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 Home page > Tribuna Libera > Il pozzo, il bambino e i brividi

Il pozzo, il bambino e i brividi

Dopo poco più di 40 anni, all'epoca di Alfredino, aspettavo a giorni il mio primo figlio, ho riprovato la paura. E' difficile per me abbandonarmi a facili speranze, come è stato per quel piccolo in Marocco di nome Rayan, che addormentato e stremato, è andato via per sempre, fuori dal pozzo.

Mi sono chiesta perché questa vicenda e non posso non collegarla a Il pozzo e il pendolo, terrificante, ma non è finita bene come nel racconto di Edgar Allen Poe. Non posso darmi risposte, le daranno tutte quelle meravigliose persone che hanno recuperato il piccolo, di soli 5 anni. E rimarrà il dolore senza fine dei genitori.

Torno bambina. Noi torniamo piccoli di fronte a certi fatti assurdi e sconcertanti, a me torna la paura di perdere l'equilibrio e cadere, dentro e fuori casa, chiedere aiuto e non avere nessuno che mi senta, la paura di perdere la memoria per una malattia che spaventa chiunque. Torno piccola e impotente con le mie paure di mamma e da pochi mesi di nonna di due piccolini, che quando cominciano a camminare possono scomparire, la paura di perdere il proprio cucciolo, e può essere anche un gatto un cane e finisca in un buco nero, perchè scappava, perchè voleva nascondersi, perchè è inciampato, perchè qualcuno ce l'ha buttato perchè...perchè ...perchè.

La tragedia si è conclusa mentre seguivo il Festival di Sanremo, la musica, le battute più o meno felici. E ho visto ieri la fine del Festival, vince Brividi, canzone d'amore e apprendo che il piccolo non c'è più e mi vengono i brividi, brividi, brividi.

Doriana Goracci

 

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