. Ti diro’ di piu’: in realta’ il diritto di ribellarsi al dispotismo e’ stato riconosciuto sin dall’antichita’ piu’ remota, da uomini di qualsiasi dottrina politica.
       Cosi’ come, tra l’altro, la Rivoluzione, categoria politica con pieno diritto di cittadinanza nel "Politico", viene considerata fonte di diritto.

       Sono contento che il mio pezzo abbia permesso a qualcuno spunti tanto elevati.
      La meta’ dei lettori ha, a giudicare da voti e commenti, solo voluto "capire" un attacco al premier e non ha assolutamente visto la menomazione della liberta’ di espressione ma, come sempre, il poco che vediamo dipende dal poco che siamo: anonimi e/o pseudonimi che scribacchiano pappagallescamente due righe di slogan governativi.

       Tornando al Tirannicidio, gia’ le citta’ stato della grecia e la Repubblica romana, come tu ben saprai, non solo ammettevano, ma facevano l’apologia della morte violenta dei tiranni.

       Givanni Salisbury contro il tiranno raccomandava di usare il pugnale al posto del veleno.
       Martin Lutero proclamo’ che quando un governo degenera in tirannia i sudditi venivano dispensati dal dovere di obbedienza.
       Calvino postulava il diritto del popolo a prendere le armi contro qualsiasi usurpazione.
       Altusio sosteneva che la tirannia esime il popolo dall’obbedienza e giustifica la ribellione e la resistenza.

       Per non parlare della Rivoluzione inglese del 1640 dove si decapito’ Carlo I, con l’accusa di dispotismo.

       Per non parlare della Rivoluzione francese...

      Ma i francesi, i parigini, hanno alzato, credo, una decina di volte le barricate contro la tirannia e la cultura anglosassone e’ quella che permette ai giornalisti di far cadere i presidenti.
       Gli italiani non hanno mai fatto una rivoluzione, e, dopo essere stati (quasi) tutti fascisti, il giorno dopo piazzale Loreto erano tutti "antifascisti".

       Comunque non volevo arrivare a parlare di queste cose, anche perche’ non credo di essere abbastanza ferrato.
       Mi contentavo di porre il problema della censura del regime e della difesa della liberta’ di espressione on-line. Non ci sono riuscito. Mi ero dimenticato che vivo nell’Italia plagiata da vent’anni di tv dello psiconano, il cui nefasto lavoro comincia a dare i suoi frutti. Avvelenati. Lo chiamano: "democrazia".

       p.s.
       mi vengono a parlare della Cina o del Nord Corea. Sono cosi’ sprovveduti da non capire che in quelle dittature sarebbero entusiasti dei provvedimenti presi dalla nostra dittatura, "democraticamente eletta".
       Ci si puo’ forse stupire che, poi, menti cosi "raffinate" difendano (anzi nemmeno capiscano) la censura del "piu’ grande piazzista del mondo", da loro stressi votato?

       saluti
       
       

       
       

  • Di albertoso (---.---.---.23) 23 ottobre 2009 12:07

    io posso pure soverchiare i problemi di zizzu che sembra auto-convincersi del fatto che casa sua non faccia di questo paese : "lo avete votato","adesso ve lo subite"...ma tu dove vivi?
    ma è intollerabile che si prendono le difese di scemi patentati che incitano alla violenza nei confronti di un’altra persona,anche se nei confronti un personaggio controverso...ed anche intollerabile chi difende con la penna questi criminali.oh,c’è un limite a tutto,uccidere una persona è intollerabile.

  • Di Oloap (---.---.---.153) 23 ottobre 2009 12:08

    Non vedo un gran problema. Sarà stato fatto un esposto alla magistratura, se effettivamente rilevano un reato, il rischio di "minaccia alla libera informazione" passa in secondo piano. Se non rilevano alcun reato, il gruppo può continuare ad esistere. Unica cosa, il fatto che abbiamo subito cambiato nome, depone a loro sfavore.

  • Di max (---.---.---.29) 23 ottobre 2009 14:46

    Purtroppo gli italiani non hanno il senso della democrazia e nemmeno della politica (quella vera che fa l’interesse del cittadino, non quella che assomiglia al tifo calcistico). La democrazia prevede la libertà di parola, non la libertà di insulto. Chi non capisce la politica e ragiona con la testa del partito, perché di testa propria ne ha poca, si convince facilmente che ammazzare la gente non è un crimine, se fatto per ragioni politiche. Così sono nate le brigate rosse (amici miei che di politica non si occupavano sono stati gambizzati).
    Solo gli idioti non capiscono che se 40.000 scrivono di ammazzare una persona, ci sono statisticamente 4 ancora più idioti che pensano di passare alla storia mettendo in pratica l’idea. Non diciamo che è solo uno scherzo: solo un idiota come quelli sopra citati può pensare che con questo tipo di scherzi qualcuno non si possa fare male.
    Indubbiamente i più esaltati e facinorosi, che hanno visto il grande mondo di Stalin franare attorno a loro e si sono ritrovati senza più nemmeno un partito, gradirebbero fare sparire l’avversario con i tradizionali metodi della vecchia Russia o di certe zone rosse del dopoguerra (ricordate?). Una persona che si dice democratica non può nemmeno pensare all’eliminazione fisica di un avversario: ovviamente lo può pensare chi ha inneggiato a Hitler o Stalin, ma in questo caso democrazia e libertà sono parole da non citare.

    • Di m.c. (---.---.---.230) 23 ottobre 2009 19:53

       no, qui l’unica cosa "idiota" sei tu e le tue petizioni di principio.

    • Di WillyW (---.---.---.100) 24 ottobre 2009 11:30

      Carena, hai scritto un ottimo articolo...sulla libertà di Internet...d’accordo su ogni punto...perchè nei commenti ti lasci provocare da chi non è d’accordo con te?
      i saggi dicono che a volte il silenzio sia la miglior risposta...quando leggerò un Carena pungente, provocante duro ma non eccessivo e sproloquiante???
      Con simpatia

    • Di m.c. (---.---.---.230) 24 ottobre 2009 13:51

       hai ragione, e’ un mio grosso limite. mi lascio prendere troppo dalla vis polemica.
      Purtroppo non credo che sia un ottimo articolo, visto che piu’ o meno la meta’ dei lettori non l’ha capito, che vuol dire che non ho fatto capire bene il problema. Comunque grazie per la considerazione, sono contento che almeno qualcuno abbia trovato interessante un pezzo che immaginavo non sarebbe stato preso bene dai piu’.
       perdere due ore alla tastiera e poi anche gli sputi in faccia e tutto gratis; e’ il prezzo da pagare...

       saluti
      m.c.

  • Di poetto (---.---.---.123) 23 ottobre 2009 21:38

     Partecipare ad un gruppo che desidera la morte di Berlusconi non mi pare che possa rientrare in una sana e leale contrapposizione politica.

    La cosa è una evidente e, a mio avviso, sciocca goliardata che andrebbe presa per quella che è.

    Forse si è un po’ esagerato nel dare rilevanza mediatica ad una goliardata del genere ed ancora di più nel voler perseguire tutti quelli che, pensando di partecipare ad uno stupido gioco, si sono iscritti al gruppo.

    Penso che la mossa più giusta sarebbe stata quella di far chiudere il gruppo senza stare lì a denunciare a destra e a manca, solo che così l’effetto vittima non sarebbe stato raggiunto.

  • Di albertoso (---.---.---.23) 23 ottobre 2009 22:03

    Lo vorrebbero uccidere poiché incapaci di sconfiggerlo normalmente. è lì,non vi spedisce in siberia se ne parlate male...che aspettate a mandarlo a casa?serve per forza il fucile?
    io non amo il nostro premier ma mi sta incredibilmente sulle palle chiunque utilizzi (e giustifichi con la voce o con la penna) la violenza come unico mezzo risolutore.

  • Di pint74 (---.---.---.15) 23 ottobre 2009 23:12
    pint74

    Difficile rispondere a tutti i commenti negativi su questo articolo...
    Proviamoci,ma non vi offendete.
    Punto primo,i gruppi su facebook lasciano il tempo che trovano e raramente sono creati per trattare argomenti seri,soprattutto quando ci sono gruppi del genere(date un’occhiata ai gruppi nati contro miss Italia).
    Punto secondo
    Secondo
    Il gruppo è nato chiaramente per scopi gogliardici,nessun assassino potenziale sarebbe così fesso da aprire un gruppo o iscriversi se avesse tali intenzioni.
    Inoltre,non serve un gruppo di questo tipo per scatenare gli istinti omicidi verso personaggi così contestati.
    I potenziali assassini possono anche nascere leggendo semplicemente i giornali...
    Punto terzo
    E qui tiro in ballo dokf e albertoso con i loro commenti sul provare a fare cose del genere in Cina e Cuba.
    Vi consiglio di fare al più presto una visita a quei paesi così avrete modo di vedere come sarà l’Italia fra qualche anno.
    Lo scatenare la magistratura per fesserie del genere è a dir poco una pagliacciata.
    Se Berlusconi si è sentito minacciato oppure offeso doveva seguire l’iter del normale cittadino.
    Denuncia a facebook dell’abuso (con conseguente chiusura del gruppo e sospensione degli account degli amministratori).
    Denuncia alla polizia postale(la quale avrebbe aperto un’indagine a riguardo).
    L’aprire un’indagine per 17 mila utenti e ridicolo.
    Sopspettare che anche 1 sola di quelle persone possa attentare al premier e incredibile.
    Nessun potenziale assassino(nemmeno il più fesso) si iscriverebbe al gruppo ma agirebbedirettamente.
    Questa è l’ennesima pagliacciata del governo per demonizzare la rete,la quale è l’unica fonte ancora libera in cui informarsi e dove si può esprimere ilproprio parere senza censure.
    Se diamo ragione a queste persone legittimeremo le prossime leggi che censureranno il web.
    Il caso,in realtà,non esiste.
    Si vuole solo creare un pericoloso precedente per legittimare censure a tutto campo di siti o blog che non siano allineati con il governo o i poteri che controllano questa ormai semi distrutta nazione.

  • Di daisysammy’s (---.---.---.188) 24 ottobre 2009 00:31

    Posso dire che è tutta una grande e gigantesca cavolata. E’ vero ci sono dei link su facebook contro berlusconi ma anche le imitazioni o prese di giro dei comici a volte sono più pese di questi link.. Ma non sarebbero mai capaci di uccidere qualcuno. istigazione a delinquere mi sembra troppo. Comunque penso che semplicemente abbiano preso la palla al balzo perchè vogliono chiudere facebook e non perchè veramente sono preoccupati per quello che è successo, anzi forse gli farebbero un favore se l’ho facessero per davvero. Penso che sia una farsa! Questo è il mio pensiero!!!!

  • Di Fabio Barbera (---.---.---.200) 24 ottobre 2009 08:47
    Fabio Barbera

    Ma cosa c’è da indignarsi per il gruppo su facebook su Berlusconi. Anche in questi minuti nascono gruppi che vogliono uccidere tutto e tutti: Bassolino, Capezzone, Gelmini, Moccia, Mughini, il Papa, Arisa, la Tatangelo, Travaglio, Bretney Spears, gli emo, topo gigio e molti, moltissimi altri. Chi potrebbe considerare, quindi, seriamente pericolose le minacce su facebook? Forse la risposta è: “chi vuole alimentare il clima di diffidenza e finalmente riuscire a mettere le mani sulla rete che non vuole star zitta!”. Ha ragione l’articolo: E’ voglia di regime, ma non solo di chi vuole fare il dittatore, a volerlo fortemente è il popolo bue! Fab

  • Di pint74 (---.---.---.234) 24 ottobre 2009 09:18
    pint74

    Se volete piangere andate a questo gruppo:
    http://www.facebook.com/search/?ini...

    Capirete perchè siamo arrivati a questo punto.
    Leggete qualche commento degli utenti iscritti.
    Sembra che abitino su un’altro pianeta....

    E di questo gruppo
    http://www.facebook.com/group.php?g...
    Denunceranno anche questo?
    Non c’è nessun limite alla fantasia del governo e questo è solo uno degli ennesimi sistemi di censurare il web.

  • Di giulia (---.---.---.193) 24 ottobre 2009 12:43

    massa catodicamente eterodiretta???? ahahahahah è questo il tuo problema, pensare che tutti gli altri siano idioti rincoglioniti dalla tv.
    Finchè continuerai a pensarla in questo modo non sarai credibile.

  • Di m.c. (---.---.---.230) 24 ottobre 2009 13:54

     non posso fare a meno di ringraziare Pint 74 e fabio Barbera per l’attenzione prestata al pezzo e ai loro commenti, che, inutile dirlo, condivido.
     
    saluti.
    m.c.

  • Di pv21 (---.---.---.7) 24 ottobre 2009 23:38

    Il nucleare può essere di grande aiuto o rappresentare una catastrofe mondiale. La rete web è il più potente strumento di comunicazione. In mano a soggetti senza scrupoli e dagli obiettivi inconfessabili può diventare facilmente mezzo di manipolazione ed istigazione di massa. E’ risaputo cosa significa essere Travolti dalle informazioni o non riconoscere gli Untori della parola. Un esempio, innocuo, di cosa può succedere? La storia de Il Barbiere ed il lupo dice come e dove si può arrivare per una paura fantomatica.
    (questo e altro => http://forum.wineuropa.it

  • Di Vito (---.---.---.36) 27 ottobre 2009 12:19

    Non è censura, è apologia di reato, informati prima di scrivere con i piedi

    • Di m.c. (---.---.---.230) 27 ottobre 2009 16:30

       "Censura": dal latino "censeo" ovvero valuto, stimo, indica oggi, generalmente, il controllo di un’autorita’ sulle varie forme di espressione.
       Gli ignoranti come te, prima di commentare in modo suponente e offensivo, dovrebbero tenersi vicino un dizionarietto, che gli spieghi le parole difficili.
       Il sottoscritto, inoltre, non scrive "coi piedi" ma usa categorie diverse da quelle del potere.
        Il potere ha aperto un’indagine per "minacce gravi" NON per apologia di alcunche’. Informati prima di scrivere sciocchezze.
      Mi rendo conto che a chi si informa con la tv come te possa sfuggire tale differenza, ma tant’e’.
       Usare categorie diverse da quelle del sistema non e’ "scrivere coi piedi" bensi’ usare il cervello, o almeno provarci.

       I piedi li userei al massimo per prenderti a calci nel culo, se ti avessi davanti, visto come ti permetti di insultare la gente, specie di saccente maleducato.


  • Di l’Anti Berlusconi (---.---.---.131) 27 ottobre 2009 13:11

    Mi hanno dato:

    1. del coglione, e va be’,
    2. dello stronzo, e va be’,
    3. dello stupido, e va bé....
    ma internauta rosso delinquente questa nooooo...una sorta di terrorista del web.
    Visto che ai pedofili gli vorrebbero fare la castrazione chimica, a noi che vogliono riservarci? (ho ci incollano tutte le dita con l’attack, oppure ci taglieranno direttamente solo le dita.... cazzo che culo)

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