I primi 7000 articoli di Periodico Italiano

Un anno e più è passato da quando Periodico italiano veniva registrato ufficialmente al Tribunale di Crema, nascendo a tutti gli effetti. Un anno fatto di sudore, di alti e bassi, di notizie date e ricevute, di impegno, di dedizione per un lavoro, quello del giornalista, che tutti coloro che hanno transitato per Periodico Italiano oppure vici sono fermati stabilmente, portano avanti tutti i santi gironi. Un lavoro etico, coscienzioso, pieno di amore e voglia di fare per quella che è la missione (o dovrebbe essere) di ogni giornale: l’informazione. Senza faziosità, senza bavagli o prese di posizione. Una nuova forma di giornalismo partecipativo dove ognuno è importante, dove tutte le voci dentro e fuori dal coro si unificano spargendo notizie sempre fresche e attendibili, divenendo ben presto un nuovo polo d’informazione, diverso, giovane e dinamico come ormai l’informazione e le nuove tecnologie sono diventate.

 

Quando ci si trova di fronte a un nuovo giornale, ci si aspetta ormai semrpe il solito formato, magari un taglio o politico o "intellettuale", utilizzando la notiiza come specchietto per le allodole per altre attività o intenti. Invece la sfida di Periodico italiano è stata di per sé vincente fin dall’inizio, portando avanti con fede e speranza la fiaccola della notizia, con lo spirito "d’avventura" e "di frontiera" che solo i cronisti d’assalto, sempre in prima linea, sanno assaporare.

 

Un nuovo percorso è stato tracciato, ben accolto dall’ampia ed eterogenea platea dei rapidi lettori di internet, dove un articolo più lungo di 200 parole già sembra prolisso e eccessivamente lungo, dove la notizia viene smembrata e rimpicciolita, letta e travisata in men che non si dica. proprio in questo guazzabuglio sempre in fermento, Periodico Italiano si inserisce e fa la differenza. Sempre.

 

Auguri per altri 7000 articoli.