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Il mercato domenicale di Santa Croce di Magliano compie 130 anni

Il prossimo 17 agosto saranno centrotrent’anni dalla delibera istitutiva del mercato domenicale del paese, archetipo ed auspicabile sarebbe, festeggiare la ricorrenza rilanciandone la funzione di vetrina dei prodotti “made in Santacroce” consentendo, gratuitamente, agli agricoltori del posto, di esporvi il frutto del loro fare, accorciando la filiera produttiva come sprone al necessario recupero di reddito e dignità.

Covid, grossa distribuzione alimentare e repentini cambiamenti climatici stanno sempre più flagellando la medio – piccola attività agricola che, da sempre, costituisce,insieme all’edilizia, il vero e proprio nervo produttivo di questa nostra piccola realtà.

Sempre in attesa di necessarie e strutturali misure adottate, in ragione e sulla base di una più attenta e presente politica agricola regionale, nazionale e comunitaria, un idea che, forse, potrebbe rappresentare per il settore agricolo, una piccola ma salvifica boccata di ossigeno, potrebbe essere quella di riservare gratuitamente, così come già sperimentato altrove, alcuni spazi di vendita/degustazione del mercato domenicale, agli imprenditori agricoli e non del posto.

Scopo sottostante sarebbe ovviamente quello di implementare l’incontro tra domanda ed offerta dei prodotti agroalimentari tradizionale locali, accorciare la filiera produttiva, promuovere la vendita diretta a prezzi calmierati, promuovere modelli di sviluppo sostenibili contestualmente alla conoscenza, alla salvaguardia ed al rispetto del territorio.

In occasione del 130esimo anniversario dalla adozione della delibera istitutiva del mercato stesso, una maggiore presenza di prodotti tipici, adeguatamente divulgata, andrebbe ancor ad arricchire il significato archetipo del mercato stesso, contribuendo non poco ad intercettare l’interesse di quella gamma di consumatori, sempre crescente, interessato alla tipicità ed alla nicchia e magari, si spera, occasione ai fini della permeazione di occasioni di business altrimenti difficilmente aggredibili.

Il connubio tra preservate risorse climatico paesaggistiche e tipicità agroalimentari, rappresentano il nostro petrolio, la carta sulla quale dobbiamo provare a puntare se vogliamo continuare a credere nella sopravvivenza delle nostre incontaminate realtà.

 

Antonio Martino

Santa Croce di Magliano

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