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Commento di

su Il delirio de IlPadano.com: “Bruciare il Corano è un atto dovuto. Anzi, sequestriamolo”


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12 settembre 2010 17:01

Bisogna rispettare tutti. Tutti chi? Coloro che bruciano e gettano i libri sacri altrui? Perchè alcuni possono bruciare, lordare e distruggere e gli altri rispettare, rispettare e rispettare. Non è che per alcuni il metro è allungabile a piacere e per altri è regodamente sottomisura?
Non c’è eguaglianza. Chi pretende rispetto senza darlo noin va soddisfatto nelle sue pretese.
Deve pur esistere un comportamento sociale riequilibrante ed appropriato.
Se diventa un problema nella nostra società tenere un libro incendiario, bisogna pur provvedere... il sequestro è meno pericoloso delle copie nei cassonetti o nei focherelli stradali di periferia. Non è rispetto? Che deve fare un cittadino italiano per disfarsi del sacro testo islamico che dovesse avere in casa, aspettare la raccolta differenziata dei "Corano"? Come le "Torre di Guardia", messalini, e le bibbie ebraiche e cristiane, i Veda ed ogni altra pubblicazione può essere dal possessore-proprietario bruciato, gettato o riciclato a suo criterio e non secondo Sharìa, Quest’ultima può valere per l’italiano islamico consenziente, sempre che non vi sia violazione della legge penale.
Insomma non è giusto minacciare di morte chi brucia il Corano, Questa è violazione del Codice Penale. Poi chiediamoci se è opportuno finanziare dallo Stato giornali e mass-media che evidenziano comportamenti di qauesto tipo... ed infine si potrà convincere quel cittadino a limitare la propria libertà, per opportunità, e per rispetto a chi non ti rispetta.


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