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Commento di m.c.

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m.c. 23 ottobre 2009 17:12

 immaginavo che questo articolo non venisse capito, specie da coloro legati a una certa parte politica.

Ogni volta che ci si sposta dal solco dei mainstream si sale lul rogo, ma in questo caso non credo si tratti della solita eterogenesi dei fini, bensi’ di semplice ignoranza.

 Io parlavo di neutralita’ della rete e i servi sciocchi mi difendono il puttaniere del consiglio dei ministri, credendo che io parlassi di lui.

 In realta’ e’ tutta la casta che odia internet.

Il progetto di legge Levi Prodi (puoi trovare su google di cosa si trattava), dell’ultimo governo eponimo (poi ti spiego cosa vuol dire), aveva cercato di colpire il web esattamente come fanno oggi i parlamentari-dipendenti dell’egoarca.

 Su un punto hai ragione, mi affascina l’anarchia, forse perche’ ho letto qualche libro sul tema e so chi sono Durruti, Berneri, Chomsky, Malatesta, Blanqui, Proudhon, Bakunin, per dire solo dei primi che ricordo cosi’ sui due piedi.

 Ti sbagli invece dove scambi le mie categorie, i miei concetti , per "termini vetusti e intrisi di lotta armata". Non sono le categorie culturali ad "annebbiare il mio cervello di nostalgico comunista", come tu offensivamente affermi. E’ piuttosto la crassa ignoranza di elettori del puttaniere ( quelli come te, per capirci), che permette questo sfacelo politico, civile, morale, culturale e materiale.
 Se tu, e quelli come te, invece di "informarti" col cesso degli occhi leggessi quei rettangoli con copertina rigida e tanti fogli dentro pieni di parole, capiresti cio’ che leggi.

 In questo articolo si voleva difendere internet dal potere, ma evidentemente i sudditi sono cosi’ imbevuti di mainstream da non capire neppure di cosa si parla e correre in difesa del corruttore di giudici senza rendersi conto che la difesa del web prescinde dal colore plitico, o almeno dovrebbe.
 
 leggere i commenti come sempre e’ istruttivo, spesso piu’ del pezzo stesso.

Si noti come circa la meta’ dei lettori del pezzo non condividano le tesi dell’autore,( e questo sarebbe il meno). Piu’ grave e’ che non percepiscano ne il pretesto per colpire internet, ne la volonta’ persecutoria del potere contro tale medium, ne il pericolo che il web rappresenta per il potere.
 Insomma, per difendere le chiappe dello psiconano si e’ disposti a sacrificare la liberta’ di espressione che, lo ricordo, esiste proprio per tutelare quelle idee che non ci piacciono.

 "Internet ha offeso sua maesta’ il presidente, ergo si chiuda internet per porre fine all’affronto".
 
 Avete una mentalita’ da schiavi.

 Le istituzioni dovrebbero essere molto piu’ robuste e potenti dei leader.

 Andrebbero difesi i principi della Costituzione ( e semmai bisognerebbe cercare di metterli in pratica)
 Andrebbero difesi e migliorati i contropoteri (check and balance, hai mai letto qualcosa tipo Jefferson, Lincoln, Kennedy...), primo tra tutti il web libero. Libero dal potere governamentale.

 Invece in Italia abbiamo un monopolio mediatico unico al mondo, uno stato sempre piu’ sfasciato, dei cittadini,anzi, dei sudditi, sempre piu’ ignoranti, egoisti, menefreghisti, colpevoli di tale sfascio.


 Gli eventuali abusi sono il prezzo da pagare per scongiurare i sicuri abusi del potere.
Ma, mi rendo conto, gli ignoranti non possono capirlo.

 Purtroppo gli ignoranti votano.

 Per questo siamo governati da un vecchio plutocrate erotomane, corrotto, bugiaardo, malato.
 Forse sara’ anche democratico che gli ignoranti, che "democraticamente" votano, permettano lo sfascio della repubblica e la censura del web. Ai miei occhi questa regressione e’ solo penosa.



 Ps.
 
 Invece di permetterti di fare illazioni sulla mia vita, sciacquati la bocca e poi dopo, ma solo dopo, torna davanti alla tv del tuo padrone catodico : il sedicente "miglior presidente degli ultimi 150 anni".
 Chissa’ come si rotolera’ dal ridere: lui si tromba le escort coi voli di stato, pagati con soldi pubblici, diventa sempre piu’ ricco, controlla (caso unico al mondo) tutte le tv del paese, e quelli come te lo votano... da ridere!
 
 Ci pisciano in testa e ci dicono che piove. Questi sono gli italiani.

 Vulgus vult decipit, ergo decipiatur. Torna pure alla tua tv e buon pro vi faccia.



 




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