Il caso Augusto Minzolini ancora al centro dei problemi della Rai

Proprio recentemente, infatti, il Direttore generale dell’azienda di Viale Mazzini, Lorenza Lei, ha voluto visitare personalmente le redazioni giornalistiche dei telegiornali della Rai, che hanno sede a Saxa Rubra, per rendersi effettivamente conto della situazione in cui versa l’informazione della televisione di Stato in seguito alla bufera che ha determinato l’allontanamento di Minzolini dal TG1.

Inoltre, c’è da dire che lo stesso Augusto Minzolini non vuole affatto “mollare la presa”, considerato pure che ha fatto ricorso contro la propria rimozione dalla Direzione del Telegiornale della prima rete, chiedendo di essere totalmente reintegrato. Ma quali sono le soluzioni che stanno più a cuore al Direttore generale Lorenza Lei e al Presidente Paolo Garimberti per il riassetto dell’azienda di Viale Mazzini che, tra le altre cose, si presenta anche con i conti decisamente in rosso?

Sicuramente, tra le cose che si devono immediatamente risolvere nella Rai, vi è certamente proprio la “spinosa questione” di stabilizzare definitivamente la Direzione del TG1, per il momento affidata al giornalista Alberto Maccari, che però resterà in carica soltanto fino al 31 gennaio. Se la giustizia reintegrasse al suo ruolo di Direttore Minzolini, sarebbe di certo, comunque, una “grande disgrazia” per l’azienda pubblica televisiva italiana dal punto di vista qualitativo e riguardo all’annoso problema dei dati d’ascolto, visto che durante la sua precedente esperienza di Direttore, Minzolini ha portato il TG1 ad ottenere dei risultati davvero pessimi, facendo un Telegiornale politicamente di parte e asservito totalmente al fenomeno del berlusconismo.

Un eventuale ritorno di Augusto Minzolini sarebbe, dunque, completamente da scartare, per evidenti motivi legati alla qualità del prodotto d’informazione offerto. Una soluzione ideale, potrebbe essere quella di affidare la Direzione del Telegiornale della rete Ammiraglia ad una personalità autorevole del mondo del giornalismo italiano che sia esterna alla stessa Rai, per garantire, così, in maniera definitiva l’indipendenza della testata.

Per di più, si vocifera di un eventuale approdo dello stesso Minzolini alla direzione del TG2. Un’ipotesi che costituirebbe sicuramente una “replica” dell’esperienza maturata da Minzolini al TG1, che consegnerebbe il tyelegiornale della seconda rete nelle mani dello schieramento di centrodestra, sul piano dell’informazione di carattere politico. Un’altra soluzione da scartare, perciò.

 E' chiaro, dunque, che se Minzolini vuole continuare a fare il giornalista non deve assumersi responsabilità di Direzione, poiché il suo stile giornalistico da applicare porterebbe sempre agli stessi, pessimi, risultati. Quanto saranno abili Lorenza Lei e Paolo Garimberti nel cercare di risolvere questo “intreccio di poteri” legato alle poltrone dei Telegiornali dell’azienda di servizio pubblico italiano? Dovranno cercare di compiere scelte che siano efficaci e che riportino l’azienda ad alti livelli, se non ci vogliono rimettere anche loro le poltrone da dirigenti.

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