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Commento di

su Il delirio de IlPadano.com: “Bruciare il Corano è un atto dovuto. Anzi, sequestriamolo”


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11 settembre 2010 18:12

Il fatto che brucinado un libro si possano bruciare gli animi mi preoccupa.
Questo libro cosa contiene di così devastante per l’animo di alcuni?
Si possono bruciare Costituzioni statali e libri religiosi ed antologie scolastiche, ma qual libro no!... Si dice che non siano stati gl’islamici a bruciare la biblioteca d’Alessandria ... ma questi climi emotivi di sacrralizzazione d’ un testo, e gli altri che possano andare al rogo mi suggestiona e mi fa propendere per la loro colpevolezza. Ammesso che il clima fosse lo stesso tanti anni fà.
La Lega dovrebbe non erogare contributi statali alle industrie editoriali che pubblichino tale libro per evitare che finisca in pattumiera o in qualche cassonetto con relativi colpi di panico. Soprattutto perchè questonon è timore reverenziale del sacro, ma è paura e terrore di azioni da parte di persone nemiche ed antagoniste in casa nostra. Vengono cacciati i Rom dalla Francia, ma la comunità di coltura di questi nemici-antagonisti viene preservata. Perchè?
E’ inutile che due comunità convivano, se temono la pericolosità ingiustificata dell’altra. Tanto vale la separazione. Vale per il matrimonio, ma non per la serena convivenza sociale?
Non nego alla Comunità islamica statunitense di farsi la sua Moschea a New York, ma perchè proprio davanti al luogo di strage da parte di islamisti fanatici? E’ rispetto delle vittime cio?
La nostra Comunità islamica che chiede aiuto per i pakistani allagati ed impantanati e ase ne sta silenziosa quando uccidono dei volontari cristiani, 10 medici, colpevoli di avere la Bibbia, è integrata veramente? Vuol percorrere pacificamente il comune destino? Oppure ci salterà alla gola perché infedeli?

Dovremo mantenere a lungo questo cupo clima di paura?


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