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Il delirio de IlPadano.com: “Bruciare il Corano è un atto dovuto. Anzi, sequestriamolo”

Il giornale online d’estrazione leghista giustifica il rogo del corano minacciato pastore americano. Anzi, propone un’alternativa al fuoco: la censura.

Vediamo. Abbiamo un pazzo fondamentalista, tale Terry Jones, che al di là dell’atlantico minaccia ogni 35 minuti scarsi di bruciare un Corano nell’anniversario dell’11 settembre. Che cade proprio oggi. Abbiamo governo e servizi americani che stanno cercando, in qualche modo, di metterci sopra una pezza. Disperati, in affanno, e sebbene i primi morti siano già arrivati. Ecco, i giorni della follia. Gesti gratuiti, incomprensibili, da condannare e basta, vuoi per il significato simbolico - bruciare un libro sacro – vuoi per la più pragmatica questione delle ritorsioni fondamentalistiche. – e lo sappiamo.
 
Ebbene. Abbiamo pure IlPadano.com, il sedicente giornale online dei popoli padani (col quale abbiamo già avuto a che fare qui equi), che con la delicatezza propria della tradizione leghista approccia l’argomento con parole di rugiada. Per nulla rassicuranti. Prova di responsabilità: bruciare il testo sacro dei musulmani, nell’articolo di tale Paola Gelli, diventa

 

Quasi un atto dovuto per un cattolico (anche se Jones è una sorta di protestante) visto che il libro scritto daMaometto è una collezione di bestemmie contro la divinità di Cristo, spacciato per semplice profeta e persino impostore (ha mandato a morire in croce uno che gli somigliava!) e per la Madonna (non è affatto la Madre di Dio!). Assurdità a cui si aggiunge l’odio puro, con le prescrizione di uccidere i cristiani “appena possibile”.

Un atto dovuto, quindi. Giustificato dal trattamento riservato nel libro – a dire dell’autrice – al Gesù e alla Maria della tradizione cristiana. Il primo in realtà onorato e riverito come uno dei maggiori profeti, l’altra effettivamente non madre di Dio – e questo è pacifico – ma comunque rispettata. Tanto da essere motivo di odio per gli ebrei, che nel testo sono maledetti appunto per aver osato calunniarla.

 

Un bell’affare. Cauti, ad andare più in là con lo sguardo: il pezzo non è ancora finito. Già poco più in là è possibile leggere di una delirante alternativa al rogo del Corano, che più semplicemente potrebbe esser “sequestrato“. Ci sono, si legge:

 

Nefandezze che dovrebbero condannare questo libro, se non al rogo come usava in tempi più cattolici nellaChiesa (anch’essa più) cattolica, almeno al sequestro per i reati di istigazione all’odio religioso e al delitto che esso diffonde. Invece a difendere il Corano giungono zelanti coloro che dovrebbero difendere Cristo e la Cristianità.

A seguire intemerata contro la Cei - definita “maomettana?” – e una serie di frasi estrapolate proprio dal Corano, a conferma dell’incredibile proposta di censura contenuta nell’articolo. La premessa, prima del lungo elenco, è ricavare le motivazioni del sequestro in base al contenuto di “alcune delle tante amenità” racchiuse nel libro sacro dell’Islam. Che sì, contiene passaggi violenti, e tutti comunque da analizzare nei propri contesti e nel proprio significato paratestuale – non certo in un elenco redatto da Paola Gelli. Ma che non si discosta troppo dalla “linea” della tanto cara Bibbia. Dalla quale, in allegria, alleghiamo a questa pagina giusto un paio di frasi a modino. A uso e consumo de IlPadano.
U

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.61) 11 settembre 2010 18:12

    Il fatto che brucinado un libro si possano bruciare gli animi mi preoccupa.
    Questo libro cosa contiene di così devastante per l’animo di alcuni?
    Si possono bruciare Costituzioni statali e libri religiosi ed antologie scolastiche, ma qual libro no!... Si dice che non siano stati gl’islamici a bruciare la biblioteca d’Alessandria ... ma questi climi emotivi di sacrralizzazione d’ un testo, e gli altri che possano andare al rogo mi suggestiona e mi fa propendere per la loro colpevolezza. Ammesso che il clima fosse lo stesso tanti anni fà.
    La Lega dovrebbe non erogare contributi statali alle industrie editoriali che pubblichino tale libro per evitare che finisca in pattumiera o in qualche cassonetto con relativi colpi di panico. Soprattutto perchè questonon è timore reverenziale del sacro, ma è paura e terrore di azioni da parte di persone nemiche ed antagoniste in casa nostra. Vengono cacciati i Rom dalla Francia, ma la comunità di coltura di questi nemici-antagonisti viene preservata. Perchè?
    E’ inutile che due comunità convivano, se temono la pericolosità ingiustificata dell’altra. Tanto vale la separazione. Vale per il matrimonio, ma non per la serena convivenza sociale?
    Non nego alla Comunità islamica statunitense di farsi la sua Moschea a New York, ma perchè proprio davanti al luogo di strage da parte di islamisti fanatici? E’ rispetto delle vittime cio?
    La nostra Comunità islamica che chiede aiuto per i pakistani allagati ed impantanati e ase ne sta silenziosa quando uccidono dei volontari cristiani, 10 medici, colpevoli di avere la Bibbia, è integrata veramente? Vuol percorrere pacificamente il comune destino? Oppure ci salterà alla gola perché infedeli?

    Dovremo mantenere a lungo questo cupo clima di paura?

    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.63) 11 settembre 2010 20:41
      Gian Carlo Zanon

      Commento deprimente, scisso e deprimente dove ogni umanità è scomparsa.

      Secondo questo commento si deduce che i contenuti delle cose non esistono. Qualcuno dica a questo signore cosa sono i simboli per gli esseri umani. Io non ce la faccio ...

      Dixi

      Gian Carlo Zanon

  • Di (---.---.---.1) 11 settembre 2010 21:43

    GianCarlo, non essere pigro, dillo tu che ce la fai benissimo.
    Puoi parlare agli altri, non esisto solo io. Completa i tuoi pensieri... se vuoi
    Il commento è deprimente ed è sintomo di umanità, che non è scomparsa.
    Ho detto traslatamente che i contenuti delle cose non esistono? e nemmeno i simboli?
    Non hai un mitragliatore in mano, ma una tastiera, per altro a distanza di sicurezza, sta sicuro che non mi farai del male... non tenerti addosso ciò che mi vuoi sputare.... Ce la fai...se vuoi

  • Di aalessandro (---.---.---.10) 11 settembre 2010 23:28
    alessandro tantussi

    Sono tre giorni che i telegiornali ci "rompono" con Terry Jones, che ha ottenuto il suo momento di gloria. Questa è la dimostrazione della nostra debolezza e della forza del mondo Mussulmano: loro gli avrebbero già tagliato la testa, noi non siamo nemmeno capaci di farlo star zitto. Noi per un verso non siamo capaci di rivendicare, sia pur senza arroganza, le nostre radici Cristiane, il che sarebbe giusto, e neppure di zittire un cretino che delle radici Cristiane non ha capito nulla.

  • Di (---.---.---.24) 12 settembre 2010 06:20

    Alessandro, non gli avrebbero tagliato la gola, come non l’hanno tagliata ad Obama.
    Sono lottatori e tutto è lecito per la vittoria.
    La Turchia all’inizio del 1900 aveva un quarto della popolazione cristiana, ora è al 99,99% mussulmana. Perchè l’Islam è la religione superiore?
    Il 10% della popolazione egiziana fino a qualche anno fa era di religione copta (cristiana).
    Come ha dimostrato l’effetto fatto dal discorso del Papa a Ratisbona, essi non ammettono nessuna responsabilità e colpa propria. Sono combattenti e si possono sgozzare o sparare ai preti, trovando la soluzione della follìa o dell’ordine pubblico.
    La Turchia ha ammesso qualche responsabilità in merito alla strage degli Armeni? In Egitto se qualche esaltato islamico inveisce o uccide qualche cristiano, la polizia indovinate chi va a colpire?
    In Pakistan l’alluvione non ha colpito uniformemente tutto il pese, ma se qualche villaggio infedele (cristiano, buddista, ...) è restato all’asciutto, viene deliberatamente allagato.
    Per loro è lotta, combattimento, jahad,.
    Chi vincerà tra chi combatte e chi si gode la vita fuori di senno, pensando ai telefonini ed alle droghe?

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 12 settembre 2010 13:24
    Rocco Pellegrini

     Che adesso questi adoratori del fiume Pò, esperti di riti con le ampolle, si mettano anche a fare lezioni di "cattolicità" ai preti la dice lunga sulla loro assoluta stupidità. Ci sarebbe da ridere se la questione non fosse drammaticamente tragica. Il buon senso ci insegna che bisogna rispettare tutti e chi non lo fa butta soltanto benzina sul fuoco.

  • Di (---.---.---.34) 12 settembre 2010 17:01

    Bisogna rispettare tutti. Tutti chi? Coloro che bruciano e gettano i libri sacri altrui? Perchè alcuni possono bruciare, lordare e distruggere e gli altri rispettare, rispettare e rispettare. Non è che per alcuni il metro è allungabile a piacere e per altri è regodamente sottomisura?
    Non c’è eguaglianza. Chi pretende rispetto senza darlo noin va soddisfatto nelle sue pretese.
    Deve pur esistere un comportamento sociale riequilibrante ed appropriato.
    Se diventa un problema nella nostra società tenere un libro incendiario, bisogna pur provvedere... il sequestro è meno pericoloso delle copie nei cassonetti o nei focherelli stradali di periferia. Non è rispetto? Che deve fare un cittadino italiano per disfarsi del sacro testo islamico che dovesse avere in casa, aspettare la raccolta differenziata dei "Corano"? Come le "Torre di Guardia", messalini, e le bibbie ebraiche e cristiane, i Veda ed ogni altra pubblicazione può essere dal possessore-proprietario bruciato, gettato o riciclato a suo criterio e non secondo Sharìa, Quest’ultima può valere per l’italiano islamico consenziente, sempre che non vi sia violazione della legge penale.
    Insomma non è giusto minacciare di morte chi brucia il Corano, Questa è violazione del Codice Penale. Poi chiediamoci se è opportuno finanziare dallo Stato giornali e mass-media che evidenziano comportamenti di qauesto tipo... ed infine si potrà convincere quel cittadino a limitare la propria libertà, per opportunità, e per rispetto a chi non ti rispetta.

  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 14 settembre 2010 15:25
    Gianfranco

    Caro xxxx, ho provato sinceramente ha trovare della logica, o almeno un po’ di sostanza, nei tuoi commenti. Purtroppo, sicuramente per mia negligenza, non ne ho trovata alcuna.
    Ho rinvenuto, invece, una profonda ignoranza sulla religione musulmana (più giustificabile della malafede) e una totale assenza di un minimo di buon senso. Che dovrebbe essere patrimonio equamente distribuito nel mondo, a prescindere dagli orientamenti politici e religiosi (ma, va da se, qualcuno rimane sempre senza).
    Negli attentati dell’11 Settembre hanno perso la vita cristiani, musulmani ed ebrei. Chi ha ammazzato tutta quella gente non si è chiesto a quale religione appartenessero le persone che lavoravano, o erano presenti, dentro le Twin Towers. Per nostra fortuna, tutti gli orientamenti giuridici dei Paesi occidentali riconoscono la responsabilità individuale, non quella dei popoli, delle nazioni, delle religioni. Una moschea è un luogo di preghiera e, come tale, ha pari dignità di qualunque altro luogo di culto di essere costruita nei pressi di Ground Zero, a conforto dei propri fedeli.
    Uno, nell’intimità della propria abitazione, può dare fuoco ai libri che crede e per le ragioni che ritiene opportune (per rabbia, per scaldarsi, per antipatia,..). Tanto alla Divina Commedia quanto al Corano, tanto alla Bibbia quanto all’ultimo "capolavoro" di Federico Moccia. Quando, invece, lo fa in una piazza, previa abbondante pubblicità, diventa un atto violento, squalificante. Privo di rispetto per chi quei libri li legge, li apprezza o, nel caso di testi ritenuti sacri, ci affida la propria vita. E qui mi fermo, nella speranza che il buon senso, seguendo percorsi tortuosi, raggiunga lidi a volte a lui inconsueti

  • Di (---.---.---.87) 14 settembre 2010 19:31

    Gianfranco, avreiu voluto scriverti con il buon senso ed invece ti mando un mosaico di cose che avevo scritto altrove e sono pertinenti ogni tassello a modo suo.
    "

    http://www.agoravox.it/Il-pastore-Terry-Jones-un-esempio.html

     

    Restare a Ground zero è rafforzare e dare ulteriore efficacia all’azione dei terroristi. Nessun rispetto delle vittime.
    Di fronte alla casa di Borsellino è possibile aprile il circolo culturale "La coppola esplosiva"?

     

    Non mi risulta che la carità consista nell’offrire ulteriori vittime. E’ vero che tra le vittime ci sono anche degli islamici, ma gli attentatori e le motivazioni erano islamiste ed i responsabili si nascondono e sopravvivono in territori islamici. Essi sanno benissimo il male causato agli altri, così come sanno che ciò che hanno fatto è il bene assoluto, divino, indiscutibile...
    Il problema non è di carità o meno, ma di sicurezza comune negli USA, nella NATO ed in Italia. Non dimentichiamo Londra e Madrid.

     

    Ricordo una delle motivazioni era il fatto che gl’"infedeli" (le basi americane, quelle servite a riconquistare il Quwait) calpestavano il sacro suolo d’Arabia, sede dei luoghi santi... Ma non era irredentismo...

     

    Non bisognerebbe scrivere nei blog, perchè l’Islam potrebbe reagire male, perchè qualcun’altr potrebbe reagire male. Ma neanche telefonare o vedere la televisione, neanche andare in strada, se non con il burqua o altra maschera e l’apposita cintura esplosiva. Chi gradisce può utilizzare il kalashnicov o l’apposito set di armi bianche.""

    • Di Gianfranco (---.---.---.7) 15 settembre 2010 08:38
      Gianfranco

      "...Un milione di morti. Sono le vittime del genocidio rwandese nel quale la Chiesa di Roma ha gravi responsabilità, avendo fomentato per anni l’odio razziale fra Hutu e Tutsi...Molti preti hanno partecipato attivamente al massacro dei Tutsi convinti di combattere il diavolo, di solito attirando i fedeli nelle chiese perché le squadre della morte, gli Interhamwe, potessero bruciarli vivi, mitragliarli o affettarli con i machete...due suore rwandesi accusate di partecipazione al genocidio in un tribunale belga..."

      I religiosi coinvolti hanno agito in nome di Dio, contro il demonio. E tu credi che io, ateo, debba incolpare di questo milioni di cattolici? O forse dovrei fare abbattere le chiese cattoliche in Rwanda. Probabilmente anche in Argentina...o in Cile...

      La boutade sulla casa di Borsellino non meriterebbe risposta, ma te la do perchè (pur cominciando a dubitare della buona fede) immagino possa essere utile ad altri lettori.

      Secondo il tuo criterio non sarebbe il circolo culturale "La Coppola Esplosiva" a non dover essere aperto ( che equivarebbe a costruira Ground Zero" un monumento ad Al Qaeda), ma un chiesa cattolica (la maggior parte degli appartenenti a cosche mafiose, ’ndrangheta, ecc. sono cattolici ultraortodossi) o un qualunque monumento siciliano (mafiosi siciliani = siciliani, terroristi islamici = fedeli islamici, stragisti cattolici = tutti i cattolici, ecc.).

      Sparlare dell’Islam è vergognoso, come lo è sparlare dei Rom, degli ebrei, dei sardi, dei meridionali, e di qualunque gruppo in quanto tale. Denota ignoranza, grettezza d’animo, paura del confronto, necessità di scaricare su terzi responsabilità proprie (la crisi economica colpa degli extracomunitari, l’AIDS colpa degli omosessuali, ...)

      E mi ri-fermo per decenza

  • Di (---.---.---.163) 15 settembre 2010 11:40

    Bravo Gianfranco: da buon ateo approvi che le persone si lascino ammazzare o perdano la propria libertà rimanendo passivi ed indolenti.
    Spostare una moschea di 2oo metri è evocare l’eccidio di milioni di morti... Bravo questa è la tua unità di misura. Ti pare una correlazione logica? Tu faresti così?
    Se non ti danno al’autorizzazione ad aprire il circolo culturaler dove vuoi tu, fai strage...
    Se uno brucia un libro, gli altri sono tenuti alla strage, perchè giustificati dall’altragio...
    E’ questa sproporzione ch’io condanno.
    Io credo che tu ateo, fai mistificazione ed attribuisci responsabilità di taglio religioso a piacver tuo, per dimenticare gli atei assassini che si sono succeduti nei secoli.
    Gl’islamici innocenti possono praticare pacificamente la loro religione senza imporre il proprio punto di vista ad una comunità ferita.
    Da ateo ammetti che si possano incendiare le scuole se qualcuno brucia un libro di religione.
    Qui non si incolpano tutti gli islamici, si dice che quella moschea che non c’era, possa essere fatta ad un certa distanza dai luogo significativo. E’ troppo,? E’ intollerabile?

  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 15 settembre 2010 12:05
    Gianfranco

    Cerco di semplificare senza farmi coinvolgere in una sterile spirale su quale posizione ideologica, filosofica o religiosa a sterminato più persone.

    Se venisse proposto di erigere una sinagoga nei pressi di Ground Zero andrebbe bene? O una chiesa cattolica o protestante? Un tempio indù?

    Se il problema è la moschea c’è un razzismo di fondo che accomuna gli attentatori ai fedeli di una religione- Questo io, ma evidentemente è un mio limite, lo considero disgustoso.

    Che i fanatici brucino le chiese o minaccino di morte chi non la pensa come loro è inaccettabile ed accade in tutte le confessioni.

    I cattolici antiabortisti americani sparano ai ginecologi e mettono bombe nelle cliniche. I fanatici islamici incendiano scuole. Gli ultraortodossi ebrei non sono da meno, così come gli induisti esaltati. L’intolleranza è un limite di ogni religione, sacra o laica che sia...

    Se intorno a Ground Zero non si può costruire niente è discutibile ma innocuo; se il problema è la moschea c’è qualcosa di sbagliato nel ragionamento

  • Di (---.---.---.231) 21 settembre 2010 06:07

    L’odio anticristiano che deforma la realtà adattandola alle proprie idee, senza rendersi conto che mette in pericolo sia sè stesso che le proprie idee spalancando le porte a forze molto costrittive avverse… Insomma un finto ateo ed un concreto collaborazionista per un nuovo slancio islamico nella jhad europeista.

    “Ma ben più gravi sono le conseguenze dell’espansione araba, la quale, subito dopo la morte del fondatore dell’islam, il profeta Maometto (570 ca.-632), si abbatte sull’impero persiano, che viene annientato e completamente assorbito, e sull’impero bizantino, il quale, in una ottantina di anni, perde tutte le province africane, la Palestina, la Siria e parte dell’Asia Minore; seguirà, nel secolo IX, la conquista della Sicilia. La stessa Costantinopoli, assediata, viene salvata nel 717 dall’imperatore Leone III (717-741), fondatore della dinastia isaurica; la sua vittoria — gli arabi tolgono l’assedio dopo un anno, nell’agosto del 718 — "[...] per l’Islam — scrive Charles Diehl (1859-1944) —, fu un grande disastro: un avvenimento d’un’importanza ben diversa dalla vittoria riportata quindici anni più tardi (732) da Carlo Martello nelle pianure di Poitiers. Lo slancio arabo era definitivamente spezzato, e i pii Bizantini potevano a giusto titolo andar orgogliosi di vedere Dio e la Vergine proteggere sempre fedelmente la Città e l’impero cristiano".

    http://www.parodos.it/bizanzio.htm”

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